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Mission Impossible: Protocollo Fantasma – Recensione in Anteprima

Cineblog recensisce l’ultimo Mission Impossible, ossia Protocollo Fantasma, di Brad Bird e con Tom Cruise

pubblicato 25 Gennaio 2012 aggiornato 1 Agosto 2020 06:00

Sono passati ben sedici anni dal primo Mission Impossible di Brian De Palma, ma l’agente Ethan Hunt è ancora sulla cresta dell’onda a sventare cospirazioni globali ai danni di miliardi di anime ignare. E dopo John Woo e J.J. Abrams, tocca a Brad Bird darci la sua versione della missione impossibile. Un’occasione davvero ghiotta per il regista de Gli Incredibili e del mai abbastanza incensato Ratatouille, indubbiamente due dei film d’animazione più rilevanti degli ultimi dieci anni.

Il cast di Mission Impossible: Protocollo Fantasma, peraltro, non potrebbe essere più eterogeneo, con il solito mattatore Tom Cruise a capitanare una squadra composta da Jeremy Renner, Paula Patton e Simon Pegg – cui vanno ad aggiungersi anche Josh Holloway e Michael Nyqvist (toccano a quest’ultimo i panni del cattivo di turno). Scelte decisamente azzeccate, nonché funzionali ad una sceneggiatura che contempera delle indoli, come accennato, abbastanza diverse.

Siamo in Russia. Ethan è rinchiuso in una prigione di massima sicurezza. L’obbiettivo, manco a dirlo, è quello di tirarlo fuori da questa struttura di detenzione piena di criminali di ogni risma. Niente di troppo complesso per la squadra di recupero su cui può contare l’agente Hunt, che dopo essersi fatto largo – peraltro con una certa disinvoltura – tra energumeni di grossa portata, riesce pure a condurre a modo suo un’operazione in cui sarebbe dovuto essere lui quello che aveva bisogno di soccorso.


Tutto bene, direte voi. E qui è il problema. Per un motivo che lasciamo comodamente scoprire a chi ci legge, la squadra dovrà infiltrarsi addirittura nel Cremlino. Anche qui, nonostante le perplessità iniziali, una soluzione si trova. Peccato che quella che sembrava un’operazione pressoché impeccabile, muta nell’ennesimo doppio gioco in cui a fare le spese sono proprio Ethan ed i suoi colleghi.

Un tizio sospetto piazza una bomba all’interno della cittadella moscovita, ed è superfluo dire che la colpa ricade proprio sui nostri protagonisti. Sapete come funziona in questi casi, no? Certo che lo sapete: l’agenzia non può far altro che negare il proprio coinvolgimento. Non solo: gli oramai fuggitivi hanno una gatta in più da pelare, ossia la presenza di un tizio di nome Brandt, analista interpretato da Jeremy Renner.

Il quartetto composto anche da Benji Dunn (Simon Pegg) and Jane Carter (Paula Patton) d’ora in avanti dovrà muoversi tra i carboni ardenti nel tentativo di dimostrare la propria estraneità all’attentato. Ed ovviamente stanare il nuovo fanatico di turno, tale Kurt Hendricks (Michael Nyqvist), che mina la stabilità mondiale con le sue tesi da criminale invasato. Fin qui l’incipit.

Il tenore della pellicola, chiaramente, risente molto di questo nuovo ingresso in cabina di regia. A questo punto si tratterà di capire come il singolo recepirà il cambio al timone. Per Bird si tratta dell’esordio in una pellicola in salsa spiccatamente action, aspetto che il regista americano ha senza dubbio smussato con una verve umoristica che potrebbe non andare a genio a tutti.

Per quanto ci riguarda, la prova di Simon Pegg, quasi inaspettatamente (quasi eh…), si è rivelata senza dubbio all’altezza. Anzi, rappresenta la più felice introduzione, a conti fatti. Alcuni suoi estemporanei siparietti suscitano davvero una certa ilarità, e non cozzano affatto con i ritmi del film, certamente meno serrati che nelle passate iterazioni. Di contro, appaiono meno assecondate altre vocazioni di questa saga, in cui spionaggio e azione vengono misurate in maniera comunque efficace.

E’ infatti apprezzabile il bilanciamento operato in merito a queste vare fasi della pellicola. Non uno dei singoli aspetti prevale sull’altro, rendendo Protocollo Fantasma un prodotto certamente appetibile ad un bacino più ampio di spettatori. Poche le situazioni limite, se così possiamo chiamarle, ossia quegli episodi dal bassissimo tasso di credibilità, ma accettate perché facenti parte del DNA di questo genere di produzioni.

C’è da dire che, dovendo menzionare un momento in particolare, non riusciamo a fare a meno di rievocare la breve ma intensa scalata del Burj Khalifa di Dubai, sequenza girata in maniera encomiabile ed impreziosita da un IMAX che, lungi dall’essere “semplicemente” funzionale al 3D, tecnicamente parlando rappresenta un evidente valore aggiunto.


Per il resto, non manca quasi nulla a quest’opera per attirare la nostra attenzione. Una trama intrecciata anche se tutt’altro che complessa (interessante il retaggio di Brandt, personaggio interpretato da Renner); un cast di prim’ordine (forse, senza troppe remore di essere smentiti, il migliore dopo quello del primo Mission Impossible); una buona regia, che pur non spingendo troppo, per ovvi motivi, sull’aspetto autoriale, riesce a dare vigore ad una saga che correva il rischio di spegnersi.

Infine, ultimo ma non meno importante, il celebre personaggio di Tom Cruise, un Ethan oramai segnato dal suo passato e rassegnato all’idea di dover ancora sacrificarsi. Anche questo tono, che emerge a tratti e che si manifesta apertamente solo sul finire del film, contribuisce alla resa di un film che sa intrattenere, e che potrebbe mettere d’accordo anche i meno avvezzi a certe operazioni – e no, non parliamo di spionaggio, bensì in termini meramente commerciali.

Voto di Antonio: 7,5
Voto di Federico: 7
Voto di Carlo: 6,5
Voto di Gabriele: 7

Mission Impossible: Protocollo Fantasma (Mission Impossible – Ghost Protocol, USA, 2011) Regia di Brad Bird. Con Tom Cruise, Jeremy Renner, Simon Pegg, Paula Patton, Michael Nyqvist, Vladimir Mashkov, Josh Holloway, Anil Kapoor, Léa Seydoux, Tom Wilkinson, Samuli Edelmann, Darren Shahlavi e Ving Rhames. Nelle sale da venerdì 27 Gennaio. Qui trovate il trailer italiano.