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Lina Wertmuller compie 90 anni: film e curiosità sulla regista romana

Lina Wertmuller compie 90 anni e Blogo festeggia la regista e sceneggiatrice romana con una speciale classifica video.

pubblicato 14 Agosto 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 17:32

Blogo festeggia la regista Lina Wertmuller, che spegne oggi novanta candeline, ripercorrendo la sua filmografia attraverso le pellicole che ne hanno contraddistinto la carriera dietro la macchina da presa.

Dal melanconico esordio con I Basilischi del 1963, pellicola dalle suggestioni felliniane, passando per la lunga collaborazione con l’attore Giancarlo Giannini che con la regista girerà diversi successi tra cui il cult Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto e Pasqualino Settebellezze che vide la Wertmuller prima regista donna a ricevere una candidatura all’Oscar.

Gli esordi di Lina Wertmuller sono in teatro, in televisione come autrice e regista di Canzonissima e Il giornalino di Gian Burrasca e poi sul set come aiuto-regista di Federico Fellini nelle pellicole La dolce vita e Otto e Mezzo.

tra i crediti della Wertmuller c’è anche un western all’italiana Il mio corpo per un poker co-diretto con lo pseudonimo Nathan Witch, nel 1986 cura la regia della Carmen di Georges Bizet al Teatro di San Carlo di Napoli e nel 2001 e 2004 collabora con Sophia Loren prima nella serie tv Francesca e Nunziata e successivamente nel film Peperoni ripieni e pesci in faccia. Nel 2008 la regista  riceve il David di Donatello alla carriera e nel 2013 appare in un cameo nel film Benvenuto Presidente! insieme al collega Pupi Avati.

 

 

1. I basilischi (1963)

La vita di tre giovani privilegiati di un tipico paesino di provincia del sud, un sonnolento quotidiano vissuto all’insegna dell’apatia e del provincialismo.

Film d’esordio per Lina Wertmüller dopo l’esperienza come aiuto regista di Federico Fellini per il film Otto e mezzo.

Nel film Lina Wertmüller presta anche la voce a diversi personaggi secondari.

 

 

2. Rita la zanzara (1966)

Rita (Rita Pavone) studentessa liceale ribelle si prende un cotta non corrisposta per il suo professore di musica Paolo Randi (Giancarlo Giannini) che si scoprirà avere una doppia vita: di giorno severo professore di musica classica, di notte scatenato esecutore di musica yéyé.

Primo musicarello per Lina Wertmüller diretto con lo pseudonimo “G. Brown”, la regista ripeterà l’esperienza l’anno dopo con il sequel Non stuzzicate la zanzara, ancora protagonisti Rita Pavone e Giancarlo Giannini.

Il titolo strizza l’occhio alla vicenda de “La zanzara”, giornale studentesco del liceo Parini di Milano sequestrato per oscenità alcuni mesi prima dell’uscita del film.

 

 

3. Mimì metallurgico ferito nell’onore (1972)

L’operaio catanese Carmelo Mardocheo detto Mimì (Giancarlo Giannini) perde il posto di lavoro per essersi rifiutato di dare il proprio voto ad un mafioso. Costretto ad emigrare a Torino, lasciando a casa la moglie Rosalia, intreccia una passionale relazione con la giovane sottoproletaria lombarda Fiore (Marangela Melato).

Il film, presentato in concorso al 25º Festival di Cannes, è la prima di una lunga e prolifica collaborazione di Lina Wertmüller con l’attore Giancarlo Giannini.

 

 

4. Film d’amore e d’anarchia – Ovvero “Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…(1973)

Nel 1932 un contadino lombardo, Antonio Soffiantini detto Tunin (Giancarlo Giannini), dopo l’uccisione da parte dei carabinieri di un suo compagno anarchico, si reca a Roma per assassinare Mussolini. Nella capitale egli entra in contatto con Salomè (Mariangela Melato), una prostituta amante di un anarchico del gruppo, la quale lo ospita nella casa chiusa in cui lavora, spacciandolo per un suo parente.

Presentato in concorso al 26º Festival di Cannes il film ha visto premiato Giancarlo Giannini la migliore interpretazione maschile.

