Home Curiosità L’isola dei cani: polemica sul film di Wes Anderson e il modo in cui descrive la cultura giapponese

L’isola dei cani: polemica sul film di Wes Anderson e il modo in cui descrive la cultura giapponese

Una recensione “bacchetta” il film “L’isola dei cani” di  Wes Anderson per la mancanza di sensibilità verso la cultura giapponese.

pubblicato 26 Marzo 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 21:56

Il nuovo film di Wes Anderson, L’isola dei cani, ha suscitato qualche polemica nonostante sia stato ampiamente promosso dalla critica che gli ha tributato un 93% di pareri positivi su Rotten Tomatoes.

La controversia sul film riguarda la rappresentazione nel film della cultura giapponese. Il film si svolge a Megasaki, una città giapponese distopica. La maggior parte degli attori che interpretano cani nel film sono bianchi tra cui Bryan Cranston, Jeff Goldblum, Bill Murray e Scarlett Johansson.

Se da una parte alcuni hanno criticato la mancanza di diversità etnica da parte di Anderson nel selezionare il cast di doppiatori, la maggior parte della critica negativa bacchetta il regista per la sua rappresentazione della cultura giapponese.

Un reporter del Los Angeles Times, Justin Chang, ha scritto una recension che ha definito la pellicola “un film spesso accattivante, a volte irritante, che lascia inevitabilmente perplessi”. Ma ha anche criticato Anderson per il modo in cui ha presentato e interpretato la cultura nipponica dalla prospettiva di un non-giapponese.

“Senza mezzi termini”, scrive Chang, “l’interpretazione altamente selettiva e idiosincratica di una società dell’Asia orientale da parte di questo cineasta bianco americano, costituisce un sincero atto di omaggio o una ingenua mancanza di sensibilità?

Chang afferma che il film è bello, i cani “sorprendenti”, ma la storia è il suo più grande difetto. “È nella gestione da parte del regista del fattore umano della storia che la sua sensibilità vacilla e la debolezza degli stereotipi razziali viene alla ribalta talvolta rovinando il suo lavoro”.

Jen Yamato del LA Times supporta le critiche di Chang al film. In un tweet, Yamato ha ringraziato Chang per aver “dedicato molta più attenzione della maggior parte dei critici a molti dei modi volontariamente stonati con cui Wes Anderson si appropria ed emargina la cultura e le persone giapponesi nel suo cosiddetto omaggio.”

La recensione di Chang ha ricevuto reazioni contrastanti su Twitter, ma la prospettiva di Chang ha aiutato molti a vedere il film in un modo diverso.

Germain Lussier, reporter di Gizmodo, ha scritto su Twitter: “Questa recensione è meravigliosa e mi ha aperto gli occhi su qualcosa che non avevo visto nel film. Vorrei che gli altri potessero leggerlo nello stesso modo in cui l’ho fatto io e trarne insegnamento.”

Anche l’autrice Karen Peterson ha riconsiderato il film scrivendo: “Grazie per questo, mi è piaciuto molto il film, ma per tutto il tempo ho continuato a chiedermi come mi sarei sentita se questa fosse stata la mia cultura”.

L’isola dei cani arriva nei cinema italiani il 1° maggio con una speciale anteprima che si terrà al COMICON di Napoli domenica 29 aprile alle ore 15:30 (il film sarà proiettato in lingua originale con sottotitoli in italiano).

 

Fonte: Business Insider