Martin Freeman: “In Captain America: Civil War sarò ambiguo. E mi piace”
Martin Freeman parla di Captain America: Civil War e di Fun House, i suoi prossimi film.
Martin Freeman sarà al cinema nel 2016 Fun House, di Glenn Ficarra e John Requa, commedia nera diretta da Glenn Ficarra e John Requa basata sul libro della giornalista Kim Barker, “The Taliban Shuffle: Strange Days in Afghanistan and Pakistan”.
“Non è un film sulla guerra in Afghanistan, è incentrato piuttosto sulla vita quotidiana di un gruppo di giornalisti, occidentali, che si ritrovano sul fronte. Mi dicono che sia una commedia, anche se ancora non l’ho visto…”
scherza ancora Freeman che avrà al suo fianco una vera star della comicità americana, Tina Fey, che definisce nella nostra intervista video, un’attrice brillante e davvero fantastica nella sua interpretazione.
Ha appena finito di girare alcune scene di Captain America: Civil War, sul quale dà indizi qui al GFF 2015:
“E’ una parte relativamente piccola, ma quel che mi piace di lui è l’ambiguità. Lavora per il Governo americano, ma non si capisce se sia un personaggio ‘buono’ o ‘cattivo'”.
Un’ambiguità che potrebbe portarlo a possibili sequel:
“E’ un ruolo che dovrebbe andare avanti, sempre che non mi licenzino”
scherza l’attore, piuttosto incline alla battuta.
E a proposito di ‘battute’, smentisce un suo coinvolgimento nel progetto di The Big Friendly Giant, di Steven Spielberg, tratto dal libro per ragazzi di Roald Dahl:
“Sono solo voci. Non faccio parte di quel progetto. Ma mi piacerebbe lavorare con Spielberg prima o poi nella mia carriera e magari anche su una storia del genere, che appartiene profondamente alla cultura britannica”.