Mortal Kombat: featurette “Meet the Kast”, spot tv con Goro e nuova data di uscita
Il reboot di Mortal Kombat ha una nuova data di uscita ufficiale, una nuova featurette sul cast e nuovi spot tv con Goro.
Warner Bros.ha posticipato di una settimana la data di uscita del reboot Mortal Kombat, che ora approderà nelle sale e in simultanea su HBO Max non più il 16 aprile ma bensì il 23. In concomitanza con l’annuncio di questo piccolo slittamento è stata rilasciata la nuova featurette “Meet the Kast” che presenta tutti i personaggi principali e gli attori che li interpretano.
Questo reboot basato sul classico videogioco picchiaduro di Midway è in lavorazione da anni, da quando il cortometraggio Mortal Kombat: Rebirth ha portato lo studio a dare il via allo sviluppo di un nuovo film. “Mortal Kombat” dopo il suo debutto nelle sale giochi nel 1992 è diventato rapidamente una delle serie di “picchiaduro” più amate e famigerate grazie all’utilizzo di personaggi live-action digitalizzati e una brutalità con picchi splatter (vedi “Fatality”) mai visti in un videogioco prima di allora. Nel 1995 è uscito un adattamento cinematografico live-action diretto dal Paul W.S. Anderso che poi porterà sul grande schermo anche i videogiochi Resident Evil e più recentemente Monster Hunter. Il film che vedeva Christopher Lambert nei panni di Lord Raiden e Robin Shou come Liu Kang, seppur lontanissimo dalla brutalità ed efferatezza del videogioco originale fu ben accolto dalla critica e dai fan, anche a fronte di adattamenti precedenti davvero improbabili come lo Street Fighter con Jean-Claude Van Damme e il Double Dragon con Mark Dacascos e Robert Patrick. Nel 1997 è uscito il deludente sequel “Mortal Kombat – Distruzione totale” con attori rimpiazzati per i ruoli di Johnny Cage, Raiden, Sonya, Jax e Scorpion e il regista Paul W.S. Anderson non coinvolto e sostituito dall’allora esordiente John R. Leonetti (Annabelle).
La trama ufficiale:
In “Mortal Kombat”, il campione di MMA Cole Young, abituato a farsi picchiare per soldi, è ignaro della sua eredità—e anche del perché l’Imperatore dell’Outworld Shang Tsung abbia mandato il suo guerriero migliore, Sub-Zero, e altri Cryomancer ultraterreni, per dargli la caccia. Preoccupato per la sicurezza della sua famiglia, Cole parte alla ricerca di Sonya Blade responsabile della Jax, Maggiore delle Forze Speciali che porta anche lei sulla pelle lo stesso marchio del drago con cui Cole è nato. Molto presto, si ritrova nel tempio di Lord Raiden, Antico Dio e Protettore di Earthrealm, che assicura riparo a tutti coloro che portano un marchio come il suo. Qui, Cole si allena con guerrieri esperti come Liu Kang, Kung Lao e l’implacabile mercenario Kano, preparandosi a combattere con i più grandi campioni della Terra, contro i nemici dell’Outworld, in una battaglia in cui è in gioco il destino dell’universo. Riuscirà Cole ad essere abbastanza motivato da scatenare il suo arcana—l’immenso potere custodito nella sua anima—in tempo non solo per salvare la sua famiglia, ma anche per sconfiggere Outworld una volta per tutte?
Il variegato cast internazionale del reboot include Lewis Tan (“Deadpool 2”, “Wu Assassins” per Netflix) come Cole Young; Jessica McNamee (“The Meg”) è Sonya Blade; Josh Lawson (“Bombshell”) è Kano; Tadanobu Asano (“Midway”) come Lord Raiden; Mehcad Brooks ( “Supergirl” per la TV) nel ruolo di Jackson “Jax” Bridges; Ludi Lin (“Aquaman”) è Liu Kang; Chin Han (“Skyscraper”) è Shang Tsung; Joe Taslim (“Star Trek Beyond”) è Bi-Han e Sub-Zero; e Hiroyuki Sanada (“Skyscraper”) come Hanzo Hasashi e Scorpion. Inoltre troviamo Max Huang come Kung Lao; Sisi Stringer come Mileena; Matilda Kimber è la giovane Emily; e Laura Brent è la giovane Allison.
Il nuovo “Mortal Kombat” è diretto dal premiato regista australiano Simon McQuoid, al suo debutto sul grande schermo, e prodotto da James Wan (i film di “The Conjuring”, “Aquaman”), Todd Garner (“Into the Storm”, “Tag”), McQuoid e E. Bennett Walsh (“Men in Black: International”, “The Amazing Spider-Man 2”).
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In una recente intervista (via Comicbook), McQuoid ha parlato di come lui e il team creativo dietro “Mortal Kombat” hanno stabilito alcuni confini riguardo violenza e sangue. McQuoid ha confermato che alcuni aspetti sono stati attenuati rispetto ai videogiochi. Il regista ha affermato che alcune delle violenze più estreme nella serie di videogiochi avrebbero reso il film impossibile da distribuire e che ci sono state molte discussioni su quanto lontano il team potesse effettivamente spingerlo. McQuoid ha anche affermato che il produttore esecutivo Bennett Walsh, che in precedenza aveva lavorato al Kill Bill di Tarantino, ha svolto un ruolo significativo nel determinare il giusto livello di violenza per il film.
Era qualcosa che richiedeva una discreta quantità di capacità intellettuali tra di noi, perché non volevamo subirlo e non volevamo esagerare. Quindi esagerare significava… che certe cose nel gioco, se portate in un contesto reale, avrebbero reso il film irrealizzabile. E’ un datodi fatto. Ma sapevamo che volevamo arrivare al limite e non oltrepassarlo, e questo era davvero ciò a cui puntavamo…le discussioni hanno riguardato questo punto.
Per trasporre la popolarissima franchise sul grande schermo, McQuoid ha guidato un team di cineasti australiani ed americani, tra cui il direttore della fotografia Germain McMicking (“True Detective”, “Top of the Lake: China Girl”), lo scenografo Naaman Marshall (“Underwater”, “Servant”), i montatori Dan Lebental (“Spider-Man: Far From Home”) e Scott Gray (“Top of the Lake”, “Daffodils”), il supervisore agli effetti visivi Chris Godfrey (“Hacksaw Ridge”) e la costumista Cappi Ireland (“Lion”, “The Rover”). Le musiche sono di Benjamin Wallfisch (“Blade Runner 2049”, i film di “IT”).