Lovelace – 6 clip in italiano e note di produzione del biopic con Amanda Seyfried
Lovelace: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul dramma biografico con Amanda Seyfried nei cinema italiani dall’8 maggio 2014.
Lovelace: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul dramma biografico con Amanda Seyfried nei cinema italiani dall’8 maggio 2014.
Disponibili 6 clip in italiano tratte da Lovelace, il biopic sulla protagonista di “Gola profonda” nei cinema italiani da domani 8 maggio.
Diretto dai registi Premio Oscar Rob Epstein e Jeffrey Friedman (L’urlo) il film è interpretato da Amanda Seyfried nei panni di Linda Lovelace, Peter Sarsgaard in quelli del marito Chuck Traynor con ruoli di supporto per James Franco (è il magnate Hugh Hefner), Sharon Stone (la madre di Linda) e Adam Brody (l’attore hard Harry Reems).
A seguire trovate le altre clip e alcune note di produzione che esplorano casting e ambientazione del film, mentre se volete approfondire ulteriormente sono disponibili anche una recensione in anteprima del film e un post sulla colonna sonora ufficiale.
Note di produzione – L’ambientazione del film
La scelta di girare scene ambientate a Los Angeles nella stessa città e non in studio si è rivelato un vantaggio per la produzione. “Fortunatamente siamo stati in grado di assicurarci gli incentivi dello Stato della California e abbiamo potuto approfittare dei benefici del girare a Los Angeles e dintorni, potendo contare su un cast e una troupe di tutto rispetto pur avendo a disposizione un budget limitato, utilizzando costumi e oggetti d’epoca”, afferma Young. La California è stata inoltre un’ottima sostituta della Florida, stato in cui è ambientata gran parte della vicenda. Per le brevi scene ambientate a New York, i produttori hanno utilizzato il centro di Los Angeles e i set della Warner Bros. Nel corso dei 25 giorni di riprese, sono state girate scene anche presso l’Alex Theatre di Glendale, il Langham Huntington Hotel di Pasadena, la pista di pattinaggio Moonlight Rollerway di Pasadena e a Long Beach.
Note di produzione – Il casting
La fase dei casting è fondamentale per qualsiasi film. Il ruolo di Linda Lovelace, tuttavia, richiedeva un’attrice che fosse disposta a tutto per interpretare il ruolo. “Se dovessi usare due aggettivi per definire Amanda Seyfried, direi che è senza paura e coraggiosa”, dice Markel. “Era l’attrice perfetta per questa parte per via della sua immersione nel personaggio sin dall’inizio, il suo impegno nel darle giustizia nella sua interpretazione, prendendo lezioni per modulare la sua voce, studiando, leggendo ogni libro scritto su Linda”. Rister concorda sul fatto che la Seyfried “non avesse inibizioni e fosse pronta a prendere la storia di petto mettendoci tutta se stessa”.
Dopo una lunga cena con Epstein e Friedman, la Seyfried rimase colpita “dalla visione perfetta e dalla preparazione meticolosa” dei due registi. All’attrice fu perfettamente chiaro che avrebbe dovuto dedicarsi completamente al far prendere vita a questo personaggio. “Si trattava della prima volta in cui uscivo dal seminato, e interpretare un personaggio realmente esistito è un compito ricco di responsabilità. Linda lavorò duramente per moltissimi anni affinché qualcuno la ascoltasse e per far sentire la propria voce. È una storia di sopravvivenza, e per me era fondamentale rappresentare esattamente tutto quello che ha passato, perché la storia è raccontata dal suo punto di vista”.
Dal momento che la Seyfried non era ancora nata quando Gola Profonda uscì in sala, l’attrice dovette studiare a fondo il personaggio. “Non sapevo nulla di Linda Lovelace, e penso che la maggior parte della persone crede di avere un’idea ben precisa di chi fosse senza conoscere tutta la storia. Sì, era una pornostar, ma era molto di più di questo”. La Seyfried ha avuto accesso alle copie originali delle autobiografie della Lovelace, oltre a riprese esclusive che andavano dal periodo di Gola Profonda fino alla sua morte. “Avevo molto materiale a cui ispirarmi. Il suo accento è impresso nella mia mente”. La Seyfried finì per guardare il celeberrimo Gola Profonda solo a metà delle riprese di Lovelace. “Guardare quel film è stato emozionante e difficile, avendo saputo quello che successe e tutti i retroscena del caso, ma allo stesso tempo mi ha aiutato a catturare la vera essenza di Linda”.
