Martin Scorsese: d’ora in avanti solo 3D per lui?
Per Scorsese la moda del 3D non è affatto passeggera, così come non lo fu quella del colore. Ecco perché i suoi prossimi film potrebbero essere girati ricorrendo unicamente a questa tecnologia
Recentemente intervistato al CinemaCon di Las Vegas, Martin Scorsese si è dato ad alcune dichiarazioni che non possono certamente passare inosservate. Estremamente soddisfatto a seguito dell’esperienza Hugo Cabret, il regista italo-americano pare abbia intenzione di gettarsi definitivamente, anima e corpo, tra le braccia del 3D. A suo dire c’è qualcosa che tale tecnologia “dona alle immagini, tanto da trasportare in un altro mondo, in cui è piacevole rimanere” (via Yahoo).
Scorsese appare così entusiasta del 3D da ammettere che avrebbe tanto desiderato che capostipiti indiscussi della sua filmografia, come Toro Scatenato e Taxi Driver, fossero stati girati in tre dimensioni. Non pago della portata di queste sue dichiarazioni, rincara la dose con altre a carattere più generale, asserendo che le possibilità offerte dal 3D consentono di raggiungere uno degli scopi del Cinema:
Nel momento in cui ha avuto inizio, le persone volevano tre cose: colore, suono e profondità. […] Vuoi ricreare la vita.
Non a caso Scorsese paragona l’avvento di questa nuova ondata a quella del colore, sottolineando come egli stesso rimase scioccato all’idea che di lì a poco (erano gli anni ’60) tutti i film sarebbero stati a colori. Insomma, parole che pesano come macigni quelle del buon vecchio Marty, e su cui, come sempre, non si può glissare con troppa superficialità. Trattasi di un argomento che tiene banco oramai dai tempi di Avatar, lo sappiamo… ma siete d’accordo con quanto afferma il regista newyorkese, oppure no?
Foto | TM News