Lo Hobbit: repliche in metallo delle spade della trilogia di Peter Jackson
Museum Replicas propone delle magnifiche e fedeli riproduzioni di quattro spade che ritroviamo nella nuova trllogia fantasy Lo Hobbit. Scopri con Cineblog immagini, storia e origini di queste leggendarie armi da collezione.
La spada elfica Glamdring di Gandalf
La spada Glamdring è stata forgiata dagli Elfi, nella città nascosta di Gondolin. Glamdring sopravvisse per essere ritrovata migliaia di anni dopo da Gandalf e i suoi compagni di viaggio. Questa replica è una riproduzione dettagliata dell’arma di scena costruita e usata nel film Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato. La spada Glamdring dispone di una lama in acciaio temperato inossidabile, parti forgiate in metallo massiccio, un finto gioiello blu e un’impugnatura rivestita in pelle. Si presenta con un espositore da parete in legno e include un certificato di autenticità.
Una dettagliata descrizione delle origini dell’arma (via Wikipedia):
Glamdring era la spada forgiata per il Sire Elfico Turgon, della stirpe dei Noldor, nella Prima Era. Andò smarrita per migliaia di anni, finché non venne rinvenuta da Gandalf (insieme a Pungolo e Orcrist) nella tana dei Troll ne Lo Hobbit, il quale la tenne per sé, e continuò a portarla lungo tutti gli eventi della trilogia de Il Signore Degli Anelli. Non si sa con certezza che fine abbia fatto l’arma dopo le vicende raccontate dalla trilogia; ci sono due teorie principali: secondo la prima, Gandalf la portò con sé nelle Terre Imperiture alla fine della Terza Era, mentre per la seconda sarebbe stata posta prima fra i cimeli in retaggio degli Elfi del Bosco Atro, per passare poi in custodia ad Aragorn che la pose nei sotterranei dove è conservato il tesoro di Minas Tirith. Glamdring viene tradotto “Battinemici”, e gli Orchi ne Lo Hobbit la chiamano spregiativamente “Martello”.
Glamdring, insieme alla gemella Orcrist, vengono descritte ne Lo Hobbit come corredate da splendidi foderi e con l’impugnatura riccamente decorata da gioielli. Nei Racconti incompiuti, una delle note alla storia di Tuor recita che la spada di Turgon era “…bianca ed oro…in un fodero d’avorio…” benché Glamdring non sia menzionata, è ragionevole presumere che sia proprio essa la spada descritta. Come molte altre spade elfiche, la lama era formata a guisa di foglia lanceolata; incastonata nella guardia c’era una piccola pietra grezza blu. La guardia è istoriata con rune in lingua elfica. Nel film de Il Signore Degli Anelli diretto da Peter Jackson, le rune recitano: “Turgon aran Gondolin tortha, gar a matha i vegil Glamdring Gûd Daedheloth, Dam an Glamhoth…Turgon il re di Gondolin tiene, possiede e impugna la spada Glamdring, Nemica del regno di Morgoth, Martello degli Orchi”.
La spada e il coltello del nano Fili
Questa replica è una riproduzione dettagliata dell’arma di scena realizzata da Weta Workshop in Nuova Zelanda e utilizzata nel film Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato. Questa resistente arma nanica ha una lama in acciaio inox e un’impugnatura in solido metallo. Viene fornita con una placca / espositore da parete in legno e certificato di autenticità.
La spada Pungolo di Bilbo Baggins
In questo periglioso viaggio Bilbo e la compagnia di Nani si imbattono in un covo di troll a Rhudaur. Qui trovano due spade elfiche (Glamdring e Orcrist) e un coltello. Bilbo prenderà per se il coltello chiamandolo “Pungolo” e vista al sua statura brandendola come una spada. Questa replica è una riproduzione basata sul vero “Pungolo” usato durante le riprese. La spada presenta una lama in acciaio inox, parti in metallo e una decorazione ricchissima di dettagli che adorna l’impugnatura. Si presenta con un espositore da parete in legno con motivi grafici tratti da Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato e include un certificato di autenticità (il fodero è disponibile separatamente e c’è anche una versione della spada in latex).
La spada Orcrist del nano Thorin Scudodiquercia
Thorin Scudodiquercia e la sua compagnia di nani trovano un’antica spada elfica di nome Orcrist, forgiata dagli Elfi d’Occidente. Ad adornare il pomo è l’emblema araldico di Ecthelion della Fonte. L’elsa è a forma di dente di drago. La spada presenta una lama in acciaio temperato inossidabile con incisa un’iscrizione runica. L’elsa è realizzata con parti in metallo solido, finte pietre preziose e una impugnatura di resina acrilica. Si presenta con un espositore a muro di legno serigrafato e include un certificato di autenticità.
Una descrizione delle origini dell’arma (via Wikipedia):
Orcrist in Sindarin significa “Fendiorchi”; fu creata dai fabbri elfici di Gondolin, che ne fecero un’arma temibile per i tradizionali nemici degli Elfi, Orchi (che chiamano la spada “Coltello”) ed altre creature malvagie della Terra di Mezzo. Come Pungolo e Glamdring, la lama ha la capacità di percepire la presenza degli Orchi nelle vicinanze ed avvertire il suo portatore risplendendo di luce azzurra. È possibile che Orcrist sia stata la spada di Ecthelion di Gondolin, che uccise Gothmog, signore dei Balrog, se non addirittura di Turgon stesso. (ATTENZIONE SPOILER) ne Lo Hobbit, Thorin venne mortalmente ferito durante la Battaglia dei Cinque Eserciti e dopo la sua morte la spada venne collocata sopra la sua tomba, ed essa risplendeva nel buio, all’approssimarsi dei nemici.
In coda al post trovate una galleria fotografica con immagini delle repliche, mentre trovate le spade a questo LINK e il coltello di Fili QUI.
Lo Hobbit: repliche in metallo delle spade della trilogia di Peter Jackson (foto)