Locarno 2018, Pardo d’onore a Bruno Dumont e omaggio ai fratelli Taviani
Il regista francese Bruno Dumont Pardo d’onore Manor al Festival di Locarno 2018.
Autore di film controversi, in oltre vent’anni di carriera Bruno Dumont ha raccontato con il suo particolare sguardo austero, aspro e rigoroso il mistero racchiuso nella realtà della vita quotidiana, esplorando con minuziosità la questione dell’esistenza del male e della sua banalità. L’esordio a 38 anni con il suo primo lungometraggio La vie de Jésus (1997). Candidato al César come miglior opera prima e selezionato alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes ottiene una menzione speciale alla Caméra d’or. Con L’Humanité (1999) vince il Grand Prix a Cannes, per poi girare Twentynine Palms (2003) e Flandres (2006), con cui ottiene a Cannes il secondo Grand Prix della sua carriera. Arrivano poi Hadewijch (2009) e in Hors Satan (2011), Camille Claudel 1915 (2012) e la serie P’tit Quinquin (2014), fino a Ma Loute (2016), in concorso al Festival di Cannes 2016, e Jeannette, l’enfance de Jeanne d’Arc (2017)
Così Carlo Chatrian, Direttore artistico del Locarno Festival: “Bruno Dumont è uno dei registi che meglio incarnano il cinema nel XXI secolo. I suoi film hanno profonde radici nella tradizione filosofica, letteraria e cinematografica e al contempo guardano avanti; sono la migliore risposta a quanti dicono che la settima arte non ha più nulla da scoprire. Saggi sull’uomo, sull’assurdo che abita l’esistenza, ma anche sull’eterno problema del male, i suoi film sono inviti a non abdicare alla riflessione, anche quando il rumore delle immagini intorno si fa assordante. La sua presenza a Locarno sarà occasione per ripercorrere alcune tappe della sua sorprendente carriera, ma soprattutto per scoprire il seguito della serie che aveva infiammato la Quinzaine des Réalisateurs quattro anni fa. Non vedo modo migliore per aprire la Piazza Grande alla serialità, di questa proposta che combina comicità slapstick e discorso politico”.
Il Locarno Festival renderà inoltre omaggio alla straordinaria carriera dei fratelli Taviani ricordando Vittorio, scomparso lo scorso aprile. Paolo Taviani sarà ospite in Piazza Grande. L’omaggio sarà accompagnato dalla proiezione della versione restaurata del film Good morning Babilonia (1987) realizzata dalla Cineteca nazionale (CSC) e dall’Istituto Luce-Cinecittà. Queste le parole di Carlo Chatrian, Direttore artistico del Locarno Festival:
[quote layout=”big”]“Tra i tanti i film che meriterebbero di essere proiettati per celebrare la straordinaria carriera dei fratelli Taviani Good morning Babilonia, film in costume che collega la bellezza dalle cattedrali italiane con il nascente cinema nella costa ovest americana, ha oggi – in un’epoca cui l’arte del cinema sembra farsi immateriale – un sapore particolare. Non è solo un omaggio alla grande tradizione delle botteghe italiane, ma anche a un modo di intendere il cinema che sapientemente integra l’artigianato in una visione artistica collettiva. Penso che, insieme a una posizione etica mai venuta meno, questa sia una dimensione del lavoro dei due artisti italiani che vada giustamente ricordata. Sono dunque particolarmente felice e onorato di poter accogliere Paolo Taviani per ricordare lo splendido contributo che insieme al fratello Vittorio ha dato a quel cinema senza età celebrato ogni anno a Locarno”.[/quote]