Per interpretare il marito di Linda, Chuck Traynor, i produttori cercarono un attore abituato a ruoli da protagonista, ma che avesse anche tratti da caratterista, in modo tale da essere in grado di interpretare al meglio le due facce di Chuck, la personalità magnetica e la forza bruta che lo portava ad abusare e a controllare Linda. “Peter Sarsgaard iniziò la sua audizione e fu subito in grado di far sua una complessità psicologica del genere e di mostrare la sua versatilità come attore”. Sarsgaard inizialmente non era sicuro che sarebbe stato in grado di accettare un ruolo così intenso, specialmente pensando a sua moglie, allora incinta. “Ma Maggie pensava che si trattasse di un’ottima opportunità per me. Ho recitato in molti film cupi e mia moglie mi ha ricordato che dopo aver interpretato un ruolo del genere mi sento meglio di come sarei stato se non avessi accettato la sfida. Ci si sfoga, ci si sente quasi purificati. Si tratta di esperienze catartiche”.
Analizzando i loro personaggi, la Seyfried e Sarsgaard si sono subito resi conto del tipo di rapporto che intercorreva tra Linda e Chuck. “Serva e padrone”, osserva Sarsgaard. Sono entrambi estremamente naif, li vedo come due ragazzini”. La controllava in ogni sua mossa; non la lasciava neanche andare in bagno senza il suo permesso. Quando diventò famosa, c’erano talmente tante altre persone coinvolte che a Linda sembrava di poter riuscire a scappare da questo rapporto. La fama le permise di distanziarsi da Chuck e dal suo controllo; questo le salvò la vita. Oltre ad essere gli attori migliori per la parte, l’affinità tra Sarsgaard e la Seyfried è stata fondamentale. C’era stima reciproca tra i due, il che ha reso i due personaggi ancora più credibili. La Seyfried afferma: “Non potevo credere che una persona così carismatica potesse interpretare un mostro così minaccioso, crudele. Quell’uomo era imprevedibile e strano, e Peter è stato in grado di interpretarlo alla perfezione. Ha capito perfettamente che il pubblico doveva vedere il lato di Chuck che aveva fatto innamorare Linda”. Sarsgaard, d’altro canto, è stato “ispirato dall’entusiasmo di qualcuno che non ha lavorato in questo business da molto. Il fatto che Amanda stia sperimentando cose nuove rende tutto più spontaneo e vivace”. La Seyfried aggiunge che in fondo “il film parla del percorso di questa donna, e di questa relazione così tossica e negativa. Si tratta dell’analisi di un personaggio, e finalmente vediamo la storia di Linda raccontata nel modo giusto”.
Lovelace – 4 video backstage e note di produzione del biopic con Amanda Seyfried
Lovelace: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul dramma biografico con Amanda Seyfried nei cinema italiani dall’8 maggio 2014.
Il prossimo 8 maggio esce nei cinema Lovelace, il biopic sulla protagonista del celeberrimo Gola profonda diretto dai registi Premio Oscar Rob Epstein e Jeffrey Friedman e interpretato da Amanda Seyfried.
Cogliamo l’occasione per proporvi 4 video backstage con interviste a cast e registi e se volete approfondire ulteriormente sono disponibili anche le note di produzione e una recensione in anteprima del film.
La trama ufficiale:
Nel 1972, prima dell’avvento di Internet e dell’esplosione dell’industria del porno, Gola Profonda fu un fenomeno: si trattava del primo film pornografico pensato per il grande schermo, con una vera e propria trama, dello humour, ed una sconosciuta ed improbabile protagonista, Linda Lovelace. Nel tentativo di fuggire dalla morsa di una famiglia severa e religiosa, Linda scoprì la libertà e la bella vita quando si innamorò e sposò il carismatico protettore Chuck Traynor. Sotto lo pseudonimo di Linda Lovelace divenne una celebrità a livello
internazionale, non tanto ragazza di Playboy, quanto accattivante ragazza della porta accanto con una capacità notevole nella pratica della fellatio. Completamente immersa nella sua nuova identità, Linda divenne un’entusiasta portavoce della libertà sessuale e dell’edonismo senza freni. Sei anni più tardi, Linda presentò al mondo un’altra versione dei fatti completamente contraddittoria rispetto alla precedente, in cui emergeva come sopravvissuta ad una storia molto più buia.
Note di produzione
l duo di registi Rob Epstein e Jeffrey Friedman hanno da sempre mostrato grande capacità di riprendere personaggi affascinanti, rivelazioni a catena e momenti decisivi che hanno cambiato il volto della regia dei documentari. Dal documentario Premio Oscar Common Threads: Stories from the Quilt, che fece comprendere agli americani che nessuno meritava di morire di AIDS, allo Lo schermo velato, l’adattamento della pioneristica ricerca di Vito Russo sull’evoluzione degli stereotipi sugli omosessuali nei film di Hollywood, e l’analisi delle vite degli omosessuali in Germania prima e dopo il Terzo Reich in Paragraph 175. Il loro approccio ponderato e rispettoso è stato applicato anche nella loro prima prova in un film non documentario, il biopic su Allen Ginsberg Urlo, con James Franco, Jeff Daniels, Jon Hamm e Mary-Louise Parker.
