Lo Hobbit 2 boom in Cina – 32.7 milioni di dollari al debutto: cadrà il miliardo worldwide?

Tutti noi credevamo che la corsa al box office de Lo Hobbit : la Desolazione di Smaug fosse abbondantemente finita con poco più di 850 milioni di dollari d’incasso, ovvero quasi 200 in meno rispetto al predecessore, ma ci sbagliavamo. Perché la pellicola diretta da Peter Jackson ha fatto il suo debutto in Cina proprio nel weekend, sbalordendo tutti gli analisti. Uscito in 5500 sale, il titolo Warner ha infatti rastrellato 32.7 milioni di dollari in 3 giorni, facendo sua la più grande apertura di tutti i tempi sul suolo cinese da parte di una pellicola Warner.

Rispetto all’uscita del primo Lo Hobbit c’è stato addirittura un +74% sugli incassi, con 4.4 milioni in arrivo solo dai cinema IMAX. Superati i 4.3 di Gravity, fino a ieri maggior incasso hollywoodiano cinese. A questo punto il muro del miliardo di dollari worldwide che sembrava impensabile potrebbe clamorosamente cadere, perché anche il Giappone attende l’arrivo de Lo Hobbit 2, con il totale al momento arrivato a quota 893,744,000 dollari. Un anno fa il primo capitolo chiuse la sua corsa cinese con 49,730,000 dollari in tasca, mentre in Giappone si accontentarono di 19,213,976 dollari. Visto lo sbalorditivo +74% di questi ultimi giorni è però facile immaginare tutt’altre cifre per il sequel, tanto da puntare incredibilmente ai 1,017,003,568 dollari del Viaggio Inaspettato.

Se Frozen prosegue la propria corsa verso il miliardo, 980,361,000 dollari per la precisione, c’è inoltre da segnalare l’entrata di Hunger Games: la Ragazza di Fuoco tra i 10 migliori incassi di sempre sul suolo americano. Il film Lionsgate ha infatti raggiunto i 423,628,000 dollari, superando i 423,315,812 dollari incassati nel 2006 da Pirati dei Caraibi – La maledizione del forziere fantasma e i 422,783,777 dollari de Il Re Leone. Davanti a Jennifer Lawrence i 435,110,554 dollari di ET, evidentemente irragiungibili. Dal punto di vista degli incassi internazionali, invece, La Ragazza di Fuoco ha toccato quota 863,070,723 dollari, stracciando nettamente i 691,247,768 dollari del primo capitolo.