Né Giulietta, né Romeo: al cinema con l’esordio alla regia di Veronica Pivetti
L’ennesima trasposizione di Romeo e Giulietta arriva al cinema con i tumulti adolescenziali omosessuali dell’esordio alla regia di Veronica Pivetti
Alle prese con gli adolescenti di oggi è probabile che anche William Shakespeare avrebbe scritto una tragedia diversa per il giovane Romeo, mentre “Né Giulietta, né Romeo” arriva sul grande schermo con tutta l’ironia della commedia italiana e l’esordio alla regia di Veronica Pivetti, anche interprete e sceneggiatrice, con Giovanna Gra, autrice del soggetto.
Il film si concentra quindi sui tumulti adolescenziali del sedicenne Rocco Bordin (Andrea Amato) con genitori separati, un ottimo rapporto con la madre Olga Strada (Veronica Pivetti), giornalista della carta stampata che annaspa fra lavoro e incasinata vita personale, con la stravagante nonna Amanda (Pia Engleberth), ma pessimo con il padre Manuele (Corrado Invernizzi) egocentrico psicanalista dall’affollatissima vita sentimentale.
[quote layout=”big” cite=”Veronica Pivetti]”Fare questo film è stata un’esperienza dirompente, un’assunzione di responsabilità sull’otto volante, un bagno totale di logica e istinto insieme. E, come Rocco, il protagonista della storia, ho deciso di cambiare pelle sperimentando un’altra, nuova, sentita e desiderata identità professionale”
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Genitori problematici ma presenti, progressisti e aperti, vicini come i suoi migliori amici, la vivace e simpatica Maria (Carolina Pavone) e il goffo ed ingenuo Mauri (Francesco De Miranda), almeno fino a quando Rocco si innamora di un ragazzo e, deluso dal modo nel quale i genitori accolgono la sua omosessualità, decide di scappare per andare a vedere il concerto della giovane icona gay e suo cantante preferito.
Madre e nonna lo inseguono in un viaggio disastrosamente esilarante, che porterà tutti a Milano e a conoscersi meglio, mentre la commedia prodotta da Pigra Srl in associazione con Carismi e il patrocinio di Amnesty International (sezione italiana), sarà distribuita nelle sale italiane da Microcinema dal prossimo 19 novembre.
Né Giulietta, né Romeo: Note di Regia
Può una famiglia evoluta, progressista, alternativa al punto giusto, saltare per aria di fronte alla scoperta di un figlio omosessuale?
Purtroppo sì, anche se siamo nel 2015. Anche se pensavamo che il dato fosse acquisito e metabolizzato. Né Giulietta, né Romeo è la cronaca e commedia di un nucleo familiare che va in crisi di fronte all’ineluttabile “Mamma, io amo lui” dell’adorato figlio maschio.
Per raccontare questa storia mi sono smaccatamente alleata con il mio giovane protagonista, Rocco, e siamo andati a braccetto alla scoperta dei pregiudizi familiari, tanto imprevedibili quanto radicati.
Ne abbiamo riso e pianto insieme, ci siamo arrabbiati e abbiamo meditato, mentre un mondo adulto e impreparato dava fuori di matto senza riuscire a capire quello che stavamo dicendo, facendo, pensando.
La nostra corsa semiseria alla ricerca di un’identità sessuale troppo a lungo inascoltata, ha tessuto la trama di Né Giulietta, né Romeo secondo una logica istintiva e adolescenziale, come il protagonista voleva che fosse, guardando il mondo con i suoi occhi.
E, tra un sorriso e l’altro, ho cercato di raccontare, con la macchina da presa saldamente in spalla, lo sgomento e l’incapacità di chi siede pericolosamente in bilico sulle proprie miopi certezze.
Durante questo viaggio ho avuto l’immenso piacere d’incontrare Amnesty International che ha visto e condiviso Né Giulietta, né Romeo e l’ha sostenuto dandogli il patrocinio, cosa mai avvenuta prima d’ora per una commedia.
Fare questo film è stata un’esperienza dirompente, un’assunzione di responsabilità sull’otto volante, un bagno totale di logica e istinto insieme. E, come Rocco, il protagonista della storia, ho deciso di cambiare pelle sperimentando un’altra, nuova, sentita e desiderata identità professionale.
Veronica Pivetti
Via | Microcinema