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L’età Imperfetta: trailer, foto e poster del film di Ulisse Lendaro

L’età imperfetta: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di Ulisse Lendaro nei cinema  italiani dal 30 novembre 2017.

pubblicato 27 Novembre 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 00:34

 

Dopo la tappa alla Festa del Cinema di Roma, il 30 novembre arriva nei cinema L’età Imperfetta, film diretto da Ulisse Lendaro e interpretato da Marina Occhionero, Paola Calliar, Anita Kravos e Anna Valle.

 

In una tranquilla città del Nord Italia vive Camilla, una diciassettenne come tante e come tante un po’ speciale. Ha ottimi voti a scuola, un rapporto conflittuale con la sorellina Francesca e un sogno, che sua madre (donna dell’est, pragmatica e lavoratrice) non capisce, suo padre (più “materno”) invece sì. Camilla vuole diventare una ballerina di danza classica e l’audizione, che di lì a poco deve tenere per entrare in un’importante accademia, è una grande occasione. Nella sua vita però – prepotente come un vento estivo – entra Sara, anche lei aspirante ballerina. Sara ha diciotto anni appena compiuti, un padre benestante e una madre assente; è carismatica e sensuale. Tra conturbanti slanci d’affetto, crisi, decisioni dirimenti e colpi di scena, il loro rapporto prenderà strade imprevedibili, segnando per sempre la vita di Camilla.

 

Il cast è completato da Enrico Cavicchioli, Antonio Framarin, Pier Giorgio Piccoli, Ilaria Pravato, Lana Vlady, Luca Filippi, Diego Pagotto, Viviana Darlene Grillo e Ginevra Lendaro.

 

 

Il produttore, regista e attore teatrale Ulisse Lendaro, qui al suo debutto sul grande schermo, è noto per aver prodotto e interpretato il film Medley – Brandelli di scuola, diventato un cult del genere splatter negli Stati Uniti (“Medley, school shreds”).

Marina Occhionero dopo un esordio a teatro partecipa al cortometraggio Fuori sede di Sergio Rubini, appare nel thriller La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi e nella serie tv Non Uccidere 2.

Paola Calliari dopo aver esordito in tv e teatro approda al cinema con un’apparizione nel film di Zanasi La felicità è un sistema complesso a cui fanno seguito ruoli in Tommaso di Kim Rossi Stuart, The Start Up di Alessandro D’Alatri e quest’anno ha interpretato Angelica nel film Marito e Moglie di Simone Godano al fianco di Pierfrancesco Favino e Kasia Smutniack.

 

NOTE DI REGIA

 

Si dice che l’adolescenza è il luogo dei grandi conflitti dove tutto è portato ai limiti: si odia o si ama, si è timidi o estroversi, si è buoni o cattivi in un continuo scambio di ruoli. Ma l’adolescenza è anche il momento delle grandi scoperte: si è più consapevoli dei propri sentimenti, delle proprie emozioni e a queste cominciamo a dare un valore nuovo. Anche l’odio e la cattiveria fanno parte di queste emozioni. La scoperta dell’imperfezione è il tema di questo film, raccontato attraverso gli occhi della diciassettenne Camilla. Il suo punto di vista è il solo e preponderante, in un viaggio che la porterà a fare i conti con la scoperta del proprio lato oscuro. Non c’è una scena in cui Camilla non ci sia: tutto è filtrato dal suo sguardo e dall’evoluzione dei suoi pensieri. La mdp la segue in ogni momento, osservandola sia da fuori (come in una sorta di pedinamento) che “trasformandosi” nei suoi occhi (in soggettiva). La mdp è a spalla, per rendere in modo più preciso quell’effetto di realtà (in stile quasi documentaristico) che cercavamo. Tutto questo ha comportato alcune scelte rigorose: un uso costante – ma non esclusivo – della musica in presa diretta, l’autenticità degli ambienti e dei costumi e la scelta di attori (in alcuni casi anche non professionisti) perfettamente consoni al loro ruolo, attori su cui si è lavorato molto per renderli “veri”, spogliandoli di qualsiasi vezzo. Il film si svolge nella periferia di una città di medie dimensioni, della provincia ricca del paese, quella del nord-est, che abbiamo provato a raccontare fuori da ogni stereotipo: niente nebbia, niente freddo, niente ricchezza ostentata, bensì sole, caldo, afa e soprattutto i suoi ceti sociali che convivono in un ambiente “liquido”. L’altro “protagonista visivo” del film – costante e impellente – è il mondo della danza classica, con la sua disciplina, il suo rigore, le sue fatiche e la forma fisica. Il mondo della danza classica (da Degas, ai Balletti Russi) si muove in un immaginario freddo, “classico” per l’appunto. Tutto questo sarà il cuore delle scene in interno e contrasterà con il calore degli esterni. “Fuori”, infatti, sarà un film fatto di azioni, parole, volti e sensualità. “Dentro” di movimenti, sguardi, silenzi, e candore. La forza di questo film sta nel suo tema e nei suoi personaggi certo, ma soprattutto nella sua credibilità, nella verità che sprigiona. [Ulisse Lendaro]