Milano Film Festival 2013: dal 5 al 15 settembre il cinema illumina la Madonnina
Nel programma dell’edizione 2013 anche una rassegna in omaggio a Sylvain George e “Colpe di stato”, dedicata al cinema politico.
E’ stata presentata questa mattina a Palazzo Reale la XVIII edizione del Milano Film Festival, mostra cinematografica che avrà anche quest’anno il suo al Teatro Strehler e al Teatro Studio, ai quale si affiancheranno il Parco Sempione, la Triennale, lo Spazio Oberdan, la Cascina Cuccagna, l’Auditorium San Fedele e l’Area Ex Bazzi, che per undici giorni faranno da palcoscenico a una rassegna con oltre 200 titoli in concorso, oltre a musica e incontri con ospiti e registi internazionali.
Anche quest’anno il MFF, sostenuto dal Comune di Milano con il patrocinio di Expo 2015, volge la sua attenzione al cinema indipendente, scegliendo tra le più coraggiose opere internazionali, raramente visibili in sala e dirette da talenti emergenti.
Si parte giovedì 5 settembre, alle 20.30 con la proiezione di Run and Jump di Steph Green, in concorso nella categoria Lungometraggi, che prevede undici film in programma (di cui 8 girati da registe). Tra i film selezionati troviamo Mirage à l’Italienne di Alessandra Celesia (domenica 8 alle 17.00), che racconta il miraggio di altre vite possibili in una Torino dissanguata dalla crisi economica, The Eternal Return of Antonis Paraskevas, della regista greca Elina Psykou,impietoso affresco sulla la televisione e la crisi greca. Inoltre Ilo Ilo di Anthony Chen, vincitore della Camera d’Or a Cannes, che rievoca i fantasmi del collasso finanziario asiatico degli anni ’90, attraverso la storia, ambientata a Singapore, del rapporto fra una famiglia borghese e la nuova domestica filippina.
Nella categoria Cortometraggi si distinguono Fatigués d’être beaux con protagonista Denis Lavant, attore feticcio di Leos Carax (Holy Motors), Peristalsi di Enrico Iannaccone, già vincitore del David di Donatello 2013, Solecito su un progetto di Olafur Eliasson e diretto da Oscar Ruiz Navia, regista del nuovo cinema colombiano, Don’t Fear Death di Louis Hudson e molti altri ancora, selezionati tra i titoli più coraggiosi della nuova generazione di registi internazionale.
Milano Film Festival inoltre rende omaggio a Sylvain George, autore di cinema politico e sperimentale, di cui vengono presentati molti lavori in una rassegna, che include i lungometraggi, i cortometraggi, una carta bianca, un incontro/dialogo con Stefano Savona. Molto interessante anche la rassegna Colpe di stato, giunta alla nona edizione e che si concentra sulla realtà complessa del sistema di potere nel mondo. Tra i film in concorso troviamo Camp 14 di Marc Wiese, viaggio negli orrori dei campi di prigionia in Corea del nord, God loves Uganda, un’esplorazione della campagna di evangelizzazione per instillare i valori importati dall’America cristiana di destra nella cultura africana, già presentato al Sundance Film Festival, oppure Infiltrators, del palestinese Khaled Jarrar, che racconta i tentativi di creare dei varchi nel muro che separa Palestina e Israele.
Ad affiancare le sezioni competitive del festival, troviamo The Outsiders, che, come suggerisce il nome stesso, integra i percorsi del Concorso o raccogliendo frutti emersi a margine del lavoro di selezione. Le proiezioni saranno arricchite anche da un ricco programma di incontri, concerti e workshop consultabile sul sito web del Festival.