L’Esorcista – Il Credente, recensione: un reboot dalle armi spuntate che fallisce per troppo timore reverenziale
David Gordon Green e Blumhouse mettono mano ad un altro classico horror, ma il reboot “L’Esorcista – Il Credente” si presenta al confronto con le armi spuntate.
50 anni fa il cult horror L’esorcista di William Friedkin deflagrò letteralmente nei cinema di tutto il mondo, sconvolgendo milioni di spettatori, sbancando il box office e portando finalmente il genere horror alla Notte degli Oscar. Ben 10 le candidature portate a casa, inclusa quella al miglior film, con due statuette vinte: miglior sonoro a Robert Knudson e Christopher Newman e Migliore sceneggiatura non originale a William Peter Blatty, anche autore del romanzo originale.
Il franchise nel frattempo ha generato due sequel, di cui uno diretto da John Boorman (Excalibur) e un terzo dallo scrittore William Peter Blatty; due prequel entrambi incentrati sulla figura del sacerdote Padre Merrin del compianto Max von Sydow, e più recentemente una serie tv (“The Exorcist“) con Geena Davis, cancellata dopo due stagioni a causa dei contenuti ritenuti troppo forti in seguito all’arrivo della Disney in casa Fox. la serie tv fungeva da sequel diretto dell’originale del 1973 ignorando gli eventi di tutti i film successivi.
Bella gatta da pelare per il regista David Gordon Green che fa ancora squadra con Blumhouse per rimettere mano ad un franchise horror molto popolare dopo quello di Halloween. L’approccio di Green non è il medesimo di quello utilizzato per il ritorno di Michael Myers: “L’Esorcista – Il credente” pur essendo un mix di reboot e sequel che si ricollega direttamente al capolavoro di Friedkin, non fa tabula rasa di tutto quello che è uscito dopo il film originale del 1973, come fatto nella serie tv, ma mantiene la continuità cinematografica ignorando gli eventi della serie Fox. Lo scopo ultimo è naturalmente il medesimo di quello di “Halloween”, rilanciare il franchise con una nuova trilogia.
“L’Esorcista – Il credente” prende il via con un prologo in quel di Haiti, dove assistiamo alla tragica scomparsa della moglie incinta di Victor Fielding (interpretato da Leslie Odom Jr.) e alla nascita della loro figlia Angela (Lidya Jewett), che Victor dovrà crescere da solo. Tornati ai giorni nostri seguiamo la scomparsa in un bosco di Angela e la sua amica Katherine (Olivia Marcum), per poi tornare tre giorni dopo senza ricordare cosa sia successo. Un lasso di tempo che sembra aver danneggiato le ragazze non solo a livello fisico, ma anche psicologico. Questo ritorno avvolto nel mistero scatenerà una serie di eventi che costringeranno Victor a confrontarsi con il male nella sua forma più oscura e, nel terrore e nella disperazione, a cercare l’unica persona in vita che abbia mai assistito a qualcosa di simile: la Chris MacNeil di Ellen Burstyn.
L’Esorcista – Il credente sembra aver scatenato del vero e proprio timore reverenziale nei suoi realizzatori, il film nella prima parte è praticamente inerte e incapace di creare un minimo di suspense. Il problema maggiore però è una sorta di politicamente corretto che affligge l’intera pellicola. Green nel timore di offendere qualche credo e all’insegna dell’inclusività religiosa ha creato uno degli esorcismi più affollati della storia del cinema, in cui ognuno blatera la propria, e il famigerato “Rito romano” diventa carta straccia a favore di uno sgangherato team di improvvisati esorcisti che contribuiranno a rendere a dir poco caotico ogni momento della parte finale del rito.
Nonostante Green abbia tentato di far incontrare diverse religioni e credo all’insegna di un sincretismo a tratti fastidiosamente accogliente, ha scelto anche di rendere la fede cattolica la più debole e la figura del diavolo in qualche modo vincente rispetto ai fedeli e sacerdoti che rappresentano la chiesa; un messaggio che lascia un po’ interdetti rispetto al baraccone “fusion” messo in piedi per veicolare il messaggio che la fede non ha appartenenza religiosa.
“L’Esorcista – Il Credente” quindi manca di quel coraggio che ci si attendeva da David Gordon Green dopo che il regista con il suo Halloween Ends aveva voluto sfidare apertamente il fandom e la critica concludendo la trilogia con un epilogo imperfetto ma audace, capace di non piegarsi alle regole dettate. Ma in “L’Esorcista – Il Credente” di quel coraggio purtroppo non v’è traccia e tolto dall’equazione il ritorno di Ellen Burstyn, più un tributo/omaggio che un vero e proprio escamotage narrativo, un protagonista, Leslie Odom Jr., senza dubbio talentuoso e la nuova Regan Olivia Marcum; quel che rimane manca di grinta e della capacità di trasmettere lo sporco, maleodorante e disturbante atto brutale e predatorio che si percepiva dalla blasfema possessione di Regan nell’originale, che resta ancora una volta qualcosa di assolutamente inarrivabile.
“Easter egg” e curiosità
- In occasione della scomparsa di William Friedkin, lo scrittore e critico cinematografico Ed Whitfield ha pubblicato questo post su Twitter(X) e Facebook: “William Friedkin una volta mi disse: ‘Ed, il ragazzo che ha realizzato quei nuovi sequel di Halloween sta per farne uno per il mio film, L’esorcista. Esatto, il mio film esclusivo sta per essere esteso dall’uomo che ha realizzato strafumati. Non voglio essere presente quando ciò accadrà. Ma se c’è un mondo degli spiriti e posso tornare, ho intenzione di possedere David Gordon Green e rendere la sua vita un inferno.”
