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Lubo: la colonna sonora del nuovo film di Giorgio Diritti (Al cinema)

Lubo, il nuovo film di Giorgio Diritti (Volevo nascondermi) transitato in Concorso a Venezia 80 arriva nei cinema italiani il 9 novembre 2023 con 01 Distribution.

14 Novembre 2023 10:08

Dopo la tappa in Concorso a Venezia 80, a partire dal 9 novembre arriva finalmente nelle sale italiane con 01 Distribution Lubo, il nuovo film di Giorgio Diritti (Volevo nascondermi) con protagonista Franz Rogowski.

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La trama ufficiale: Lubo è un nomade, un artista di strada che nel 1939 viene chiamato nell’esercito elvetico a difendere i confini nazionali dal rischio di un’invasione tedesca. Poco tempo dopo scopre che sua moglie è morta nel tentativo di impedire ai gendarmi di prendere i loro tre figli piccoli, strappati alla famiglia in quanto Jenisch, come da programma di rieducazione nazionale per i bambini di strada (Hilfswerk für die Kinder der Landstrasse). Lubo sa che non avrà più pace fino a quando non avrà ritrovato i suoi figli e ottenuto giustizia per la sua storia e per quella di tutti i diversi come lui.

Il cast è completato da Christophe Sermet, Valentina Bellè, Noemi Besedes, Cecilia Steiner, Joel Basman, Filippo Giulini, Alessandro Zappella, Philippe Graber e Massimiliano Caprara.

Lubo – Il trailer ufficiale

Il soggetto del film, liberamente ispirato al romanzo “Il seminatore” di Mario Cavatore edito da Einaudi, è stato scritto da Giorgio Diritti, Fredo Valla e Tania Pedroni e la sceneggiatura da Giorgio Diritti e Fredo Valla.

Note di regia

Foto di Francesca Scorzoni

Il romanzo “Il Seminatore” di Mario Cavatore, da cui prende liberamente riferimento il progetto di questo film, inizia con l’incipit “gli zingari sono sempre stati un problema”.

Lo scontro etnico, la paura del diverso, sono ancora oggi al centro di episodi della cronaca di tutti giorni ed è evidente quanto le differenze razziali o religiose costituiscano elemento di scontro e rappresentino la più forte minaccia alla stabilità delle relazioni tra le persone e i popoli.

La lettura del romanzo mi ha svelato una vicenda storica poco conosciuta di persecuzione nei confronti di una minoranza nomade, gli Jenisch, a cui vennero sottratti i figli al fine di “rieducarli” in un periodo storico compreso tra gli anni ‘30 e gli anni ‘70. Le stime sulle ricerche parlano di circa 2000 bambini.

Ciò mi è apparso inquietante e particolarmente stridente per un paese democratico e civile come la Confederazione Elvetica, sovente citata come “esempio virtuoso” nel rapporto tra i cittadini e le istituzioni. Mi sono chiesto, cosa avrei fatto, come avrei agito subendo una violenza così grande. Avrei reagito contro lo Stato con violenza?

Lubo, a cui “rapiscono” i bambini e uccidono la moglie è un uomo solo che improvvisamente si trova in guerra con il mondo, non accetta e lotta contro questa folle discriminazione, vuole ritrovare i suoi figli e cerca nel volto delle varie donne che incontra il volto di sua moglie. Vuole ricostruire un futuro possibile esprimendo anche il suo desiderio di amare, di ritrovare e credere comunque nell’amore.

