Le Ninfee di Monet: trailer del film documentario evento al cinema dal 26 al 28 novembre
Le Ninfee di Monet: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film documentario di Giovanni Troilo nei cinema italiani dal 26 al 28 novembre 2018.
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Dal 26 al 28 novembre 2018 arriva nei cinema d’Italia il film evento Le ninfee di Monet. Un incantesimo di acqua e di luce, dedicato al padre dell’Impressionismo e alla sua ossessione per le ninfee.
Il film diretto da Giovanni Troilo, scritto da Giorgio D’Introno, Giovanni Troilo e Marco Pisoni e musicato da Remo Anzovino vede la partecipazione straordinaria di Elisa Lasowski (attrice della serie tv “Il Trono di Spade”), della fotografa Sanne De Wilde, della giardiniera della “Fondation Monet a Giverny”, Claire Hélène Marron, con la supervisione scientifica di Ross King, autore de “Il mistero delle ninfee. Monet e la rivoluzione della pittura moderna” edito in Italia da Rizzoli.
Quando l’ex Primo Ministro Francese George Clemenceau si reca a Giverny, trova parecchie tele accatastate nella cantina della ricca abitazione in cui è ospite. Numerose rappresentano fiori esotici, presentati per la prima volta all’Esposizione Universale di Parigi del 1889. Il giardino, lo stagno, le tele che rendono unica tra tutte quella casa sono opere sue: di Claude Monet, il padre dell’Impressionismo. E quei fiori dai petali carnosi, che galleggiano sulla superficie dell’acqua ed estendono le proprie radici nelle acque paludose, sono nénuphar, ma per Monet saranno sempre e soltanto Nymphéas, Ninfee.
È proprio per raccontare questa storia, questa passione, questa ossessione, che arriva al cinema Le ninfee di Monet. Un incantesimo di acqua e di luce, il film evento che condurrà il pubblico a Parigi, tra il Musée Marmottan, il Musée de l’Orangerie e il Musée D’Orsay, a Giverny con la Fondation Monet, la casa e il giardino dell’artista, e tra i magnifici panorami di Étretat. Scopriremo così come Claude Monet riemerga dalla depressione che lo ha portato ad abbandonare la pittura e decida di dedicarsi anima e corpo alla sua impresa più colossale: la Grand Décoration. Enormi pannelli raffiguranti il suo stagno di ninfee, talmente avvolgenti che lo sguardo dello spettatore si perde in un’atmosfera di serenità e pace.
Seguendo il percorso della Senna, partiremo da Le Havre dove Monet trascorre il primo periodo della sua vita artistica, risalendo il fiume verso gli altri paesi dove ha dimorato, per dimostrare quanto innovativo, radicale e moderno sia il suo approccio all’arte e quanto spasmodica la sua ricerca dell’elemento acquatico: Poissy, Argenteuil, Vétheuil, Giverny. Qui, recluso nel suo giardino, mentre piovono le bombe della Prima Guerra Mondiale, Monet insegue ossessivamente il suo sogno di eterna gloria, e dipinge senza tregua la sua opera di resistenza e di pace. A Parigi, nel Musée de L’Orangerie, la sua speranza trova finalmente il giusto compimento, nelle magnifiche sale ovali da lui stesso disegnate. Qui, nel maggio del 1927, l’amico George Clemenceau inaugura finalmente il museo dedicato alla Grand Décoration.
Ma Claude Monet è morto appena cinque mesi prima. Non vedrà mai la sua opera compiuta, né conoscerà l’impatto che ha avuto sul pubblico. Ma l’opera più ardita di Monet, quella nella quale ha profuso gli ultimi dodici anni della sua vita e le sue ultime energie, viene accolta con disprezzo dai francesi. Solo trent’anni più tardi, le Ninfee di Monet varcheranno uno stagno più grande, l’Oceano Atlantico, e invaderanno gli Stati Uniti, insieme a tutta la sua produzione, decretando così – questa volta per sempre – il successo di uno straordinario genio.