Locarno 2014 – Lucy di Luc Besson apre il Festival: ecco le giurie
6-16 agosto. Al via il 67° Festival del film Locarno
In attesa di conoscere l’intero cartellone di Venezia 2014, che verrà aperto da Birdman di Alejandro G. Inarritu, ecco arrivare il titolo del film d’apertura del 67° Festival del film Locarno, che sarà inaugurato il 6 agosto, in Piazza Grande, da Lucy di Luc Besson, alla presenza del regista.
Ma non finiscono qui le novità di giornata. Sono state infatti annunciate anche le giurie ufficiali del Concorso internazionale, Concorso Cineasti del presente, Pardi di domani e Opera prima. La giuria del Concorso internazionale sarà presieduta dal regista italiano Gianfranco Rosi, Leone d’oro a Venezia lo scorso anno con Sacro GRA. Ad affiancare Rosi vi saranno il regista tedesco Thomas Arslan (Dealer, 1999, e Gold, 2013), l’attrice brasiliana Alice Braga (City of God di Fernando Meirelles, ed Elysium di Neill Blomkamp), l’attrice danese Connie Nielsen (Il gladiatore di Ridley Scott e Nymphomaniac di Lars Von Trier) e il regista cinese Diao Yinan, Orso d’oro all’ultimo festival di Berlino con Black Coal, Thin Ice.
A presiedere la giuria del Concorso Cineasti del presente, dedicato alle opere prime e seconde, vi sarà invece il regista siriano Ossama Mohammed, il cui Silvered Water, Syria Self-Portrait è stato uno dei film più acclamati all’ultimo festival di Cannes. Mohammed sarà affiancato dallo svizzero Thierry Jobin, Direttore artistico del festival di Friborgo, dallo scrittore, regista e attore canadese Don McKellar (eXistenZ di David Cronenberg e The Grand Seduction), dall’attrice francese Clémence Poésy (protagonista insieme a Michael Caine di Last Love di Sandra Nettelbeck, mostrato in Piazza Grande nel 2013) e la montatrice franco/hongkonghese Mary Stephen (Conte d’automne di Éric Rohmer e Last Train Home di Lixin Fan).
Il Presidente della giuria dei Pardi di domani, con i concorsi svizzero e internazionale di cortometraggi, sarà l’attore olandese Rutger Hauer, interprete di ruoli indimenticabili come il replicante Roy di Blade Runner (Ridley Scott, 1982) e il senzatetto de La leggenda del santo bevitore (Ermanno Olmi, 1988). Compongono la giuria anche il regista e programmatore brasiliano Helvécio Marins Jr. (Girimunho, 2011), il regista spagnolo Lois Patiño (Premio al miglior regista emergente nel Concorso Cineasti del presente del 2013 con Costa da morte), il regista ucraino Myroslav Slaboshpytskiy (vincitore dell’ultima Semaine de la critique di Cannes con The Tribe) e la regista svizzera Nicole Vögele (Nebel, 2014).
Il premio alla miglior opera prima tra quelle presentate nelle sezioni Concorso internazionale, Concorso Cineasti del presente, Piazza Grande, Fuori concorso e Signs of Life, sarà infine attribuito dai critici e programmatori Emmanuel Burdeau (Francia), Luciano Monteagudo (Argentina) e Andréa Picard (Canada). A vincere il Pardo d’Oro nel 2013 Historia de la meva mort di Albert Serra, per un Premio che l’Italia non si porta a casa dal 2004, anno del trionfo firmato Saverio Costanzo con Private. Che Rosi possa essere di buon auspicio?