Il suo percorso, tra i vari Cantoni della Svizzera e dell’Italia, si dipana in un tempo storico di venti anni in cui si evolvono episodi carichi di forte drammaticità, suspense, passione, coraggio. Nello svolgersi degli eventi emerge quanto principi folli e leggi discriminatorie generino un male che si espande come una macchia d’olio nel tempo, penetrando nelle vite degli uomini, modificandone i percorsi, i valori, generando dolore, rabbia, violenza, ambiguità…ma anche un amore per la vita e per i propri figli che vuole sopravvivere a tutto e riportare giustizia. [Giorgio Diritti]

Le tappe del tour “Saluti in sala” con il regista Giorgio Diritti

Il Popolo Jenisch e il Programma “Hilfswerk für die Kinder der Landstrasse”

Foto di Francesca Scorzoni

Il popolo Jenisch rappresenta la terza maggiore popolazione nomade europea, dopo i Rom ed i Sinti. Di origine germanica, sono presenti in molti paesi dell’Europa, tra cui Germania, Svizzera, Francia, Belgio, Paesi Bassi e Italia, e hanno una propria lingua.
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Nel 1921 venne fondata in Svizzera la Pro Juventute, una fondazione filantropica creata con l’intento di sostenere i diritti e le esigenze dei bambini. Tra il 1926 e il 1973 la Pro Juventute mise in atto in Svizzera una campagna di ispirazione nazionalista
denominata «Hilfswerk für die Kinder der Landstrasse» (Opera di soccorso per i bambini della strada).

Secondo i parametri applicati dalle autorità nel primo ‘900, i nomadi erano considerati pericolosi e da tenere a bada con metodi repressivi. Il programma attuato dalla Pro Juventute e finanziato dalla Federazione Elvetica, da benefattori e da industriali, aveva il fine di rieducare i figli dei nomadi e di combattere il fenomeno del nomadismo.

Di fatto la campagna consistette in una politica di allontanamento forzato di bambini appartenenti al gruppo Jenisch dai propri genitori. Con il sostegno delle autorità svizzere i bambini Jenisch vennero sistematicamente sottratti alle loro famiglie e collocati in case, famiglie affidatarie, orfanatrofi, istituti psichiatrici e persino prigioni. Molti di loro subirono violenze e furono sfruttati come manodopera a basso costo, numerose ragazze vennero sterilizzate.

Non si conosce il numero esatto dei bambini coinvolti nel programma, che oscilla tra i 585, certificati dagli archivi della Pro Juventute, in gran parte tenuti segreti per decenni, e i 2000 stimati. Il programma verrà interrotto solo nel 1973.

Lubo – La colonna sonora

  • Le musiche originali di “Lubo” sono del compositore e arrangiatore Marco Biscarini, già compositore del pluripremiato film di Giorgio Diritti “L’Uomo che verrà”, tra i suoi film come autore delle musiche ricordiamo Il Vegetariano (2019), Biagio (2014), Un giorno devi andare (2013).
  • Alla colonna sonora hanno collaborato la compositrice, violinista e sound artist Francesca Guccione e il compositore,  cantante e sound designer Alessio Vanni (Bella Ciao – Per la libertà).

1. Danza Jenisch – Marco Biscarini feat. Francesca Guccione 01:39
2. Lubo Family – Marco Biscarini feat. Alessio Vanni & Francesca Guccione 02:16
3. Il piano di Lubo – Marco Biscarini feat. Francesca Guccione 04:05
4. Echi della montagna – 02:03
5. Glitch barocco – Marco Biscarini feat. Francesca Guccione 00:58
6. Dubbi e pensieri – Marco Biscarini feat. Alessio Vanni & Francesca Guccione 02:02
7. Il volto del figlio – Marco Biscarini feat. Francesca Guccione 00:40
8. Amanti complici – Marco Biscarini feat. Francesca Guccione 01:23
9. Lola – Marco Biscarini feat. Francesca Guccione 01:42
10. Immobile Air – Marco Biscarini feat. Francesca Guccione
11. Adagio sul lago – Marco Biscarini feat. Francesca Guccione 05:02
12. Piano miniatura – Marco Biscarini feat. Francesca Guccione 02:43
13. Echi della montagna (Vocal) 01:11
14. Echi della montagna 2 05:08
15. L’indagine di Motti – Marco Biscarini feat. Alessio Vanni & Francesca Guccione 01:44
16. Crystal Eyes – Marco Biscarini feat. Francesca Guccione 01:17
17. Una vita – Marco Biscarini feat. Francesca Guccione

La colonna sonora di “Lubo” è disponibile su Amazon.

Lubo – Foto e poster

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