La colonna sonora include due canzoni interpretate da Anna Melato, sorella minore dell’attrice Mariangela Melato: “Canzone Arrabbiata” (scritta da Nino Rota) e “Antonio Soffiantini detto Tunin”.

 

 

5. Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto (1974)

Una ricca borghese anticomunista (Marinagela Melato) durante una crociera non fa altro che vessare i suoi sottoposti tra cui Gennarino Carunchio (Giancarlo Giannini), rozzo marinaio siciliano orgogliosamente comunista. Dopo un guasto al motore di un gommone, i due si ritrovano naufraghi su un’isola deserta e Gennarino potra finalmente cambiare le regole del gioco trasformando la “padrona” in una sottoposta, e innescando un gioco delle parti che sfocerà in travolgente passione amorosa.

Il film è stato girato in Sardegna, nella provincia di Nuoro. La spiaggia dello sbarco dei due naufraghi è Cala Fuili, nel comune di Dorgali.

Il film ha fruito di un remake “Travolti dal destino” diretto da Guy Ritchie e interpretato da Madonna e Adriano Giannini, figlio di Giancarlo Giannini.

 

 

6. Pasqualino Settebellezze (1975)

Pasqualino Frafuso (Giancarlo Giannini), guappo napoletano degli anni trenta, unico maschio di una famiglia di sette donne, tenta di farsi largo nella società aspirando all’onore e il rispetto. Pasqualino in questo percorso di vita conoscerà il fascismo, la guerra e i campi di concentramento nazisti.

Grande successo internazionale per Lina Wertmüller con quattro nomination all’Oscar (Migliore Regia, Miglior Film Straniero, Miglior Attore Protagonista e Migliore Sceneggiatura Originale). La Wertmüller è stata la prima donna ad essere candidata all’Oscar come miglior regista.

 

 

7. Sotto.. sotto.. strapazzato da anomala passione (1984)

Il falegname romano Oscar (Enrico Montesano) sconvolto dalla confessione di sua moglie Ester (Veronica Lario) che afferma di provare desiderio per un’altra persona, è convinto che il suo il rivale sia Amilcare (Mario Scarpetta), un parrucchiere di Cinecittà. Oscar affronta così Amilcare per difendere il suo onore, ma in realtà il desiderio di Ester, più una fantasia frutto di troppa immaginazione, è rivolto ad una sua amica.

Il cast include Veronica Lario futura seconda moglie di Silvio Berlusconi, Lella Fabrizi e Massimo Wertmüller, nipote della regista Lina Wertmüller.

La colonna sonora del film è del cantautore piemontese Paolo Conte.

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8. Notte d’estate con profilo greco, occhi a mandorla e odore di basilico (1986)

Una facoltosa manager lombarda (Mariangela Melato) rapisce uno specialista in sequestri (Michele Placido) e lo tiene in catene in attesa di riscuotere un riscatto di 100 miliardi, ma tra i due nascerà una travolgente passione amorosa che complicherà non poco la situazione.

Il cast include anche John Steiner, Arnaldo Ninchi e Marta Marzotto.

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9. Io speriamo che me la cavo (1992)

Il maestro Marco Tullio Sperelli (Paolo Villaggio) invece che in Liguria viene trasferito per errore in provincia di Napoli dove scoprirà le difficoltà e la povertà in cui “sopravvivono” i suoi piccoli alunni e i loro genitori.

Il film è tratto dall’omonimo libro di Marcello D’Orta.

Inizialmente Lina Wertmüller aveva scelto Napoli come location del film, ma la troupe fu avvicinata da alcuni personaggi vicini agli ambienti della malavita in cerca di denaro e così il set venne spostato da Napoli a Taranto.

 

 

10. Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e politica (1996)

Tra l’operaio metalmeccanico militante di sinistra Tunin (Tullio Solenghi) e Rossella (Veronica Pivetti), seducente parruchiera leghista, scocca la scintilla. Riuscirà la travolgente passione amorosa a prevalere sulle incolmabili divisioni politiche?

Il film include immagini di repertorio di Irene Pivetti, sorella della protagonista Veronica e all’epoca Presidente della Camera dei Deputati.

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