Le Due Vie del Destino – The Railway Man: le recensioni dagli Usa
Leggiamo insieme le recensioni Americane del film “Le Due Vie del Destino – The Railway Man” con Colin Firth e Nicole Kidman
E’ uscito l’11 settembre scorso il film Le Due Vie del Destino – The Railway Man, diretto da Jonathan Teplitzky, tratto dall’autobiografia di Eric Lomax ed interpretato da Colin Firth, Nicole Kidman, Jeremy Irvine, Stellan Skarsgård, Michael MacKenzie, Jeffrey Daunton, Tanroh Ishida, Tom Stokes. Oggi vediamo insieme le recensioni dei critici Americani. Mentre scrivo, su Rotten, la percentuale dei voti positivi è del 66%. Vediamo nel dettaglio.
David Hiltbrand – Philadelphia Inquirer: il film è profondamente commovente, eppure, in qualche modo, la sua fine sentimentale riesce ad essere sia immeritata che prevedibile. Voto: 3/4
Peter Howell – Toronto Star: La qualità della misericordia è misurata con il cucchiaino. Voto: 2/4
Moira MacDonald – Seattle Times: La verità di ciò che gli è successo è devastante; la verità di come ha trovato il perdono nella sua anima è sorprendente. Voto: 3/4
Randy Cordova – Arizona Republic: Colin Firth funziona meravigliosamente qui, come Lomax deve bilanciare i demoni del suo passato con lo spettro del perdono. Voto: 4/5
Peter Hartlaub – San Francisco Chronicle: Colin Firth e Nicole Kidman sono pronti per la sfida, completando l’avvincente storia con interpretazioni misurate e memorabili. Voto: 3/4
Chris Vognar – Dallas Morning News: Rende i suoi obiettivi chiari: redenzione, amore, guarigione, fazzoletti. Voto: B
JR Jones – Chicago Reader: Il cast è eccellente e la sceneggiatura, di Frank Cottrell Boyce e Andy Paterson, è delicatamente in sintonia con il costo emotivo della guerra e la terribile lotta per guarire.
Michael Phillips – Chicago Tribune: ci sono molti problemi, ma c’è anche Colin Firth. Voto: : 2.5 / 4
Stephen Whitty – Newark Star-Ledger: Alla fine, per un film su una storia così cupa e grottesca, “The Railway Man” commette il peccato più improbabile di tutti. E’ noioso. Voto: 2.5 / 4
Gary Goldstein – Los Angeles Times: Un impressionante viaggio altamente in un angolo buio della storia del mondo.
Rex Reed – New York Observer: E’ una storia indimenticabile sulla crudeltà, la resistenza, il coraggio e sul fare la pace con il passato. Voto: 4/4
Shawn Hazelett – Under the Radar: un film ambizioso e ben intenzionato ma afflitto da una piatta narrazione prevedibile. Voto: 4/10
Lori Hoffman – Atlantic City Weekly: Le lacrime che questo film evoca sono lacrime di gioia nel vedere un uomo che trova la grazia di confrontarsi con il suo passato. Voto: 3.5 / 4
Sean Means – Salt Lake Tribune: Colin Firth è particolarmente bravo. Voto: 3/4
Mike Scott – Times-Picayune: Tutti e tre gli atti vantano differenti toni emotivi, ma Teplitzky li cuce insieme in un tutt’uno memorabile. Voto: 3/5