Home Curiosità Le Streghe: Anne Hathaway e Warner Bros. si scusano con la comunità dei diversamente abili

Le Streghe: Anne Hathaway e Warner Bros. si scusano con la comunità dei diversamente abili

Il film “Le Streghe”. ritrae in maniera negativa una disabilità fisica e seguono scuse pubbliche di Anne Hathaway e Warner Bros.

7 Novembre 2020 14:33

Le Streghe, il nuovo adattamento del popolare racconto di Roald Dahl diretto da Robert Zemeckis e interpretato da una efficace e sorprendentemente istrionica Anne Hathaway, ha fatto il suo debutto lo scorso 28 ottobre direttamente sulle piattaforme digitali a seguito della nuova chiusura dei cinema causa inasprimento dei protocolli legati all’emergenza COVID-19.

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Hathaway nel film interpreta la Grande Strega Suprema, ruolo che nel precedente adattamento Chi ha paura delle streghe? del 1990 era interpretato da una terrificante Anjelica Houston munita di un make-up che all’epoca restò impresso a molti ragazzini. Hathaway e le streghe di questa nuova versione non sono da meno, la CG regna sovrana e la Grande Strega Suprema sfoggia una bocca da predatrice, un curioso accento e lunghe mani munite di tre dita artigliate, che hanno ricordato a molti una malattia genetica nota come “ectrodattilia” che comporta una malformazione che presenta la mancanza o lo sviluppo incompleto di una o più dita degli arti. Questa somiglianza ha suscitato indignazione nella comunità dei diversamente abili, inclusi i partecipanti ai Giochi paralimpici, che ricordano ai realizzatori del film che con la rappresentazione di personaggi malvagi con malformazioni o difetti fisici si possa assecondare gli stereotipi secondo per cui le disabilità sono anormali.

L’attivista Shannon Crossland ha dichiarato su Instagram che le immagini del film “non erano in alcun modo un riflesso del romanzo originale scritto da Roald Dahl” e ha aggiunto “È questo il tipo di messaggio che vogliamo che la prossima generazione riceva? Che avere tre dita è un attributo di una strega? È un ritratto estremamente dannoso. La disabilità NON dovrebbe essere associata a male, anormalità, disgusto, paura o mostri”.

Warner Bros. è stata la prima a scusarsi e pentirsi di aver scelto quella rappresentazione in un comunicato pubblicato dal sito Deadline. In risposta alle critiche su “The Witches”, un portavoce dello studio ha chiesto scuse formali . Il portavoce ha detto che la rappresentazione delle streghe nel film non era intesa a danneggiare le persone con disabilità e che erano profondamente rattristati dal fatto che il loro film avrebbe potuto farlo.

Noi realizzatori e Warner Bros. Pictures siamo profondamente rattristati nell’apprendere che la nostra rappresentazione dei personaggi di fantasia in LE STREGHE potrebbe turbare le persone con disabilità e siamo rammaricati per qualsiasi offesa causata. Nell’adattare la storia originale, abbiamo lavorato con designer e artisti per trovare una nuova interpretazione degli artigli a forma di gatto descritti nel libro. Non è mai stata intenzione far sentire agli spettatori che le creature fantastiche e non umane avrebbero dovuto rappresentarli. Questo film parla del potere della gentilezza e dell’amicizia. La nostra speranza è che famiglie e bambini possano godersi il film e abbracciare questo tema pieno di potere e amore.

Al comunicato di Warner Bros. ha fatto seguito quello di Anne Hathaway con scuse sincere e sentite pubblicate sulla sua pagina Instagram, spiegando le sue ragioni per non respingere la decisione di cambiare le mani delle streghe. Hathaway ha anche detto che in nessun momento ha collegato l’aspetto della Grande Strega Suprema alle differenze agli arti e ha affermato che non sarebbe successo se ne fosse stata a conoscenza. Il post è stato accompagnato da un video di un’organizzazione di sensibilizzazione sulle disabilità degli arti.

Recentemente ho appreso che molte persone con differenze agli arti, specialmente i bambini, soffrono a causa del ritratto della Grande Strega Suprema in Le Streghe.

Vorrei iniziare dicendo che faccio del mio meglio per essere sensibile ai sentimenti e alle esperienze degli altri non per paura di un PC, ma perché non ferire gli altri sembra un livello base di decenza a cui tutti dovremmo tendere. Come qualcuno che crede davvero nell’inclusività e che detesta davvero la crudeltà, devo a tutti voi le scuse per il dolore causato. Mi dispiace. Non ho collegato la differenza degli arti con il GSS quando mi è stato proposto l’aspetto del personaggio; se l’avessi fatto, VI assicuro che non sarebbe mai successo.

In particolare voglio dire che mi dispiace per i bambini con differenze agli arti: ora che ho imparati la lezione prometto che farò meglio. E devo scuse speciali a tutti coloro che vi amano tanto intensamente quanto io amo i miei figli: mi dispiace di aver deluso le vostre famiglie.

Se non hai già familiarità, dai un’occhiata a @Lucky_Fin_Project (video sopra) e l’hashtag #NotAWitch per avere una prospettiva più inclusiva e necessaria sulle differenze agli arti.

 

 

Fonte: Deadline