Ma tu mi vuoi bene?: trailer e anticipazioni del film di Piermaria Cecchini (Al cinema dal 6 dicembre)
Tutto quello che c’è da sapere su “Ma tu, mi vuoi bene?”, opera prima diretta e interpretata da Piermaria Cecchini al cinema dal 6 dicembre.
Dopo la presentazione al “Marchè Du Film” del Festival di Cannes, dal 6 dicembre nei cinema d’Italia con Magic Effect Production e Rising Film arriva Ma tu, mi vuoi bene?, opera prima diretta e interpretata da Piermaria Cecchini basata sul romanzo omonimo di Marco Tregioli.
Ma tu mi vuoi bene? – Trama e cast
La trama ufficiale: Lorenzo (Piermaria Cecchini), un giovane poco più che quarantenne, si ritrova di fronte al feretro della madre, morta all’improvviso, a riflettere sulla vita, quella propria e quella di chiunque altro sia coinvolto improvvisamente, senza sapere come, in un problema, un problema vero, di quelli per i quali una soluzione non esiste («Non ce ne rendiamo conto, forse, ma per tutto ciò che non è “problema”, esiste sempre una soluzione»). “Ma tu, mi vuoi bene?”: quella frase, pronunciata da sua madre poco prima di salutarlo per l’ultima volta, gli torna in mente di continuo. Da quel momento comincia una sorta di viaggio introspettivo, cercando di dare risposta ai mille dubbi su sé stesso, sulla sua capacità di amare e di dimostrarlo agli altri. Scavando nei ricordi e nelle stanze del suo passato, cerca una via, una strada per comprendere ciò che fino a quel momento non aveva mai scalfito e scosso nell’intimità il suo animo fiero. Il ritrovamento di un vecchio diario, specchio del suo decennale relazionarsi con l’universo femminile, la musica e le colonne sonore della sua vita, i ricordi, diventano i suoi compagni di viaggio. Guardarsi dentro è per lui come aprire un antico e intarsiato baule di legno pregiato, per tanto tempo chiuso in una polverosa e buia cantina, dal quale fuoriesce in maniera preponderante, un’intera vita con le sue pieghe e i fastidiosi chiaroscuri. Ed è da questo istante che, attraverso continui flashback alternati a temporanei ritorni al presente, che il protagonista ripercorre alcuni momenti salienti della sua vita sentimentale, un viaggio nei ricordi, dalla sua “ prima volta ” alla prima vera riflessione sull’amore, dal suo incontro con la bellezza alle considerazioni sull’indecifrabile universo del sesso. Lorenzo incontra e si scontra con sé stesso alternando diversi stati d’animo, tra sorrisi, momenti di sconforto, pianto disperato, rabbia, turbamento, egoismo e passione, cercando di ricomporre le tessere dell’ingarbugliato mosaico della sua vita. Passando per una sapiente, ed inusuale per un uomo, analisi della psicologia e del comportamento dell’animo femminile, Lorenzo proverà a capire il suo presente, e sarà un viaggio nel suo paese di origine a divenire la cornice di un incontro atteso e tanto desiderato, l’ultimo tassello di quel faticoso cammino alla scoperta di sé stesso, l’elemento che darà completezza a quel travaglio interiore che lo condurrà per mano alla scoperta di un IO che non aveva fino allora conosciuto.
Il cast del film include anche Paolo Bernardini, Tommaso Arnaldi, Erica Zambelli , Roberta Barbiero, Luciano Giuliano, Gaetano Gennai, Dafne Barbieri.
Ma tu mi vuoi bene? – Trailer e video
Curiosità sul film
- Piermaria Cecchini dirige “Ma tu….mi vuoi bene?” da una sceneggiatura di Marco Tregioli e Graziella Terrei basata su un romanzo di Tregioli.
- La fotografia e il montaggio del film sono a cura di Maurizio Sala, con scenografie di Sauro Roma e musiche originali di Claudio Luongo (Vitriol).
- La colonna sonora include la canzone ‘Me lo merito’ firmata da Matteo Cazzato.
- Il film è una produzione Magic Effect Production, prodotto e distribuito da Graziella Terrei.