- Ellen Burstyn ha dichiarato in un’intervista poco prima dell’inizio delle riprese di aver accettato l’offerta di tornare esclusivamente per denaro. Burstyn aveva rifiutato di riprendere il suo ruolo e a quel punto le era stato offerto il doppio del compenso. Burstyn ha detto di aver pensato: “Mi sento come se il diavolo stesse chiedendo il mio prezzo”. Alla fine ha accettato, utilizzando lo stipendio per finanziare una borsa di studio per attori alla Pace University, dove l’Actors Studio ha un programma di studi. Burstyn è un membro permanente dell’Actors Studio e co-presidente.
- Linda Blair, Regan nel film originale del 1973, era una consulente sul set delle attrici che interpretavano le ragazze possedute in questo film.
- Il nome di Regan è inciso su un pezzo di legno e anche la sua foto d’infanzia viene mostrata nel film. Perfino Olivia Marcum, che interpreta una delle ragazze possedute, ha una sorprendente somiglianza con il personaggio di Linda Blair.
- Blumhouse ha speso 400 milioni di dollari per assicurarsi i diritti, oltre a ciò, ha dovuto garantire una trilogia.
- All’inizio del film, nella stanza di Angela si può vedere una piccola creatura scolpita. Questa è la stessa creatura con le ali che Regan ha disegnato nel primo film.
- L’esorcista (1973) è stato seguito dalla serie tv The Exorcist (2016) su Fox, che fungeva da sequel diretto del film originale e ignorava gli altri della serie. Nonostante il vasto consenso della critica, la Fox cancellò la serie dopo la seconda stagione. David Gordon Green ha rivelato in un’intervista prima dell’uscita nelle sale cinematografiche che questo film, a differenza della serie tv e della sua trilogia di Halloween, non cancellerà la continuità né ciò che è stato stabilito nei sequel successivi.
- Durante la produzione era circolata la voce che il regista William Friedkin era in qualche modo coinvolto in questo film. Friedkin ha immediatamente twittato: “Non è una voce, è una bugia”. Ha ulteriormente spiegato che “non c’erano abbastanza soldi o motivazioni al mondo” per farlo lavorare al film a qualsiasi titolo.
- Sebbene il nome del demone non sia rivelato durante il film (proprio come il demone Pazuzu non è stato ufficialmente nominato nella serie L’esorcista fino a L’Esorcista II: L’eretico, sebbene William Peter Blatty abbia identificato il demone come Pazuzu nel romanzo), i titoli di coda lo identificano come Lamashtu. Nella mitologia mesopotamica, Lamashtu è una figura demoniaca che preda le donne incinte durante il parto per nutrirsi dei neonati. Il suo nemico giurato non è altro che Pazuzu, che, nonostante sia portatore di carestia, può essere invocato per proteggersi da Lamashtu.
- Nella prima scena in classe, la classe guarda una versione drammatizzata de “Il Corvo” di Edgar Allen Poe.
- La cinepresa che Victor utilizza nelle scene del 2010 all’inizio del film è una Olympus OM-1, SLR, fotocamera a pellicola 35 mm, introdotta per la prima volta nel 1972, lo stesso anno in cui era in produzione il film originale L’esorcista.
- Niente in questo film contraddice nulla dei film precedenti di questa serie (contraddice solo la serie televisiva includendo Chris, che è stato ucciso nella serie, ma nel film è vivo senza alcuna spiegazione).
- Tutti e 3 gli attori che interpretano i genitori delle ragazze hanno un background di canto. Jennifer Nettles (la mamma di Catherine) fa parte del duo country Sugarland ed è un’artista solista country. Leslie Odom Jr (il padre di Angela) e Norbert Leo Butz (il padre di Catherine) sono entrambi star di Broadway.
- All’uscita de L’esorcista (1973), il suo sceneggiatore/produttore William Peter Blatty, era irremovibile sul fatto che il pubblico sapesse chiaramente che il bene aveva trionfato sul male e quindi disse al regista: “Non voglio che (il pubblico) pensi che il diavolo abbia vinto”.
ATTENZIONE!!! Le curiosità a seguire includono SPOILER sul film
- Ad un certo punto si vedono due cani litigare e abbaiare l’uno contro l’altro davanti ad un lago. Ciò ricorda quando padre Merrin vede una coppia di cani combattere nel deserto quando rinviene la statua di Pazuzu.
- Padre Maddox durante l’esorcismo subirà una morte violenta che omaggia il giro della testa di 360° di Regan ne L’Esorcista originale.
- Nel romanzo di William Peter Blatty, Pazuzu voleva dissacrare l’idea del crocifisso, facendo raggiungere l’orgasmo a Regan mentre si pugnalava all’inguine. Il film lo ha censurato, ovviamente. Ha rimosso le connotazioni sessualmente esplicite poiché Linda Blair aveva solo 14 anni e Regan avrebbe dovuto averne 12. “Il Credente” reinterpreta questo elemento quando la Chris di Ellen Burstyn rivive il momento che sua figlia ha vissuto. Cerca di esorcizzare Katherine, ma la bambina afferra il crocifisso di famiglia dopo che è caduto dal muro. Quindi salta su Chris e gli cava entrambi gli occhi, rendendo il crocifisso un’arma molto più spaventosa che blasfema.
- La Fox ha realizzato una serie tv basata su “L’Esorcista£ nel 2016 in cui il demone cercava una Regan più anziana. Lei ha tagliato i ponti con Chris dopo che sua madre ha scritto un libro sulla loro esperienza, cambiando nome e nascondendosi. “Il Credente” segue un percorso simile, ma la Chris del film non è una persona avida e in cerca di popolarità dopo che la fine della sua carriera di attrice, come invece descritto nella serie tv.