Lina Wertmüller Oscar alla carriera: “Cambiamogli il nome, chiamiamolo Anna” – foto
A 91 anni è arrivato l’agognato Oscar per Lina Wertmüller.
42 anni fa Lina Wertmüller entrava nella storia del cinema in quanto prima donna a conquistare la nomination agli Oscar alla regia per Pasqualino Settebellezze. Nella notte la 91enne Lina ha ricevuto l’Oscar alla carriera dalle mani di Greta Gerwig e Jane Campion, insieme a David Lynch, Geena Davis e Wes Studi.
Bisogna cambiare il nome a questa statuetta, perché Oscar? Chiamiamolo con un nome di donna, chiamiamolo Anna. Il mio pensiero va anche ad Agnès Varda, che ebbe dopo una lunga carriera il mio stesso Oscar onorario e vorrei dire che la statuetta è importante, ma, soprattutto, sono eccitata all’idea che entrerò per sempre nella storia del marciapiede delle stelle, la Walk of Fame, sull’Hollywood Boulevard, con la mia impronta, non lontana da quella del caro amico Ennio Morricone. Testimonierà nel tempo la mia convinzione che sullo schermo è possibile mescolare commedia e dramma.
“Come si correggono secoli di dominio patriarcale?“, ha domandato Jane Campion. “È iniziato tutto con Lina Wertmuller“. La regista di Lezioni di Piano, insieme alla regista di Lady Bird, ha ricordato la brevissima storia delle donne nominate dall’Academy per la miglior regia. “È una storia molto breve, più di un haiku”, osservando come 350 uomini siano stati nominati per la regia, contro le cinque donne, incluse la stessa Gerwig e la Wertmuller, definita da Greta “una madrina per tutte noi“. Ad omaggiare la Wertmüller sul palco anche la figlia Maria Zulima, Isabella Rossellini e Sophia Loren.
15 anni fa, con Peperoni ripieni e pesci in faccia, l’ultimo film di Lina, che in quel magico 1977 venne nominata agli Oscar anche per la miglior sceneggiatura originale e il miglior film straniero. Nel 2010 la Wertmuller vinse il David di Donatello alla carriera.
Per Geena Davis si è trattato del 2° Oscar, 30 anni dopo la statuetta vinta come miglior attrice non protagonista in Turista per caso. 73 anni, Lynch ha invece abbracciato la sua prima statuetta, dopo le 4 nomination andate a vuoto per The Elephant Man (regia e sceneggiatura), Velluto blu e Mulholland Drive. Wes Studi, invece, non era mai stato neanche nominato.
Fonte: HollywoodReporter