Marco Giallini: da attore di teatro a poliziotto noir
Ripercorriamo la carriera dell’attore Marco Giallini, dagli esordi in teatro ai ruoli nell’acclamato Perfetti sconosciuti e nella serie tv Rocco Schiavone.
Marco Giallini classe ’63 è l’esempio di come si possano fondere le doti di un caratterista, nel senso più nobile del termine, a quelle di un talentuoso attore che arriva dal teatro, una fusione che ha permesso a Giallini di distinguersi e caratterizzare una ricca e variegata galleria di personaggi senza perdere lungo la strada la sua romanità, un elemento che resta un tratto distintivo che il pubblico è sempre contento di ritrovare seppur proposto in varie digressioni, a seconda dei personaggi che l’attore di volta in volta è chiamato a caratterizzare.
La carriera nella recitazione di Marco Giallini prende ufficialmente il via con l’aspirante attore 22enne che frequenta la scuola teatrale “La Scaletta” di Roma; un anno dopo arriva il suo debutto grande schermo con una comparsata nel corale Grandi Magazzini (1986) in cui appare al fianco di Heather Parisi e Michele Placido. L’anno successivo è uno studente, al fianco di Anna Galiena e Pino Quartullo, nell’horror Rorret (1987) di Fulvio Wetzl, pellicola presentata in una sezione collaterale del Festival internazionale del cinema di Berlino. Dovranno passare otto anni e una parte nel film per la tv Infiltrato (1996) al fianco di Valerio Mastandrea per conquistare un primo ruolo di rilievo sul grande schermo; nel 1997 Giallini veste i panni di un poliziotto in L’anno prossimo vado a letto alle dieci (1997), esordio alla regia dell’attore Angelo Orlando. L’anno successivo è il marito di Monica Bellucci nel corale L’ultimo Capodanno di Marco Risi che metterà in mostra il talento istrionico di Giallini diventando un vero e proprio trampolino di lancio per una carriera nel cinema in cui Giallini all’epoca non credeva più molto.
Nel cinema sono stato catapultato da un giorno all’altro, soprattutto grazie a Valerio Mastandrea. Fece il mio nome a Marco Risi: ‘Dovresti proprio venire a Teatro – gli disse – c’è un mio amico che è fortissimo’ e lui, Marco, a vedere Casamatta vendesi di Angelo Orlando, venne davvero. Gli piacqui. Mi offrì un’occasione ne L’ultimo Capodanno: ‘Faresti il marito di Monica Bellucci?’. Capirai, non gli feci ripetere la frase. C’erano almeno quindici persone in fila prima di me e, per farmi ottenere la parte, Risi dovette lottare. Cominciò tutto così, nel 1998…Marco Risi mi ha salvato la vita. Non credevo che avrei più fatto cinema, mi sarei dato solo al teatro”.
Nel 1998 Marco Giallini torna a collaborare con Valerio Mastandrea per un dramma ispirato alle gesta criminali della banda dell’Arancia meccanica, in L’odore della notte Giallini è un ladruncolo di borgata che si ritrova associato ad un poliziotto con l’hobby della rapina a mano armata. il film di Claudio Caligari è parte di una ideale trilogia apertasi con Amore tossico e che si chiuderà nel 2015 con Non essere cattivo film che lancerà le “nuove” leve Luca Marinelli e Alessandro Borghi. Dopo la sua seconda collaborazione con Angelo Orlando regista per Barbara (1998), nel 2000 Giallini recita con Claudio Santamaria nell’acclamato thriller Almost Blue di Alex Infascelli e interpreta un produttore nella commedia Faccia da Picasso di Alessandro Ceccherini.
Nel 2004 arriva la seconda collaborazione con Alex Infascelli per il thriller Il siero della vanità, che vede Giallini di nuovo al fianco di Valerio Mastandrea, e un ulteriore ruolo in Non ti muovere di Sergio Castellitto in cui Giallini veste i panni di ginecologo e migliore amico di Castellitto. Nel 2006 Giallini viene diretto da Paolo Sorrentino in L’amico di famiglia, nel 2008 interpreta il criminale “Il Terribile” nella serie tv Romanzo Criminale e nel 2009 recita in Io, loro e Lara di e con Carlo Verdone con cui Giallini tornerà a collaborare nel 2012 per Posti in piedi in paradiso nei panni di un agente immobiliare donnaiolo e giocatore compulsivo che si ritrova costretto a condividere un appartamento con altri due professionisti nella sua stessa situazione interpretati da Pierfrancesco Favino e dallo stesso Verdone. Il 2012 sarà un anno di grandi soddisfazioni per Giallini che vince ben 2 Nastri d’argento al Migliore attore non protagonista per “Posti in piedi in paradiso” e per il ruolo del tormentato padre e poliziotto della celere “Mazinga” interpretato nel dramma ACAB – All Cops Are Bastards, due personaggi agli antipodi che mostrano l’eguale talento di Giallini per il dramma e la commedia.