Note di regia
Il film “Ma tu, mi vuoi bene?” nasce con il chiaro intento di raccontare il rapporto tra il protagonista, Lorenzo Moretti, e il difficile e complicato mondo dei sentimenti. La storia è un fantastico percorso introspettivo, un silenzioso mirarsi allo specchio senza filtri, remore o finte sovrastrutture che cerca di porre in risalto come un sentimento, nelle sue molteplici declinazioni, possa essere un’esperienza vissuta secondo criteri e dialettiche così personali da renderla assolutamente unica. Il girato si ripropone di descrivere le dinamiche di quel difficile equilibrio psicologico che a volte illude e fa credere di poter dominare e circoscrivere le emozioni come dato da catalogare, analizzare, come fenomeno di cui definire i processi e prevedere, o, meglio ancora, determinare gli sviluppi. In realtà basta poco (anche una semplice frase pronunciata dalla mamma pochi giorni prima di morire), a mettere in discussione ogni piega della vita e a generare molteplici dubbi, sulla naturale capacità di amare e di dimostrarlo agli altri. Il film, in realtà, non vuole focalizzarsi sull’importanza degli incontri, spesso figli del caso e delle circostanze, ma sottolineare più che altro l’importanza del “ guardarsi dentro” che, in fondo, altro non è che aprire un antico e intarsiato baule di legno pregiato, per tanto tempo chiuso in una polverosa e buia cantina, dal quale fuoriesce in maniera preponderante, un’intera vita con le sue pieghe e i suoi fastidiosi chiaroscuri. [Piermaria Cecchini]
Note di sceneggiatura
Il film “ Ma tu, mi vuoi bene? ”, liberamente tratto dall’omonimo romanzo da me scritto, si pone l’obiettivo di sondare l’universo dei sentimenti che, nelle sue molteplici declinazioni altro non è che un’ esperienza complessa, impegnativa, talvolta faticosa,vissuta secondo criteri e dialettiche così personali da renderla assolutamente unica. Attraverso la sceneggiatura ho cercato, con leggerezza e un pizzico di malinconia, di romanzare e riprodurre, il fantastico percorso introspettivo del protagonista, illustrato come un silenzioso mirarsi allo specchio senza filtri, remore o finte sovrastrutture. Al mio Lorenzo, infatti, un uomo di circa quaranta anni, originario di Presicce (Le), che le vicende della vita hanno portato a vivere e lavorare a Mercogliano in Campania , basta una semplice frase pronunciata dalla mamma pochi giorni prima di morire, «Ma tu mi vuoi bene? » per mettere in discussione ogni piega della sua vita e in particolare la sua naturale capacità di amare e di dimostrarlo agli altri. La pellicola cerca di far emergere Lorenzo come un uomo che incontra e si scontra con sé stesso nel tentativo di ricomporre le tessere dell’ ingarbugliato mosaico della sua vita inevitabilmente condizionato dal rapporto con l’universo femminile. Scavando nei ricordi e nelle stanze del suo passato, grazie anche al ritrovamento di un vecchio diario, il protagonista cerca una via, una strada per comprendere ciò che fino a quel momento non aveva mai scalfito e scosso nell’intimità il suo animo fiero. Saranno i continui flashback alternati a temporanei ritorni al presente che cercheranno di raccontare i momenti salienti della sua vita sentimentale, dalla “ prima volta ” alle iniziali riflessioni sull’ amore, dal suo incontro con la “ bellezza ” alle considerazioni sull’indecifrabile universo del sesso. Un viaggio nel suo paese di origine, cornice di un incontro inatteso sarà l’ ultimo tassello di questo faticoso cammino alla scoperta di sé stesso, l’ elemento che darà completezza a quel travaglio interiore che lo condurrà per mano alla scoperta di un IO che non aveva fino allora conosciuto. Non è stata accidentale la scelta come location di Presicce e Gallipoli, e della zona di Mercogliano in Campania. Come scritto esplicitamente anche nel libro, mi è sembrato un modo romantico per tributare il giusto riconoscimento al mio paese, (sono presiccese doc) per tutte le volte che, in giro per il mondo, nei momenti di solitudine, il pensiero o il ricordo di quell’angolo di mondo, mi ha fatto sentire meno solo. Perché si può “abitare” qualsiasi metropoli, ma uno solo resta il “tuo” paese, la tua città. Situata a poco più di trenta chilometri da Presicce, Gallipoli è conosciuta anche come la “Città Bella” dal suo toponimo in greco. Il “miele” della città ionica, non c’è dubbio, era ed è stato a lungo il suo porto e le attività commerciali ad esso legate. Anzi, i suoi porti. Sono due, infatti, i luoghi d’approdo e ormeggio delle imbarcazioni. Proprio così, la “ Città Bella ” ha due anime, e il porto, quello mercantile, fiancheggia una parete di quel centro storico che sorge, anzi galleggia, su un’antica isola calcarea. Ubicata proprio a ovest di Avellino, Mercogliano è un luogo ideale per un pò di avventura in Campagna! La bellezza dei suoi paesaggi, pressochè incontaminati, è un esplicito invito a scoprirne le meraviglie per tutti gli amanti della natura, ma non solo: le sorprese che Mercogliano ha in serbo per te non finiscono qui! Oltre alle specialità culinarie campane, ai luoghi storici, ai paesaggi da cartolina, questo angolo di Campania, offre anche tante sorprese che puoi trovare esclusivamente qui, passando dall‘abazia di Loreto, alla funicolare che collega il santuario di Monte Vergine, al caratteristico e antico centro storico noto come Capocastello dove vi sono i ruderi dell’antico castello dell’XI° secolo. [Marco Tregioli]