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Locarno 2009 – Incontro con William Friedkin, Pardo d’onore

Per imparare a fare cinema basterebbe guardare con attenzione i film di Alfred Hitchcock. Ha esordito così William Friedkin al Festival di Locarno durante l’incontro per la consegna del Pardo d’onore, dedicato alla sua quarantennale esperienza dietro la regia. Anche se i suoi film non assomigliano a Psycho, tutto parte dal Bates Motel dove William

15 Agosto 2009 15:31

William Friedkin

Per imparare a fare cinema basterebbe guardare con attenzione i film di Alfred Hitchcock. Ha esordito così William Friedkin al Festival di Locarno durante l’incontro per la consegna del Pardo d’onore, dedicato alla sua quarantennale esperienza dietro la regia. Anche se i suoi film non assomigliano a Psycho, tutto parte dal Bates Motel dove William ha girato per Alfred Hitchcock’s Hours una delle ultime puntate della serie e sul cui set ha incontrato il grande maestro.

“Mi venne incontro circondato da uno stuolo di produttore della major in abito nero, mi guardò e con aria di rimprovero mi disse che i registi indossano sempre la cravatta” ricorda Friedkin “non feci in tempo a pensare a una scusa che se ne era già andato e non ebbi più modo di parlarli per oltre quattro anni”. “Successe poi quando fui invitato a ritirare un premio che lo vidi tra il pubblico. Dopo la premiazione, con il mio papillone (di quelli con l’elastico) andai da Hitchcock e indicando il cravattino gli chiesi se così poteva andare bene. Sicuramente mi prese per matto, non si sarebbe certo ricordato di quell’episodio, ma io mi sono preso una bella soddisfazione!”. Questo aneddoto racconta meglio di mille parole che personaggio vulcanico si è rivelato Friedkin.

Lui è l’autore di L’esorcista, uno fra i film horror più acclamati della storia, ma guai a definirlo un regista dell’orrore. Anzi, come ha sottolineato, la storia scritta da Blatty è il resoconto di uno dei pochissimi episodi di possessione demoniaca accettati come veri dalla Chiesa Cattolica. Non ha pensato ai canoni del genere per quel film, anzi lo reputa un film sul mistero della fede. E’ una persona così Fridekin, senza mezze misure e che non accetta compromessi.

Per questo motivo si deve la sua fama di regista duro sul set. Nella sua testa un film è già finito prima di iniziarlo. Solo così può mettersi dietro la macchina da presa. Friedkin però ama anche conoscere le opinioni e le idee delle persone che lavorano con lui, perchè non è mai detto che non possa uscire qualche buona intuizione. Ma, come ha sottolineato fermamente, così facendo senza avere il film interamente in testa rischierebbe di finire in balia di questi commenti.

Il Pardo d’onore è stato consegnato da Frédéric Maire a William Friedkin nella serata della Piazza Grande di Locarno, stipata per l’occasione di pubblico che poi ha avuto modo di rigustare la proiezione di To Live and Die in L.A.

Foto | Carlo Prevosti
William Friedkin
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