Dopo un ruolo in Tutti contro tutti (2013) di Rolando Ravello, commedia corale che affronta con ironia la seria problematica dell’occupazione abusiva delle abitazioni, Giallini lo stesso anno riceve una doppia candidatura ai Nastri d’argento e ai David di Donatello per il ruolo di un nonno “rock” in Buongiorno papà, commedia in cui recita al fianco di Raoul Bova. Nel 2014 Giallini interpreta uno psicanalista cinquantenne separato e con tre figlie nella commedia Tutta colpa di Freud di Paolo Genovese, ruolo che mostra un Giallini particolarmente misurato e con un registro brillante davvero apprezzabile. Lo stesso anno l’attore recita anche in due commedie corali: in Confusi e felici è uno spacciatore di borgata che soffre di attacchi di panico in cura da uno psicanalista interpretato da Claudio Bisio e interpreta un doppio ruolo nella commedia natalizia di stampo grottesco Ogni maledetto Natale dai registi di Boris – Il film.
Nel 2015 Giallini fa coppia con Edoardo Leo in Loro chi?, commedia che vede l’attore nei panni di un abile truffatore professionista, e con Alessandro Gassmann in Se Dio vuole nei panni di un cardiochirurgo alle prese con un figlio che si vuol fare prete; i due attori torneranno a collaborare nel 2017 per Beata Ignoranza, con Giallini nei panni di un professore d’italiano vecchio stampo costretto a confrontarsi con le nuove tecnologie. nel 2015 Giallini recita con un nutrito cast anche nel dramma corale The Place di Paolo Genovese. Il 2016 è un altro anno da ricordare, l’attore è nel cast dell’acclamato campione d’incassi Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese, in cui interpreta un chirurgo plastico con un matrimonio in crisi e una figlia ribelle, ruolo per cui Giallini vincerà con tutto il cast un Nastro d’argento speciale e un Ciak d’oro al miglior attore protagonista. Lo stesso anno Giallini debutta nei panni di Rocco Schiavone nell’omonima serie tv tratta dai romanzi di Antonio Manzini. Giallini è perfetto nel ruolo di un poliziotto burbero e irascibile, dal passato nebuloso e poco ligio alle regole; un personaggio di stampo noir che conquisterà da subito i telespettatori con una suggestiva ambientazione sita in alto settentrione nella città di Aosta.
Nel 2018 per Giallini due ruoli tra commedia e dramma: è un borioso e ricco uomo d’affari romano condannato a svolgere servizi sociali in una comunità di senzatetto in Io sono Tempesta di Daniele Luchetti e un esperto di riscossione debiti al fianco di Claudio Santamaria in Rimetti a noi i nostri debiti di Paolo Genovese. Nel 2019 Giallini recita nella commedia con viaggio nel tempo Non ci resta che il crimine e finisce negli anni ottanta con Alessandro Gassmann, Gianmarco Tognazzi e Edoardo Leo, ruolo che l’attore riprenderà anche per il sequel Ritorno al crimine (2021). Nel 2019 Giallini veste anche i panni di malato terminale nella commedia drammatica Domani è un altro giorno in cui recita con Valerio Mastandrea e interpreta un cameo come Capo Rom nella commedia Il grande salto diretta da Giorgio Tirabassi, interpretata dallo stesso Tirabassi al fianco di Ricky Memphis.
I ruoli più recenti di Marco Giallini lo hanno visto nei panni di due padri di famiglia: prima nel dramma Villetta con ospiti di Ivano De Matteo e poi genitore geloso e iperprotettivo con Vincenzo Salemme e Giuseppe Battiston nella commedia E’ per il tuo bene di Rolando Ravello; il film ha segnato la seconda collaborazione di Giallini con Ravello dopo “Tutti contro tutti”.