Stasera in tv: “Mancino Naturale” con Claudia Gerini su Rai 1
Rai 2 stasera propone “Mancino Naturale”, film drammatico del 2023 diretto da Daniele Esposito e interpretato da Claudia Gerini, Francesco Colella, Massimo Ranieri, Katia Ricciarelli e Alessio Perinelli.
Mancino Naturale, su Rai 1 il film di Salvatore Allocca con Caludia Gerini, Katia Ricciarelli e Massimo Ranieri che racconta il mondo del calcio giovanile tra luci e ombre attraverso gli occhi di una madre sola, disposta ad andare oltre alle sue possibilità pur di dare a suo figlio (Alessio Perinelli) una chance nello spietato mondo del calcio professionistico.
Mancino Naturale – Cast e personaggi
Claudia Gerini: Isabella
Francesco Colella: Fabrizio
Massimo Ranieri: Marcello D’Apporto
Katia Ricciarelli: Maria
Alessio Perinelli: Paolo
Alessandro Bressanello: Gerardo
Federico Tocci: genitore sugli spalti
Siria Simeoni: Valeria
Francesca De Martini: insegnante
Luca Bastianello: direttore banca
Luciano Scarpa: Vittorio
Stefano Scandaletti: Mario
Giandomenico Cupaiuolo: Andrea
Simone La Piana: mister
Alessia Grande: Luisa
Mancino Naturale – Trama e trailer
Isabella (Claudia Gerini) è una 40enne che vive un’esistenza modesta e frustrata in un quartiere popolare di Latina. Suo marito è morto da tre anni, lasciandola sola con il figlio dodicenne Paolo (Alessio Perinelli), chiamato così proprio dal padre in onore del suo idolo calcistico Paolo Rossi. Anche Paolo, come il grande calciatore, ha un piede sinistro fenomenale, e dalla morte di suo marito Isabella è ossessionata dall’idea di farlo diventare un calciatore professionista. Quando viene a sapere di un torneo che potrebbe dare a Paolo l’opportunità di giocare davanti ai più grandi talent scout italiani, Isabella fa di tutto pur di farcelo entrare. Accecata dal desiderio di dare questa possibilità al figlio, Isabella cade preda dei personaggi senza scrupoli che serpeggiano nel mondo del calcio giovanile. In aggiunta, deve fare i conti con i problemi della vita quotidiana di una madre single, e con un fantasma del suo passato con il quale ancora non ha fatto pace. Paolo fa del suo meglio per non deludere le aspettative della madre, ma la loro relazione viene messa alla prova dalla pressione del percorso che stanno intraprendendo. Per il bene di suo figlio, infine Isabella dovrà trovare il coraggio di fare i conti con il passato, e chiedersi se quello che sta facendo è davvero nell’interesse di Paolo o se invece lo sta spingendo verso un sogno che in fondo non è neanche suo.
Curiosità sul film
- Il film è stato presentato in concorso ad Alice nella Città 2021 nella sezione “Panorama Italia”.
- Salvatore Allocca dirige “Mancino Naturale” da una sua sceneggiatura scritta con Emiliano Corapi (Taranta on the Road), Massimo De Angelis (Il Bene Mio) e Simone Lenzi (Tutti i Santi Giorni).
- Salvatore Allocca, regista, produttore e sceneggiatore romano, ha diretto anche il lungometraggio d’esordio “Come trovare nel modo giusto l’uomo sbagliato” (2011), opera seconda ‘Taranta on the Road’ e nel 2018 vince il premio per la Miglior Regia alla 75a Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia (sezione Premio Migrarti) con il cortometraggio ‘La Gita’.
Il team che ha supportato il regista Salvatore Accolla dietro le quinte ha incluso il direttore della fotografia Francesco Di Pierro (Regina), il montatore Lorenzo Peluso (La Fuitina Sbagliata), le scenografe Laura Pozzaglio (Otzi e il Mistero del Tempo) & Daniela Zorzetto, la costumista Maya Gili (Taranta on the Road). - Il film è stato girato tra Roma, Latina e Vicenza.
- “Mancino Naturale” è prodotto da Daniele Esposito per Vega’s Project e Samuel Chauvin per Promenades Films con Ruggero Agostinelli, Stella Savino, Riccardo Di Pasquale. Il film è una produzione Emma Film, Fenix Entertainment, Promenades Films (Samuel Chauvin), Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura, con il sostegno di CNC, Région PACA Provence-Alpes-Côte d’Azur, Regione Lazio, Regione Veneto, Fondazione Veneto Film Commission.
