Naufragi: trailer e trama del film di Stefano Chiantini con Micaela Ramazzotti
Esce in streaming il 9 luglio su Apple TV/ iTunes, Google Play, Amazon TVOD, Rakuten e Chili e il 16 luglio su Sky il dramma Naufragi di Stefano Chiantini.
Esce in streaming distribuito da Adler Entertainment il 9 luglio su Apple TV/ iTunes, Google Play, Amazon TVOD, Rakuten e Chili e il 16 luglio su Sky, Naufragi, scritto e diretto da Stefano Chiantini (Isole; Storie sospese) e interpretato da Micaela Ramazzotti.
La trama ufficiale: Maria, Antonio e i due figli sopravvivono a fatica con il solo stipendio di lui. Nonostante le difficoltà, sono una coppia unita e si amano incondizionatamente. Quando un evento tragico stravolge le cose, Maria deve lottare con tutte le proprie forze per tenere unita la famiglia. Un film sul disagio psichico nei rapporti familiari, sul dolore e sullo smarrimento che ne consegue, ma anche sulla capacità delle persone di ricominciare a vivere, nonostante tutto.
Il cast include Micaela Ramazzotti, Mario Sgueglia, Marguerite Abouet, Lorenzo McGovern Zaini e McGovern Zaini.
NOTE DI REGIA
“Naufragi” è un racconto che vorrebbe porsi come una ricerca nella semplice direzione della statura umana dei suoi personaggi, tratteggiarne con segni decisi il profilo psicologico e indagarne l’animo. Non mi interessa in questo caso dare letture e proporre il mio sguardo sul mondo attraverso il linguaggio cinematografico, mi interessa solo che il film sia pulsante e traboccante di stati dell’animo, che la tecnica sia subordinata alla poetica. “Naufragi” contiene in sé numerosi temi che s’intrecciano tra di loro: il tema del disagio psichico nei rapporti familiari, il senso di colpa, l’impossibile elaborazione di un lutto, lo sgretolarsi dei rapporti familiari e il loro ricostituirsi sotto forme diverse. “Naufragi” è essenzialmente un film sul dolore e sullo smarrimento che ne consegue, sulla resistenza delle persone al dolore e sulla loro capacità di ricominciare a vivere nonostante tutto. Senza nessuna retorica, nessuna enfasi, ma attraverso un racconto che lavora sulla “sottrazione”, sull’assenza, sul vuoto. Essenziale, scarno, aspro, ma traboccante di sangue pulsante come solo la vita vera sa essere. [Stefano Chiantini]
Il regista Stefano Chiantini nasce ad Avezzano (L’Aquila) il 5 agosto 1974. Agli inizi è aiuto regia nel film “Incantesimo napoletano” di Paolo Genovese e Luca Miniero e nel documentario “Paesaggio a sud” di Vincenzo Marra. Torna alla regia nel 2004, quando scrive e dirige il cortometraggio “Forse sì… forse no…”, pellicola super 16mm, con Alessandro Tiberi e Cristiana Capotondi. Nel 2009 scrive e dirige il primo lungometraggio “L’Amore non basta”, pellicola super 16mm, con Giovanna Mezzogiorno, Rocco Papaleo e Alessandro Haber. Nel 2011 scrive e dirige la sua opera seconda, “Isole” con Asia Argento, Giorgio Colangeli, Ivan Franek, Paolo Briguglia e Alessandro Tiberi. Nel 2015 Chiantini ha diretto il suo terzo lungometraggio, “Storie sospese” interpretato da Marco Giallini e Maya Sansa.Ora è al lavoro al suo nuovo lungometraggio “Il Ritorno”, prodotto dalla World Video Production.
Il film, prodotto da Andrea Petrozzi, è una produzione World Video Production con Rai Cinema, in coproduzione con la francese Offshore, si avvale della direzione della fotografia di Claudio Cofrancesco, delle scenografie di Ludovica Ferrario, dei costumi di Marta Passarini, delle musiche di Piernicola Di Muro e del montaggio firmato da Luca Benedetti.