Megalopolis, Francis Ford Coppola è finalmente pronto
A quasi 80 anni Francis Ford Coppola torna sul set per girare il suo film più ambizioso.
Alla vigilia del suo ottantesimo compleanno, Francis Ford Coppola sarebbe pronto ad imbarcarsi in uno dei suoi progetti da sogno. Megalopolis, pellicola che il regista de il Padrino culla da decenni. A rivelarlo lo stesso Coppola, che ha pronta la sceneggiatura e ha iniziato i casting. Tra i potenziali divi, c’è Jude Law.
Quindi sì, quest’anno ho in programma di iniziare il mio progetto più ambizioso, facendo un lavoro importante e utilizzando tutto ciò che ho imparato durante la mia lunga carriera, da quando a 16 anni facevo teatro, sarà un’epica su larga scala, che ho intitolato Megalopolis. È insolito; sarà una produzione su larga scala con un cast di grandi dimensioni. Fa uso di tutti i film girati nel corso degli anni, usando diversi stili che culminano in quella che penso siano la mia voce e le mie aspirazioni. Non è propriamente ciò che viene prodotto ora, ma io intendo, desidero e, di fatto, sono incoraggiato a iniziare la produzione quest’anno.
Vincitore di sei premi Oscar, un Leone d’oro alla carriera, 6 Golden Globe, 3 David di Donatello, 2 Palme d’oro e un BAFTA, Coppola ha girato il suo ultimo film nel 2011, Twixt, horror con Elle Fanning e Val Kilmer. Nel 2001, al Festival di Cannes, il regista annunciò Megalopolis, poi frenato dall’attentato alle Torri Gemelle.
Sarà un film grande e costoso, più di Apocalypse Now, sarà in parte girato a New York e dovrò usare molto la tecnologia digitale. Di Megalopolis infatti, che è segretissimo, posso dirvi che parla del futuro dell’uomo, quel futuro che stiamo già vivendo ma di cui non ci rendiamo conto perchè non sappiamo in che direzione va. La storia somiglia a quella della congiura di Catilina. I personaggi principali sono due: un genio decadente che sembra amare tutto quello che porta il futuro e un buono che vuole conservare le tradizioni. Ma come spesso succede, durante il film i ruoli tendono a cambiare: il buono non è veramente buono e il cattivo non è così terribile.
18 anni dopo, forse ci siamo.
Fonte: Deadline