Metro-Goldwyn-Mayer: bancarotta alle spalle, si pensa al futuro
Non è certo una novità che da tempo immemore una delle major cinematografiche più in vista della storia navigasse in bruttissime acque. Proprio su queste pagine, non molto tempo fa, parlammo di questa fase nera della Metro-Goldwyn-Mayer, in relazione a pellicole attesissime come il ventitreesimo film della saga di James Bond, nonché il chiacchierato Lo
Non è certo una novità che da tempo immemore una delle major cinematografiche più in vista della storia navigasse in bruttissime acque. Proprio su queste pagine, non molto tempo fa, parlammo di questa fase nera della Metro-Goldwyn-Mayer, in relazione a pellicole attesissime come il ventitreesimo film della saga di James Bond, nonché il chiacchierato Lo Hobbit di Peter Jackson.
Oggi possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo (certo, mai quanto chi ne è coinvolto in prima persona, anche se per vie indirette) alla notizia che le sorti della storica MGM appaiano adesso decisamente più rosee di qualche tempo fa, alla luce di una ripresa quantomai provvidenziale. La Metro-Goldwyn-Mayer, infatti, è uscita dalla bancarotta, è ha adesso a disposizione ben 500 milioni di dollari da investire.
I primi progetti menzionati, manco a dirlo, sono proprio il provvisorio Bond 23, nonché la trasposizione cinematografica del racconto di Tolkien – Lo Hobbit, per l’appunto. In più ci sarebbe il remake del celebre Alba Rossa di John Milius, anch’esso accantonato nonostante le riprese fossero a buon punto. E’ molto probabile che nei mesi a seguire ci verranno fornite notizie in merito a quanto appena segnalato.