L’empatia di Epstein e Friedman nel rappresentare personaggi complessi, insieme ad uno stile di racconto dettagliato e coinvolgente, ha reso la storia di Linda Lovelace un perfetto soggetto per il loro secondo film. “Linda ha vissuto una vita straordinaria, ed è stata anche una figura culturale fondamentale in un periodo in cui la consapevolezza sessuale della società stava aumentando”, dice Epstein. “Questo è quello che viene identificato come il periodo della rivoluzione sessuale, che porta al sorgere del movimento femminista. Linda è stata una figura importante in entrambi questi fenomeni”. Molto prima che i due registi entrassero a far parte del progetto, la storia della Lovelace aveva suscitato l’interesse dei produttori Laura Rister e Jason Weinberg della Untitled Entertainment e Jim Young della Animus Films.
Nel 2006 diedero vita al progetto con lo sceneggiatore Merritt Johnson che sviluppò e supervisionò le prime bozze della sceneggiatura. Nel 2008, durante l’Ischia Film Festival, Weinberg e Johnson presentarono il progetto a Heidi Jo Markel della Eclectic Pictures e Avi Lerner della Millennium Films. Quando la Rister venne a sapere che Millennium non
avrebbe più finanziato Inferno (un altro progetto su Linda Lovelace), suggerì a Young di contattare Markel per finanziare Lovelace tramite un accordo tra Eclectic e Millennium. “Si è trattato di un passaggio fortuito ad un progetto fattibile sia artisticamente che commercialmente”, racconta Markel.
I produttori nutrirono lo stesso interesse nel raccontare la storia di Linda ed esplorare l’idea di realizzare un film sulla rivoluzione sessuale di quell’epoca. La produttrice Rister considerava Linda “l’icona di un’epoca”, come una delle prime reality star, alla ricerca di fama, affetto e amore. “Era una donna insicura che aveva avuto un’infanzia protetta, ma pensava che avrebbe tratto beneficio in qualche modo da quello che faceva. Non era né un’attrice, né una ballerina o una cantante, bensì era conosciuta per un’abilità molto specifica. Nonostante questo raggiunse una popolarità incredibile, e ancora oggi è sinonimo di quel momento storico in bilico tra due ideologie,
l’accessibilità del mondo del porno e l’opposizione alla mercificazione della donna.
Per rappresentare una parte della vita della Lovelace sul grande schermo, i produttori avevano bisogno di registi che non mettessero semplicemente in pratica una metodologia lineare e girassero un biopic come tutti gli altri. Da estimatori del lavoro di Epstein e Friedman come registi di documentari, i produttori pensarono che il loro approccio realistico e giornalistico al soggetto dei loro lavori potesse essere ottimale per un progetto di questo tipo. “L’idea che potessero vedere la storia attraverso uno sguardo giornalistico e analizzare chi fosse
questa enigmatica figura ci piacque molto”, dichiara Tim Young.
Dopo aver guardato Urlo nello studio di post-produzione di San Francisco di Epstein e Friedman, i produttori rimasero conquistati dall’approccio dei due registi al materiale e dalla loro capacità di prendere le distanze dalla struttura di un biopic tradizionale. La loro visione per Lovelace era raccontare la storia di Linda dal suo punto di vista psicologico e che si evolve nel corso del tempo. La Markel fece aderire Andy Bellin al progetto, con il quale aveva già lavorato in precedenza su Trust. Bellin che modificò la sceneggiatura adattandola alle esigenze di Epstein e Friedman.
Il punto di partenza dei registi è stato decidere quali delle tante fasi della vita di Linda sembrassero essere più autentiche. “Erano tutte connesse, ma sembravano contraddittorie da diversi punti di vista”, racconta Epstein. I registi decisero di partire dal momento in cui Linda viveva ancora a casa con una madre religiosa e molto severa, per poi passare alla sua liberazione quando cade tra le braccia di Chuck Traynor, che prende poi il controllo della sua vita e la persuade a girare dei film porno. All’età di 22 anni divenne una star internazionale del porno; nove anni più tardi aveva ormai abbandonato completamente quel mondo e rinnegava di esservi entrata per sua libera scelta. “Volevamo trovare una struttura che sposasse il suo stato mentale in ognuna di queste fasi”, aggiunge Friedman. “L’idea di giocare con queste lenti attraverso le quali vedere la sua vita ci sembrava un modo più interessante di strutturare il film anziché ricorrere all’ordine cronologico”.
