Michele Placido denuncia il Ministro Brunetta
Michele Placido non c’ha pensato troppo, passando immediatamente al contrattacco, ovvero alle vie legali. Proprio poche ore fa parlavamo della sfuriata del Ministro Brunetta contro i registi parassiti, sottolineando come “a Venezia va chi riceve 40 milioni di euro di contributi pubblici per produrre un film che incassa poche migliaia di euro. Questi non hanno
Michele Placido non c’ha pensato troppo, passando immediatamente al contrattacco, ovvero alle vie legali. Proprio poche ore fa parlavamo della sfuriata del Ministro Brunetta contro i registi parassiti, sottolineando come “a Venezia va chi riceve 40 milioni di euro di contributi pubblici per produrre un film che incassa poche migliaia di euro. Questi non hanno mai la-vo-ra-to! Un pezzo d’Italia molto rappresentata, molto ‘placida’ e quest’Italia e’ leggermente schifosa“.
Proprio quel “placida” ha mandato su tutte le furie il regista de Il Grande Sogno, che ha denunciato il Ministro per aver offeso il suo nome e la sua dignita’. “In Francia”, ha sottolineato Placido, “sarei un pezzo della cultura francese, qui invece sono un pezzo come ha detto lei leggermente schifoso. La denuncio per questo, ma forse vengo ingiuriato da lei, perche’ ho dichiarato che non ho mai votato per il presidente Berlusconi?“. “Ha sbagliato persona per questo io la denuncio alla giustizia italiana. Questo signore che lei chiama Placido, leggermente schifoso, lavora per il comune di Roma Teatro Tor Bellamonaca gratis da cinque anni, teatro di periferia signor Brunetta e sempre gratis con le risorse di pochi ha creato un teatro in Calabria per bambini in un posto di sangue e di ndrangheta. per quanto riguarda il regista di cinema, i miei ultimi tre film, a proposito di sovvenzioni non ne hanno avute e hanno incassato 14 milioni di euro più le vendite all’estero. Non voglio dilungarmi sulla mia lunga carriera come attore con premi internazionali e lavori con Monicelli, Rosi, Tornatore, Albertazzi, Strehler, Ronconi: fannulloni anche loro? Molti film da me interpretati sono stati candidati all’Oscar, la serie La Piovra premiata e venduta nel mondo ha fatto incassare alla Rai miliardi di lire sul mercato estero. Non chiedo una percentuale, ma rispetto. Ho lavorato anche con Mediaset nel rispetto dell’azienda così come ho sempre lavorato lealmente con i funzionari dello spettacolo anche di questo governo. Ho sempre cercato di servire lo Stato pensando che cinema e teatro hanno una funzione civile importante, forse è questa una colpa? Ho fatto anche l’elogio degli uomini di destra quando era il caso, vedere la storia di Ambrosoli nel film Un eroe borghese. Insomma anche io credo che in Italia bisogna lavorare e fare la propria parte con onestà, come lei. Ma lei la denuncio perché offende il mio nome, la mia dignità e non distingue come non ha distinto 40 anni di lavoro, per questo ci vedremo in tribunale“.
Finirà qui? Probabilmente no, attendiamo la prossima puntata…