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NapolIslam: dall’Islam Napoletano al cinema

A Napoli con il Corano, l’hip hop islamico made in Napoli, zeppole halal, il Ramadam e l’Islamismo raccontato dai uomini e donne convertiti al Corano

di cuttv
pubblicato 20 Giugno 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 14:50

Napul’è mille culure … e tutte le anime che attraversano il Mediterraneo sin dal Medioevo. Una città vitale e affollata, esoterica e irrequieta come il suo vulcano, votata a Santi e Madonne, miracoli e contraddizioni, quanto sembra esserlo a Maradona e il Maometto dei suoi convertiti all’Islam.

Una città che sogna numeri della fortuna e prega di cavarsela, tentando di ritrovare valori perduti e traditi anche dietro la barba lunga, sotto il velo, nella preghiera o la rima improvvisata dal rap partenopeo dei dieci personaggi convertiti all’Islamismo di NapolIslam.

Un viaggio documentale alla scoperta della città di frontiera che accoglie fedi e contraddizioni, compromessi e conversazioni, regole e perplessità, credenti e scettici, convertiti e diffidenti, scritto e diretto da Ernesto Pagano che da oltre quindici anni studia e osserva l’Islam, dalla laurea specialistica all’Università di Napoli alla permanenza di tre anni nell’Egitto a maggioranza islamica.

Una città e una religione che danno origine al titolo dell’esplorazione del tessuto umano e urbano di uomini e donne, giovani e vecchi, innamorati, disoccupati, padri di famiglia, parrucchieri, attivisti… persone che hanno trovato nel Corano una risposta all’ingiustizia sociale, al consumismo sfrenato, alla disperazione.

Personaggi convertiti alla dottrina del Corano per differenti ragioni che si raccontano alla telecamera, insieme a matrimoni misti, moschee improvvisate, hip hop islamico made in Napoli, zeppole halal e Ramadam che genuflette folle in vicoli e piazze (usate anche per giocare a calcio).

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Il ritratto della Napolislam di un rapper che cerca di conciliare l’amore per la musica con quello per l’Islam che la vieta in alcune interpretazioni, insieme a quello del trentaduenne che vive con la sua famiglia in un seminterrato del Rione Sanità, ha solo la quinta elementare, ma convertendosi all’Islam ha imparato alla perfezione l’arabo classico, diventando la guida spirituale delle sue sorelle.

Un viaggio nella Napoli convertita all’Islam di una ragazza innamorata che cerca di confrontarsi con la diffidenza e l’ironia al sapore di nutella della madre. La città di un anziano che scopre Allah dopo la perdita di una giovane figlia, di un ex militante del movimento disoccupati divenuto Imam della moschea di piazza Mercato che invoca la sharìa in perfetto arabo contro le ingiustizie del nostro sistema.

Italiani convertiti alle prese con le loro realtà, mentre il tassista magrebino Marzouk, conversando con i suoi passeggeri, dissemina il documentario e il tour di Napoli di riflessioni sagge e semplici sul vero Islam.

Un documentario girato interamente a Napoli tra il 2014 e il 2015, mentre gli attentati alla redazione di Charlie Hebdo diventavano ‘discussone e riflessioni’ in luoghi simbolo di integrazione, da Piazza Mercato che guarda convivere il santuario dedicato alla Madonna del Carmine e la moschea, alla pasticceria Lauri di Piazza Garibaldi che nel periodo di Ramadan ha iniziato a produrre sfogliatelle e zeppole in versione halal (senza lo strutto di maiale)

NapolIslam (anche NapolIslam – Appunti per un Film), prodotto da LADOC srl, in collaborazione con Isola Film, è stato presentato in anteprima al Biografilm Festival vincendo il Biografilm Italia Award 2015 e, dopo una settimana di proiezioni al Cinema Arlecchino di Bologna con gli altri documentari del Festival, arriva nelle sale dal 25 giugno 2015 distribuito da I Wonder Pictures.

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Note di regia

“Napolislam è stato concepito nel corso di lunghi anni d’osservazione dei nuovi convertiti all’Islam. Un percorso cominciato nel 2007 che mi ha dato la possibilità di stabilire un rapporto di fiducia con i convertiti, altrimenti restii a far entrare una telecamera nelle loro vite private. Il documentario è stato girato interamente tra il 2014 e il 2015, a cavallo degli attentati di Parigi. Un momento più che mai attuale per guardare da vicino chi ha scelto la conversione ed avere maggiori elementi per farsi un’idea del perché sempre più occidentali, al di là del jihad, stanno abbracciando il messaggio del Corano.

Con i suoi vicoli e i suoi campanili a forma di minareto Napoli ci ricorda che la sua islamizzazione la sta già vivendo: dipende solo da quale prospettiva guardiamo la città. Trovare dei napoletani “veraci” con le barbe lunghe o lo hijab produce la sensazione di trovarsi già in una città islamica, a Napolislam appunto: avanguardia ipotetica di un’Europa che si sta lentamente islamizzando.

Da oltre quindici anni studio e osservo l’Islam di cui ho scritto su riviste specializzate. Sono laureato in Studi arabo-Islamici proprio a Napoli e ho vissuto tre anni in Egitto, un paese a maggioranza islamica. Pur essendo laico, la mia conoscenza teorica ed empirica dell’Islam mi ha permesso di guadagnare fiducia agli occhi dei convertiti, solitamente diffidenti nei confronti dei giornalisti, visti spesso come portavoce di una propaganda islamofoba.”

Ernesto Pagano

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