Oltre alle risorse concrete usate per la loro ricerca (autobiografie, filmati d’archivio e interviste oltre che conversazioni con Catherine MacKinnon e Gloria Steinem, che sono state molto utili nel fornire un’immagine personale di che donna fosse Linda), i registi hanno anche passato una giornata sul set di un film porno appena prima dell’inizio delle riprese. “Volevamo farci un’idea di che mondo fosse e di come le persone si relazionassero tra loro sul set quando non stavano girando”, spiega Friedman. “è stato molto educativo vedere che si tratta di un ambiente estremamente professionale, molto casual e concreto, ma allo stesso tempo molto rispettoso nei confronti degli attori, in special modo le donne, che in pratica dirigevano le riprese”.
Lovelace – trailer italiano del biopic con Amanda Seyfried
E’ finalmente disponibile il trailer italiano del film Lovelace, il biopic sulla protagonista del celeberrimo cult “Gola profonda” interpretata da Amanda Seyfried diretta dai registi Robert Epstein (Premio Oscar per The Times of Harvey Milk) e Jeffrey Friedman, la coppia di filmmaker confeziona il secondo biopic dopo Urlo del 2010.
Il film transitato lo scorso anno al Sundance e alla Berlinale è il racconto della vita di Linda Lovelace lontano dagli stereotipi del genere, che dipinge, in maniera sincera e appassionata, la prima star del cinema hard cogliendone l’aspetto più intimo e sfaccettato.
Atmosfere anni ’70, curate nei minimi particolari attraverso costumi, colori e design, fanno da sfondo alla pellicola dedicata al percorso convulso di Linda, dalla celebrità che l’ha vista portavoce entusiasta della libertà sessuale e dell’edonismo senza freni alla denuncia della violenza sulle donne, da lei stessa subita per mano del marito/manager, interpretato da Peter Sarsgaard.
Il cast del film include anche Wes Bentley, Adam Brody, Sharon Stone, Bobby Cannavale e James Franco.
Se volete approfondire è anche disponibile una recensione in anteprima del film.
Lovelace – primo trailer, clip, locandine e immagini del biopic con Amanda Seyfried
Disponibili un primo trailer, una clip, tre locandine e un set di immagini per Lovelace, il biopic diretto da Rob Epstein e Jeffrey Friedman (Howl), interpretato da Amanda Seyfried e basato sulla biografia “The Complete Linda Lovelace” di Eric Danville.
Il film segue l’ascesa alla fama di Linda Boreman, protagonista dell’iconico film Gola Profonda, il suo abbandono del mondo dell’hard e la sua successiva trasformazione nell’attivista anti-pornografia Linda Marchiano.
Dopo Boogie Nights – L’altra Hollywood con Mark Wahlberg e Wonderland – Massacro a Hollywood con Val Kilmer ecco un altro film che esplora il mondo della pornografia, la sua patinata apparenza e i suoi molti lati oscuri, tutto attraverso lo sguardo della sua più celebre star femminile.
La Seyfried a proposito del suo ruolo:
Sento che questo film per me è davvero l’inizio di qualcosa di diverso.
Il regista Rob Epstein parla della protagonista:
Tu segui la sua psicologia nelle diverse fasi della sua vita e quando lei è pronta a guardare la vita in modo diverso, anche noi siamo pronti a raccontare la storia in modo diverso.
Il co-regista Jeffrey Friedman parla del periodo in cui è ambientato il film:
La sua storia colma il periodo che va dalla rivoluzione sessuale al femminismo e lei è stata una figura chiave in entrambi i momenti.
Il cast a dir poco stellare include anche Sharon Stone, Juno Temple, Wes Bentley, Hank Azaria, Bobby Cannavale, Chris Noth, Robert Patrick, James Franco, Eric Roberts, Adam Brody, Chloe Sevigny e Sarah Jessica Parker.
Nel 1972, prima di internet, prima dell’esplosione del porno, Gola Profonda era un fenomeno: il primo lungometraggio pornografico teatrale sceneggiato, con una storia, alcune battute e una star sconosciuta e improbabile, Linda Lovelace. In fuga da una rigorosa famiglia religiosa, Linda scopre la libertà e il lusso quando sposa il carismatico imbroglione Chuck Traynor. Nel frattempo Linda Lovelace è diventata la fantasia da paginone centrale di un’affascinante ragazza della porta accanto con una “abilità” sorprendente. Vivendo appieno la sua nuova identità, Linda diventa l’entusiasta e disinibita portavoce della libertà sessuale e dell’edonismo. Sei anni più tardi troviamo un’altra Linda, del tutto contraddittoria, pronta a raccontare se stessa al mondo come la sopravvissuta ad una storia molto più oscura.