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Lucy: le recensioni dagli Usa e dall’Italia

Leggiamo insieme le recensioni Americane e Italiane di “Lucy” di Luc Besson con Scarlett Johansson

di carla
pubblicato 29 Settembre 2014 aggiornato 30 Luglio 2020 22:02

Avete visto Lucy di Luc Besson? Vi è piaciuto? Oggi diamo un’occhiata alle parole dei critici Americani e Italiani, riportando anche la nostra recensione, 11 curiosità sul film e la colonna sonora. Su Rotten, mentre scrivo, il film ha raccolto il 66% di voti positivi.

Lucy è stato scritto e diretto da Luc Besson e interpretato da Scarlett Johansson, Morgan Freeman, Analeigh Tipton, Min-sik Choi, Amr Waked, Pilou Asbæk, Mason Lee, Claire Tran, Frédéric Chau, Jan Oliver Schroeder, Renaud Cestre, Yvonne Gradelet, Paul Chan.

Kenneth Turan – Los Angeles Times: Parte filosofia scientifica da un lato, parte film d’azione dall’altro, un film che va dal caos alla noia in un baleno.

Chris Packham – Village Voice: Scarlett Johansson regge il film senza sforzo, colmando le ellissi narrative e logiche di Besson, abbracciando pienamente la trasformazione psicologica di Lucy.

Michael Sragow – Orange County Register: Scarlett Johannson tiene insieme il tutto. E’ l’attrice che porta convinzione e chiarezza ai voli pindarici. Voto: B

David Edelstein – New York Magazine / Vulture: Una miscela divertente di alta stupidità e di stile.

James Berardinelli – ReelViews: Uno sci-fi che riflette il senso del tempo e l’importanza dell’evoluzione, mentre di tanto in tanto esplode in alcune sparatorie. Voto: 3/4

Tirdad Derakhshani – Philadelphia Inquirer: Un melange dinamico di generi contrastanti in equilibrio su un alto filo di ironia pura. Voto: 3/4

Rafer Guzman – Newsday: In un primo momento, è abbagliante. Luc Besson dimentica, però, che ci ha promesso dello spettacolo e invece propone un serio trattato di metafisica. Voto: 2/4

Bill Goodykoontz – Arizona Republic: uno spasso assoluto. Voto: 4/5

Joe Morgenstern – Wall Street Journal: allegramente audace, visivamente avventuroso, spesso divertente, sorprendentemente conciso e 100% divertente.

Claudia Puig – USA Today: Un elegante thriller d’azione che è in parti uguali abbagliante e ridicolo. Voto: 3/4

Justin Chang – Variety: Scarlett Johansson e Luc Besson sono un duo efficace in questo thriller di fantascienza.

Kate Muir – Times [UK]: un film d’azione estremamente stupido e piacevole. Voto: 4/5

Lewis Bazley – Sky Movies: Un frenetico thriller fantascientifico che combina azione con sguardi filosofici alla natura dell’umanità. Voto: 4/5

Gabe Toro – The playlist: “Lucy” è matematica: una bella superstar (Scarlett Johansson), Morgan Freeman, un inseguimento, alcuni combattimenti, superpoteri, un breve momento di trascendenza, colori splendidi, il tutto racchiuso in 80 minuti. Voto: B +

David Edwards – Daily Mirror [UK]: Luc Besson ha creato una piccola industria di eroine action con grandi pistole e piccole gonne. Voto: 3/5

Ali Grey – TheShiznit.co.uk: Se questo rappresenta solo il 10% della potenza creativa di Luc Besson, la mente vacilla a quello che potrebbe realizzare a pieno regime. Voto: 3/5

 -lucy-Scarlett Johansson

Roberto Nepoti – la Repubblica: (…) Questa volta Besson non si contenta di una sci-fi ludica e dalla forza visiva di un fastoso videogioco: pare invece intenzionato a fare un discorso serio; del tipo che da lui non ci aspetteremmo. (…) Però poi, a un certo punto, mette da parte l’intero strumentario (para)scientifico e si lancia in un action- thriller nel suo stile solito, con tanti bangbang, un acrobatico inseguimento d’auto per rue de Rivoli e tutti gli altri ingredienti del repertorio. Che peraltro — perché negarlo? — sa usare a dovere.

Maurizio Porro – Il corriere della sera: Cosa che non si può dire di sceneggiatura e regia che puntano su effetti déja vu da video gioco dove Scarlett Johansson per la terza volta nel corpo virtuale della bella bionda creatura senz’anima. Il lato psichedelico è tutto dello star coreana Min-Sink Choi.

Fabio Ferzetti – Il Messaggero: (…) Besson si fa interessante, anche perché la malinconia di Lucy è la sua e in fondo il film parla del suo cinema. Antiquato e quasi risibile, poi sempre più frenetico, moderno, “drogato”di immagini (e luoghi comuni) digitali. Quanto può durare un regista d’azione? Che prezzo si paga consegnandosi agli effetti speciali?

Alessandra Levantesi Kezich – La Stampa: C’era da temere che il pubblico restasse deluso da un thriller che in realtà non è tale, ma il film ha fatto ottimi incassi ovunque; e bisogna dire che Besson quando promuove figure di eroine forti e guerriere, da Nikita a Giovanna d’Arco alla Leelo di Quinto elemento, difficilmente sbaglia il colpo.

Massimo Bertarelli – il Giornale: Prima o poi bisognerà fare l’antidoping all’ex genio Luc Besson. Stavolta naviga tra poliziesco e fantascienza in un pasticcio lontano parente dell’irripetibile Nikita.