Le seduzioni: trailer del film di Vito Zagarrio con Andrea Renzi e Ameliè Daure (Al cinema dal 22 febbraio)
Al cinema con Artimagiche Film srl e Cavadaliga srl, un “thriller dei sentimenti” tratto dal romanzo “Le seduzioni dell’inverno” di Lidia Ravera.
Dal 22 febbraio 2024 nei cinema con Artimagiche Film srl e Cavadaliga Film srl Le seduzioni, lungometraggio diretto da Vito Zagarrio, tratto dal romanzo “Le seduzioni dell’inverno” di Lidia Ravera (ed. Nottetempo), interpretato da Andrea Renzi, Ameliè Daure, e Iaia Forte.
Le seduzioni – Trama e cast
Stefano (Andrea Renzi), quarantenne di successo, ma deluso e demotivato, lavora come direttore editoriale per una casa editrice e frequenta il bel mondo della narrativa. Ha un’amante giovane, una confidente più anziana, manager della casa editrice e pochi amici. Separato dalla moglie, che gli ha comunque permesso di vivere in una sua casa di famiglia, un mattino si sveglia e scopre che in casa sua c’è una donna, Sophie (Ameliè Daure), con un accento francese. L’ha mandata la moglie Sara (Marit Nissen), partita in crociera, per badare un po’ a lui e alla casa. Dopo una iniziale resistenza, Stefano si lascia convincere e Sophie si piazza in casa; diventa la migliore delle colf, la migliore delle cuoche, la migliore delle segretarie. Ma la donna è misteriosa e tutti sono stupiti del radicale cambiamento di Stefano, rifiorito alla vita, come “scongelato” da un periodo di incupimento. L’amore per Sophie lo ha soggiogato e riportato alle emozioni, ma quando tutto sembra girare a meraviglia, ecco la svolta: Sophie scompare…
Il film è interpretato anche da Iaia Forte, Antonello Cossia, Antonella Stefanucci e Serena Marziale.
Le seduzioni – Il trailer ufficiale
Curiosità sul film
- Vito Zagarrio dirige “Le seduzioni” da una sua sceneggiatura scritta con Nicola Ravera Rafele.
- Il film è stato girato a Napoli e in Campania con cast e maestranze campane.
- “Le seduzioni” si avvale della direzione della fotografia di Federico Angelucci, del montaggio di Roberto Perpignani, della scenografia di Adolfo Recchia, dei costumi di Giovanna Napolitano e delle musiche di Paolo Vivaldi.
- Il film è prodotto da Artimagiche Film srl e Cavadaliga srl, con la partecipazione di Volcano Pictures, con il contributo del Ministero della Cultura, della Regione Campania e del CPA – Centro Produzioni Audiovisive Università Roma Tre.
Stefano conduce la vita di un single di mezz’età: casa disordinata, letto sfatto e una cucina in cui si ammucchiano i piatti da lavare. Ma un giorno, al risveglio, l’appartamento è trasformato, la colazione imbandita, musica classica si diffonde dolcemente: l’artefice di questa rivoluzione è Sophie, donna colta e riservata, che offre, quasi inspiegabilmente, i propri servigi di domestica instancabile. Le seduzioni di Sophie vincono il cuore invernale di Stefano, che per la prima volta si abbandona alla passione. Tanto più duro è il secondo risveglio, la casa vuota, deserta, silenziosa. L’inverno è una stagione del cuore e del tempo: le sue seduzioni sono sottili e insidiose. Soprattutto se sono la posta in gioco di una crudele partita fra donne.
Il romanzo “Le seduzioni dell’inverno” è disponibile su Amazon.
Vito Zagarrio – Note biografiche
Vito Zagarrio è nato a Firenze e vive a Roma. Laurea in Lettere presso l’Università degli Studi di Firenze, diploma di Regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, M.A. e Ph.D. in Cinema Studies presso la New York University. E’ stato sino al 2022 professore ordinario di Cinema e Televisione presso l’Università di Roma Tre, dove attualmente tiene il corso di Istituzioni di Regia. E’ stato inoltre membro del Comitato Scientifico del CSC, membro della Commissione Film d’Essai del Mibact, membro della Commissione sovvenzioni alla produzione della Regione Lazio, e attualmente membro per la stessa Regione della Commissione di valutazione del progetto “Dalla parola allo schermo”. Ha inoltre diretto numerosi documentari (soprattutto sulla storia del cinema: ritratti di Scola, Lizzani, Argento, Camerini, Monicelli) e diversi programmi televisivi per la Rai. È regista dei lungometraggi “La donna della luna”, “Tre giorni di anarchia”, “Bonus Malus”. Nel 1988 realizza il primo film in alta definizione col sistema Eureka “Un bel dì vedremo”, per il quale si aggiudica il premio speciale Seleco ai David di Donatello. È anche fondatore e direttore artistico di due festival cinematografici italiani: il Palladium Film Festival/ CineMaOltre di Roma e il Costaiblea Film Festival di Ragusa.
Note di regia
Le seduzioni, tratto da un romanzo di Lidia Ravera, è una romance ma non di puro genere e con risvolti drammatici; un ritratto di una certa generazione e lo spaccato di una certa società; una riflessione sull’Italia del nuovo millennio vista attraverso le contraddizioni di una certa classe medio/alto borghese. Importante è la scelta di Napoli come location del film: una Napoli inedita, non convenzionale. Non quella delle Vele e di Scampia, ma quella più borghese del Centro direzionale che fa assomigliare Napoli a New York, quella del Vomero e degli ambienti intellettuali. Napoletana è anche la maggioranza della troupe, composta da giovanissime maestranze e collaboratori artistici, e degli attori noti per la loro “napoletanità”. Insomma, si tratta di un film basato sulla recitazione ma dove lo stile della messa in scena è riconoscibile, un film fatto per il pubblico ma pieno di possibili letture altre e di metafore di una identità italiana nel nuovo millennio. Un film che tratta di una vicenda umana, della storia e dei sentimenti di uomini e donne nelle quali lo spettatore può riconoscersi. Una sorta di “thriller dei sentimenti” che coinvolge e intriga. L’amore, il dolore, la delusione e la speranza sono sentimenti di oggi, di un’umanità che si smarrisce quando la sfera intima e privata si disgrega. Eppure la vita può ancora offrirci le sue “seduzioni”. [Vito Zagarrio]
Foto: Gianni Fiorito