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Nahid: nell’Iran delle donne di Ida Panahandeh

Nuovo Cinema Teheran e Academy Two, portano al cinema Nahid di Ida Panahandeh e lo spirito di indipendenza delle donne iraniane

di cuttv
pubblicato 25 Giugno 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 09:51

I conflitti e la segregazione, imposte alle donne iraniane nel corso dei secoli, insieme alla forza eversiva che queste oppongono alle ricadute della modernità, sono oggetto delle riflessioni di un universo di cineaste sempre più vasto e stimolante, sin dai loro esordi, da quello cinematografico della celebre visual artist Shirin Neshat, a quello della giovane Ida Panahandeh, vincitrice del “Prix de l’Avenir” per le opere prime al 68esima edizione del Festival di Cannes, nella sezione Un Certain Regard.

Un esordio ancorato al coraggio di “Nahid“, il titolo del film, il nome di una dea e quello di una madre divorziata interpretata da Sareh Baya che, in controtendenza alle leggi iraniane, ma a patto di non risposarsi, l’ex marito un po’ sbandato lascia vivere insieme al figlio di dieci anni Amir, nel fatiscente condominio della città portuale sul Mar Caspio di Bandar-e-Anzali (بندر انزلی in farsi), nell’Iran del Nord.

Tutto questo si complica quando la sceneggiatura, scritta dalla regista esordiente con Arsalan Amiri, lascia incontrare Nahid con Masoud, costringendola a lottare per mantenere entrambi i suoi cari, valutando opzioni poco edificanti come il matrimonio temporaneo (Sighe), legale ma malvisto dalla società.

Con il nome della dea dell’amore, della fertilità e dell’acqua dell’antica cultura persiana e il temperamento di una donna moderna che non vuole essere costretta a scegliere, tra le responsabilità di una madre e la passione dei sentimenti, la regista 36enne di Teheran, lascia incarnare a Nahid lo spirito di indipendenza delle donne iraniane, alle prese con le ristrettezze imposte dal rispetto di tradizioni inique.

Il film drammatico è prodotto dal Documentary and Experimental Film Center (DEFC), centro principale per la produzione, la distribuzione e la promozione dei documentari, di animazione e immagini sperimentali in Medio Oriente.

Dopo il successo riscontrato a Cannes 2015, dal 27 giugno 2016, sarà la rassegna “Nuovo Cinema Teheran” (trailer italiano in apertura) e Academy Two a distribuirlo nei nostri cinema, insieme a A girl walks home alone at night di Ana Lily Amirpour, A Dragon Arrivers di Mani Haghighi e Un mercoledì di maggio di Vahid Jalilvand.

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