Note di produzione
Il racconto, sebbene incentrato su una storia e su argomenti drammatici, è dotato di forti elementi umoristici tipici della commedia romantica, insiti naturalmente nella vicenda e nei suoi personaggi. Si genera così un’alternanza di dramma e ironia, tenuti insieme, in un’unica amalgama, da un’ambientazione e da un registro espressivo realistico. Questo consente di indagare e raccontare l’umanità e i drammi legati alla vicenda e ai personaggi, ma anche di sorridere, e ridere delle loro debolezze, dei loro tic, e delle situazioni paradossali ed eccessive che si vengono a creare di volta in volta.
In questo senso il genere del film che immaginiamo è quello che viene oggi propriamente definito “commedia drammatica” o “dramedy”. Un genere che per molti versi si rifà anche alla vecchia commedia all’italiana, dove proprio all’interno di drammi importanti si originava un tono umoristico: una mescolanza di dramma e commedia, che riflette la vita quotidiana di tutti i giorni. In Italia un bambino su cinque (nell’età tra i 5 e i 16 anni) gioca a calcio nel circuito della FIGC, sperando di diventare il nuovo Totti o Del Piero. A volte, ancor più che i ragazzi, sono i genitori i più accaniti perseguitori dell’obiettivo, e pur animati dalle migliori intenzioni, capita che perdano di vista i limiti di intervento nelle vite dei figli o che cadano vittime di ciarlatani e approfittatori. In Paesi come l’Italia, dove al calcio è data molta attenzione, non è raro che un bambino che dimostra del talento venga spinto a mettere in primo piano la carriera calcistica e a sacrificare tutto il resto.
La realtà è però diversa da quella che viene prospettata ai giovani calciatori, infatti solo uno su 5000 riuscirà a sfondare, gli altri 4999 rimarranno nell’anonimato. Il mondo del calcio giovanile diventa perciò una fabbrica di illusioni, costellato da personaggi la cui priorità non è sempre la tutela e la formazione dei bambini. Sedicenti procuratori e faccendieri senza scrupoli fanno leva sui sogni di gloria di bambini e famiglie per lucrare promettendo occasioni e opportunità che molto spesso non possono garantire. Mancino Naturale tocca sia temi umani universali (relazioni familiari, amore, senso di colpa, redenzione) che temi più specifici (passione per lo sport, calcio, difficoltà economiche), inseriti in un contesto realistico ed esplorati attraverso uno stile di narrazione drammatico alleggerito da un tocco di commedia.
Il risultato è un prodotto sofisticato ma accessibile che si rivolge a un pubblico di tutte le età e estrazioni sociali. Il nucleo del film è la relazione madre-figlio di Isabella e Paolo. La storia parla della forza e la determinazione di una madre nel dare a suo figlio un futuro migliore, ma esplora anche le sue debolezze e gli errori che ha commesso in passato, rendendola un personaggio realistico e credibile in cui il pubblico si può identificare. Il film parla anche del mondo del calcio giovanile, un mondo fatto di sogni e opportunità ma con un lato oscuro. Con la costante crescita dell’industria dal calcio, questo tema sta acquisendo sempre più visibilità e popolarità: l’esempio più recente è il documentario “No hunger in Paradise” (2018), basato sul libro dell’autore premiato Micheal Calvin.
[Daniele Esposito]
Mancino Naturale – La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono di Francesco Cerasi (Gli Uomini d’Oro, Bentornato Presidente, Altrimenti ci Arrabiamo, Gli idoli della donne).
- La colonna sonora include i brani “Mancino Naturale” di Ariete (Arianna Del Giacco) e “Guagliuncè” dell’artista urban Ivan Granatino, realizzata insieme a Vincenzo Bles e Don Rafaelo, cantate nel film da Claudia Gerini.
1. Elisabetta 2:36
2. Quasi meglio 0:51
3. Siempre 1:30
4. Tema Sentimentale, mancino 2:05
5. Al campo 1:32
6. Glitter 2:33
7. Ricordi alla ricerca di Paolo 2:43
La colonna sonora di “Mancino Naturale” è disponibile anche su Amazon.