Michael Fassbender e i Doberman di Magnum P.I.
Cineblog regala estratto in anteprima dell’intervista di Michael Fassbender su MAX in edicola da oggi
Abituati a vederlo su tanti schermi e in molti ruoli, sotto diverse vesti e senza veli, anche con mezzo volto coperto è difficile non riconoscere il bravo e camaleontico (e si anche bello) Michael Fassbender.
Nella sala buia lo abbiamo visto scavato dalla fame di Hunger (2008), finalmente nelle nostre sale con la Bim a primavera e trasfigurato dalla dipendenza sessuale di Shame (2011) per Steve McQueen, nelle vesti di tenente dei Bastardi senza gloria (Inglourious Basterds – 2009) di Quentin Tarantino, signore del maniero nella Jane Eyre (2011) di Cary Fukunaga, super eroe a dir poco magnetico per X-Men – L’inizio (X-Men: First Class – 2011) di Matthew Vaughn.
Continuando a citare solo i ruoli più recenti, si ricorda volentieri anche il virtuoso della «giusta distanza» per A Dangerous Method (2011) di David Cronenberg, il violento che picchia le donne in Knockout – Resa dei conti (Haywire – 2011) di Steven Soderbergh, mentre Ridley Scott dopo averlo scelto per la genesi di Prometheus (2012), sembra lo voglia anche protagonista di The Counselor. Già ma dietro la maschera e tanti ruoli chi è Michael Fassbender? MAX, in edicola e su iPad da oggi, gli ha dedicato queste foto e un’intervista della quale trovate un assaggio dopo il salto, con tanto di Doberman di Magnum P.I. ..
«A 17 anni mi vedevo bene come chitarrista di un gruppo punk, poi ho conosciuto il teatro e ho deciso che avrei fatto l’attore»
Sei film in 20 mesi, la Coppa Volpi a Venezia per Shame, la copertina di Newsweek come simbolo della dipendenza sessuale e un successo planetario:
«Bastardi senza gloria è il film che mi ha lanciato, al provino Tarantino mi ha chiesto i nomi dei doberman di Magnum P.I., ho risposto giusto e la parte di Archie Hicox è stata mia… L’uomo a cui devo tutto è però il regista Steve McQueen col quale ho girato Hunger, che andò a Cannes e fu visto e premiato da Quentin. Con lui poi ho fatto Shame».
«Sono cresciuto con Scorsese, Coppola e Lumet: erano le passioni di mia madre e me le ha passate. Il mio film preferito è Il Padrino, con i suoi mafiosi/gangster Al Pacino, De Niro e soprattutto John Cazale. Oggi mi piacerebbe essere diretto dai fratelli Coen, da Mel Gibson o Christopher Nolan».
«Gina Carano in Knockout mi ha distrutto. Prima di girare ho guardato i suoi video su Youtube: vola, salta, tira pugni e calci, ha un controllo fisico bestiale! A un certo punto mi ha detto di sbatterla contro il televisore… poi mi ha tirato un vaso sulla testa e strozzato con uno dei suoi abbracci letali…».
«Con i ritmi professionali che tengo non ho il coraggio di chiedere a nessuna di starmi dietro…»
Immagino che l’assaggio del Michael Fassbender ironico abbia fatto venire fame anche a voi, noi però non possiamo rivelare altro, per il resto dovrete andare in edicola ..