Home Premio Oscar Mark Rylance: come vincere un Oscar “solo” recitando

Mark Rylance: come vincere un Oscar “solo” recitando

Mark Rylance defilato nella campagna promozionale pre-Oscar

di carla
pubblicato 7 Marzo 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 08:05

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Mark Rylance ha vinto l’Oscar 2016 come miglior attore non protagonista per Il ponte delle spie di Steven Spielberg. Molti attori candidati agli Oscar hanno pubblicizzato la loro nomination e il film in questione, girando per talk-show, facendosi intervistare e stringendo mani qui e lì. Il sito Deadline ha pubblicato un interessante articolo sul comportamento del vincitore di quest’anno.

Mark Rylance è stato invisibile per l’intera stagione, mancando praticamente i soliti appuntamenti che ci si aspetta dai candidati. Non ha partecipato a nessuna “campagna” di promozione, non si è mescolato a nessun pranzo, non ha rilasciato interviste di propaganda. Quando ha vinto il premio al New York Film Critics Circle è stato l’unico attore a non essere presente alla cerimonia per ritirare il premio. Quando la Disney ha organizzato una proiezione speciale del film per il pubblico (con dibattito compreso) erano presenti Steven Spielberg e Tom Hanks e altri personaggi del cast ma non c’era Rylance.

E a differenza di tanti altri aspiranti, Mark Rylance non era presente ai Governors Awards di novembre, una cerimonia di premiazione piena di elettori dell’Academy. Non ha partecipato nemmeno al pranzo speciale organizzato prima degli Oscar. Lui e il collega Tom Hardy, che stava girando un film, sono stati gli unici candidati non protagonisti assenti. È stato nominato anche per due Screen Actors Guild Awards (Il ponte delle spie e la miniserie Wolf Hall) ma non era alla cerimonia. Ha vinto il BAFTA il 14 febbraio ma il premio è stato ritirato da Spielbeg e Mark ha perso l’opportunità di fare un discorso davanti a centinaia di elettori degli Oscar. E, ovviamente, non un singolo talk show al suo attivo in questa stagione.

L’attore è stato visto ai Golden Globe 2016 dove era candidato sia come non protagonista per il film di Spielberg sia come protagonista per la miniserie “Wolf Hall” ed ha dichiarato che era lì perché i produttori del suo nuovo spettacolo off-Broadway Nice Fish gli avevano dato un giorno libero.

Mark Rylance non fa parte di Hollywood, viene dal teatro: è famoso per aver interpretato classici shakespeariani ed opere moderne, ed è stato il direttore artistico del Globe Theatre dal 1995 al 2005. E’ bello vedere che in questo caso il premio Oscar è stato meditato e consegnato senza essere in nessun modo “condizionato”.

Mark Rylance – Filmografia

– Hearts of Fire, regia di Richard Marquand (1987)
– L’ultima tempesta (Prospero’s Books), regia di Peter Greenaway (1991)
– Institute Benjamenta, or This Dream People Call Human Life, regia di Stephen e Timothy Quay (1992)
– Angeli e insetti (Angels and Insects), regia di Philip Haas (1995)
– Intimacy – Nell’intimità (Intimacy), regia di Patrice Chéreau (2001)
– L’altra donna del re (The Other Boleyn Girl), regia di Justin Chadwick (2008)
– Nocturne, regia di Nataasha Van Kampen – cortrometraggio (2009)
– Blitz, regia di Elliott Lester (2011)
– Anonymous, regia di Roland Emmerich (2011)
– Days and Nights, regia di Chrisian Camargo (2013)
– The Gunman, regia di Pierre Morel (2015)
– Il ponte delle spie (Bridge of Spies), regia di Steven Spielberg (2015)
– Il gigante gentile (The BFG), regia di Steven Spielberg (2016)

Televisione
– Wallenberg, regia di Lamont Johnson – film TV (1985)
– Screen Two – serie TV, 3 episodi (1986-1996)
– Incident in Judaea, regia di Paul Bryers – film TV (1991)
– Screenplay – serie TV, episodio La sconosciuta di Belfast, regia di Michael Winterbottom (1993)
– Great Performances – serie TV, 1 episodio (1997)
– Leonardo – miniserie TV (2003)
– Richard II – film TV (2003)
– The Government Inspector, regia di Peter Kosminsky – film TV (2005)
– Bing – serie TV, 78 episodi (2014-2015) – voce
– Wolf Hall, regia di Peter Cominksy (2015)

Premio Oscar