L’incubo di Darwin
INCUBO DI DARWIN di Hubert Sauper, con Edouard Mauriat, Antonin Svoboda, Martin Gschlacht, Barbara Albert, Hubert Toint, Hubert SaupePesce grande, mangia pesce piccolo? Poche certezze, la selezione naturale darwiniana colpisce ancora portando alla realizzazione da parte di Hubert Saubert de “l’incubo di darwin”. Documentario questo, presentato a Venezia nel 2004 nel corso delle “giornate degli
INCUBO DI DARWIN
di Hubert Sauper, con Edouard Mauriat, Antonin Svoboda, Martin Gschlacht, Barbara Albert, Hubert Toint, Hubert Saupe
Pesce grande, mangia pesce piccolo? Poche certezze, la selezione naturale darwiniana colpisce ancora portando alla realizzazione da parte di Hubert Saubert de “l’incubo di darwin”. Documentario questo, presentato a Venezia nel 2004 nel corso delle “giornate degli autori” e candidato all’oscar nella passata edizione nella sezione “miglior documentario”. Selezione naturale come sinonimo di evoluzione della specie; necessariamente un bene? e soprattutto, se la selezione non fosse del tutto “naturale”?
Nelle acque del lago Vittoria (Tanzania) cornice di questo documentario-inchiesta sino al 1954 coesistevano numerose specie di pesci, fino a quando non avvenne l’inserimento del pesce predatore, noto come pesce persico, portatore di scompiglio per l’intera fauna lacustre; questione tuttora spinosa per la Tanzania intera.
Fonte, inizialmente, di inesauribili attività commerciali, introduce forti cambiamenti in seguito determinanti e gravosi alla luce di anni e anni di studi in loco. Cambiamenti e ricchezza per le minoranze che fecero di questa introduzione fonte immensa di guadagno.
Si intrecciano le voci dei pescatori, lavoratori del pesce, popolazione locale che sopravvivono di stenti e combattono contro l’HIV.
La telecamera, quasi amatoriale, indaga chiede diviene amica, oggetto di sfogo e di curiosità, mai invadente ma molto diretta.
Un enorme contraddizione tra il prestigioso pesce persico portatore di fiorente economia e uno spaccato di povertà, prosituzione e disagio.
Lago crocevia di cargo provenienti da ogni parte del mondo, pronti a distribuire l’unica risorsa, l’unico “fittizio” vincolo e legame che possa dar voce alla popolazione intera agli occhi europei.
Toccante, molto diretto, una indagine che ruota attorno al concetti di “pesce grande mangia pesce piccolo” volta a mostrare che cosa sfugge sempre più insistentemente all’obiettivo mediatico.
Soprattutto se è lo stesso Saubert a ipotizzare che i cargo adibiti al trasporto del pesce, non giungano vuoti a destinazione ma carichi di armi, munizioni di rifornimento alla svariate guerre indigene.
“Ho scelto di realizzare un film molto metaforico per mostrare l’assurdità del tempo che stiamo vivendo. Avrei potuto farlo sulle scarpe o sulle magliette, non sarebbe cambiato nulla. Molti di noi sono consapevoli di che cosa sia la ricchezza, non tutti conoscono gli abissi di povertà e morte che stanno alla base. Quando comprate una rosa per la vostra fidanzata, dovete sapere che molto probabilmente arriva dallo Zaire, con lo stesso aereo che lì ha portato le armi occidentali.” Huber Saubert
La sua distribuizione indecente ne avrà impedito la diffusione, ma è una perla rara. E’ già disponibile da tempo in dvd (almeno in vendita), datemi retta. Recuperatelo!