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Mission: Impossible 4 batte Sherlock Holmes 2 e Millennium al box office Usa

Un primato scontato, per un weekend natalizio che parla Paramount. Mission: Impossible 4 ha fatto suo il box office americano, incassando poco meno di 28 milioni di dollari nelle ultime 72 ore.

pubblicato 25 Dicembre 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 05:17



Un primato scontato, per un weekend natalizio che parla Paramount. Mission: Impossible 4 ha fatto suo il box office americano, incassando poco meno di 28 milioni di dollari nelle ultime 72 ore. Evidente il calo di incassi rispetto al 2010, per un titolo arrivato 59 milioni di dollari, dopo esserne costati 145. Grazie ai 102 milioni di dollari raccolti nel resto del mondo, MI4 è così volato a quota 161 milioni, per un muro dei 400 che dovrebbe facilmente crollare nel giro di poche settimane. Calo importante, invece, per Sherlock Holmes 2. Dopo il non esaltante weekend d’esordio, la pellicola Warner è scesa di un -55.1% sugli incassi, arrivando ai 77 milioni di dollari. Il primo capitolo dopo 10 giorni di programmazione era già arrivato ai 138. Ma è anche vero che uscì proprio il giorno di Natale, raccogliendo i frutti più ricchi, tradizionalmente in arrivo ‘dopo’ l’abbuffata delle feste, ovvero tra il 26 e il giorno della befana.

Con enorme sorpresa a guadagnarsi la medaglia di bronzo è stato Alvin Superstar 3. -42.7% sugli incassi per la commedia della Fox, arrivata ai 50 milioni di dollari casalinghi, con Uomini che Odiano le Donne di David Fincher solo quarto. Esordio in sordina per il film della Sony, incapace di andare oltre i 13 milioni di dollari raccolti dal venerdì alla domenica. Limitata la media per sala, pari a 4,461 dollari, per una pellicola così arrivata ai 21 milioni di dollari. Ne è costati 90, dovrà far faville fuori dagli Usa per giustificare i due capitoli conclusivi della trilogia Millennium. Altro esordio di peso ed altra delusione cocente con Tintin. Solo 9 i milioni di dollari incassati dal film diretto da Steven Spielberg, con la pessima media per sala di 2,956 dollari. A salvare la pellicola i 239 milioni di dollari già incassati fuori dagli States. L’impressione, per il ‘cartoon’ della Paramount, è che difficilmente negli Usa riuscirà ad abbattere il muro dei 40/50 milioni.

Terzo esordio ‘importante’ ed altra delusione con We Bought a Zoo. Meno di 8 i milioni di dollari incassati dal film di Cameron Crowe, protagonista in negativo del weekend, a causa della media per sala, pari a 2,502 dollari. Se Capodanno a New York si conferma un clamoroso buco nell’acqua, con un totale di 32 milioni di dollari e un botteghino sempre più povero, Il Figlio di Babbo Natale si appresta a salutare la Top10 con solo 44 milioni di dollari, seguito da Breaking Dawn – Parte 1, arrivato ai 270 milioni di dollari (651 worldwide), e l’acclamato Hugo, tanto decantato dalla stampa quanto snobbato in sala. Costato 170 milioni di dollari, il film di Martin Scorsese ne ha raccolti solo 43 negli Usa. Un sincero ed immeritato disastro. Importanti e ovviamente da seguire le uscite ‘forti’ di queste ultime ore, ovvero l’Ora Nera e War Horse, per un Natale americano tanto ricco dal punto di vista qualitativo quanto povero da quello degli incassi. Ma è la crisi bellezza.