Minions 2, recensione: un prequel spigliato e citazionista che intrattiene con efficacia
Leggi la recensione di Blogo del film d’animazione “Minions 2 – Come Gru diventa Cattivissimo” nei cinema italiani dal 18 agosto.
Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo debutta ufficialmente nei cinema d’Italia, il franchise lanciato nel 2012 con l’originale Cattivissimo Me fruisce di un prequel, e dopo aver raccontato le origini dei Minions nell’omonimo spin-off del 2015, torna con questo nuovo lungometraggio alle origini di Gru che già da ragazzino sognava di diventare un supercattivo. In particolare Gru si immagina già membro dei leggendari “Malefici 6”, un team di supercriminali da fumetto che si ritrovano in cerca di un nuovo “malefico” dopo l’uscita di scena del più anziano del gruppo, Willy Krudo, tradito e scaricato bellamente durante una missione. Gru riceve quindi una inattesa convocazione del team dei Malefici, del tutto inconsapevoli che Gru sia in realtà un entusiasta ragazzino di undici anni, ma quando lo scopriranno la reazione sarà tutt’altro che amichevole, scatenando in Gru un desiderio di rivalsa su quelli che fino a quel momento considerava degli eroi da emulare.
Il franchise “Cattivissimo Me” dopo aver esplorato in una trilogia il Gru di Steve Carell / Max Giusti come nell’ordine: supercattivo fallito, sorprendente padre amorevole, ex Cattivo al servizio del bene, marito e persino fratello, decide di puntare i riflettori sui Minions, che nel frattempo sono diventati le vere star di un franchise da oltre 4 miliardi di dollari che ad oggi si piazza in vetta alla classifica dei franchise d’animazione con il più alto incasso di sempre. In “Minions 2” un adorabile Gru undicenne condivide lo schermo con delle spassose “spalle” diventate di film in film vere e proprie coprotagoniste, tanto che ad un certo punto i mini-scagnozzi gialli rubano a più riprese la scena al piccolo protagonista, come il titolo “Minions 2” lasciava facilmente presagire.
Nella caleidoscopica sequenza dei titoli di testa i Minions strizzano l’occhio ai film di Bond e introducono un fil rouge orientale che attraverserà l’intera pellicola e che vede coinvolti un artefatto legato allo zodiaco cinese e la star malese/cinese Michelle Yeoh come voce di Maestra Chow (l’attrice ha recitato anche nel film di 007 “Il domani non muore”), nell’edizione italiana doppiata da Roberta Greganti voce di Yeoh anche nel recente Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli. Maestra Chow è una agopunturista ed ex insegnante di Kung Fu che accetterà di addestrare i minion Kevin, Stuart e Bob che a loro volta brandiscono nunchaku e armi varie indossando delle tute gialle, un evidente doppio omaggio al leggendario Bruce Lee e al Kill Bill di Tarantino, senza dimenticare il classico La tigre e il dragone che ha visto Yeoh protagonista nel 2000, film citato durante l’addestramento impartito da Maestra Chow in una foresta. Gli omaggi però non finiscono qui, vista l’ambientazione anni settanta e le strizzate d’occhio ai film di Kung Fu, i coregisti Kyle Balda e Brad Ableson disseminano il film anche di citazioni che rimandano a classici americani dell’epoca, vedi Un uomo da marciapiede e Easy Rider a cui si aggiunge una coinvolgente colonna sonora composta da vari artisti contemporanei che realizzano cover di famosi successi funk, pop e soul degli anni ’70, con l’aggiunta di un extra, il brano originale “Turn Up the Sunshine” incluso nella colonna sonora e cantato da Diana Ross e Tame Impala.
Per “Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo” la parte dell’antagonista si amplia e il team dei Malefici 6 risulta davvero ben caratterizzato, con un paio di spassose outsider come la suora armata di Nunchaku aka “Nun-chuck” (in italiano Monachacku) doppiata in originale da Lucy “Xena” Lawless, e quella che appare da subito come la vera leader dei Malefici 6, la Regina / Belle Bottom di Taraji P. Henson, munita di acconciatura afro e stiloso abbigliamento rigorosamente “seventies”. Il personaggio che forse risulta più debole è il Willy Krudo di Alan Arkin (la voce italiana è di Carlo Valli doppiatore di Robin Williams e del dinosauro giocattolo Rex in “Toy Story”). Il supercriminale veterano dopo un incipit col botto in stile “Uncharted”, perde qualche colpo lungo la strada per diventare durante il film un appannato mentore / nonno / figura paterna per il piccolo Gru.
“Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo” poteva risultare un’operazione rischiosa, ma l’utilizzo preponderante dei Minions e la stilosa e intrigante ambientazione anni settanta, con sfumature orientali e ritmi dance, risultano una boccata d’aria fresca per un franchise che per sua fortuna conserva ancora il giusto mix di umorismo, azione e divertito citazionismo che ne ha decretato il successo globale.