Stasera in tv: “Natale a 5 stelle” su Canale 5
Canale 5 stasera propone Natale a 5 stelle, commedia NETFLIX di Marco Risi con Massimo Ghini, Martina Stella, Paola Minaccioni e Ricky Memphis.
Casy e personaggi
Massimo Ghini: Presidente del Consiglio Franco Rispoli
Paola Minaccioni: Marisa Rispoli
Andrea Osvárt: Berta Molnar
Martina Stella: Deputata onorevole Giulia Rossi
Ricky Memphis: Segretario del Presidente Walter Bianchini
Biagio Izzo: cameriere dell’albergo
Riccardo Rossi: iena giornalista
Ralph Palka: direttore dell’albergo
Rocco Siffredi: se stesso
Massimo Ciavarro: marito leghista geloso
La trama
Si sta avvicinando il Natale. Una delegazione politica italiana, con in testa il nostro Premier, è in visita ufficiale in Ungheria. Oltre agli impegni politici, il Premier intende passare, di nascosto, qualche ora lieta in compagnia di una giovane onorevole dell’opposizione in viaggio con la delegazione. Tutto sembra procedere per il meglio fino a quando i due maldestri amanti si ritrovano con un misterioso cadavere nella suite del lussuoso Hotel dove alloggiano. Per non finire nel turbine di uno scandalo, nel caso la cosa fosse scoperta, si affidano al prezioso aiuto del portaborse del Premier. Per loro sarà una giornata lunga e difficile, con improvvisi e ripetuti colpi di scena. Una commedia esilarante che assicura risate, divertimento e un pizzico pepato di pungente satira politica!
Curiosità
- Natale a 5 stelle è diretto da Marco Risi (Vado a vivere da solo, Mery per sempre, Il muro di gomma, Maradona – La mano de Dios, Fortapàsc).
- Il film è stato prodotto e distribuito dal canale streaming Netflix.
- Il film è stato girato a Roma e a Budapest in Ungheria.
- Il film è basato sull’opera teatrale Fuori servizio Ray Cooney. “Natale a 5 stelle” è il terzo adattamento cinematografico della commedia di Cooney dopo un primo adattamento norvegese del 1992 (Ute av drift!) e un secondo ungherese dal titolo Fuori servizio del 1997.
- La sceneggiatura del film è di Enrico Vanzina da un soggetto dei fratelli Vanzina.
- “Natale a 5 stelle” è il primo film girato senza Carlo Vanzina, autore del soggetto, a cui la pellicola è dedicata, morto prima della realizzazione del film.
- Le musiche originali del film sono di Giuliano Taviani e Carmelo Travia (Caccia al tesoro, Non si ruba a casa dei ladri, Ogni maledetto Natale, Sapore di te),
Note di regia e sceneggiatura
Il regista Marco Risi: “Natale a 5 Stelle” è il film che non avrei voluto fare! Perché farlo significava che Carlo non ce l’aveva fatta. Quando Enrico me lo ha chiesto dicendomi che era stato lui a chiederglielo ho accettato subito perché l’idea che avesse pensato a me mi ha commosso prima e inorgoglito dopo. A nessun altro sarebbe venuto in mente di chiederlo a me. A Carlo sì, perché mi conosceva meglio di chiunque altro e sapeva che, volendo, con la commedia me la cavavo. Così è stato. Mi ci sono messo con tutto il cuore, pensando a lui ogni giorno e a ogni inquadratura… ma non perché cercassi di fare come avrebbe fatto lui ma per capire se qui o là fossi riuscito a farlo ridere; non era facile far ridere Carlo. Secondo me ci sono riuscito, almeno credo. Fare questo film e cercare sul set la complicità con i “suoi” attori e con Enrico, è stato come vivere ancora per un po’ con lui. Buon divertimento.
Lo sceneggiatore Enrico Vanzina: La sceneggiatura di “Natale a 5 Stelle” l’ho scritta, nelle sue prime versioni, insieme a mio fratello Carlo. Lui non ha potuto firmarla perché il contratto con Lucky Red è avvenuto dopo la sua scomparsa. L’ultima versione, quella diciamo più politica, l’ho scritta da solo. La forza di questa sceneggiatura (secondo me è molto forte) nasce da due elementi. Il primo è la commedia “Out of order” di Ray Cooney, dalla quale è tratta. Un meccanismo perfetto, a prova di bomba, al limite del geniale nel suo genere farsesco. Il secondo elemento è l’idea d’inserire all’interno di una farsa un tema di osservazione politica, generalmente poco frequentato dal cinema italiano. Il mix è interessante e sorprendente. Il testo teatrale si svolgeva tutto dentro la suite di un Grand Hotel. Carlo ed io abbiamo cercato, con la scrittura, di “uscire” il più possibile all’esterno, adattando la storia ad una trama con più aria narrativa. La scelta di Budapest come luogo dell’azione nasce dal nostro antico amore per una certa Mitteleuropa, sinonimo di cinema viennese, simbolo di un modo di interpretare l’Idea della Commedia in senso lato. Non abbiamo usato volgarità e topos del cinema natalizio. Abbiamo cercato di portare in scena un testo spiritoso.
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