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Nemiche per la pelle: Recensione in Anteprima

Dopo 5 anni d’assenza torna nei cinema d’Italia Luca Lucini con Nemiche per la Pelle.

pubblicato 7 Aprile 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 07:17

Oltre 5 anni d’assenza. Tanti, soprattutto per un regista che fino a La donna della mia vita aveva girato sei film in sei anni. Eppure Luca Lucini per oltre un lustro si è eclissato dalle sale nostrane, fino a questo atteso ritorno con Nemiche per la Pelle, commedia al femminile nata da un’idea di Margherita Buy e poi sceneggiata da altre due donne, ovvero Doriana Leondeff e Francesca Manieri. Per la Buy un bis immediato in coppia con un’altra figura femminile pochi mesi dopo Io e Lei di Maria Sole Tognazzi, duettando ancora una volta con un’attrice apparentemente lontana mille miglia dal suo tipo di cinema. Claudia Gerini.

Esattamente come avvenuto con Sabrina Ferilli nel titolo ‘lesbo’ della Tognazzi, anche la Gerini indossa gli abiti di una donna completamente differente da quella interpretata da Margherita. Antipodi che si scontrano sul classico campo della commedia nostrana, con due nemiche giurate, due donne opposte per temperamento e stile di vita che si ritrovano improvvisamente a condividere la più incredibile delle eredità: il figlio del loro ex-marito avuto per giunta non si sa né dove né quando.

Questo l’originale soggetto da cui prende vita Nemiche per la Pelle, con Paolo, ex marito di Lucia e attuale marito di Fabiola, che muore improvvisamente d’infarto. Le due donne, che mai si sono sopportate, sono ora di fatto ‘costrette’ a gestire un bimbo di 7 anni, che Paolo aveva avuto con una donna orientale, morta anni prima. Il piccolo non ha praticamente nessuno al mondo se non loro, donne forti, indipendenti e mai diventate madri. Per motivi differenti entrambe accettano l’eredità lasciata loro sul groppone, intraprendendo così un viaggio dentro se stesse e dentro quella tardiva e inattesa maternità che finirà per cambiarle visibilmente. Realizzandole una volta per tutte.

Un’altra opera al femminile, quella diretta con mano decisamente poco ispirata da un Lucini che si è completamente prestato al servizio delle due attrici, a dimostrazione di come il cinema italiano stia finalmente spalancando le proprie porte al gentil sesso. Una coppia decisamente in forma, quella composta dalla Gerini e dalla Buy, ma con la prima assoluta dominatrice della scena. Nemiche per la Pelle rimane infatti a galla grazie alla meravigliosa prova d’attrice di Claudia, cinica e strabordante, splendidamente ‘irriverente’ e quasi cattiva, nei costosi abiti di questa moderna Strega che non riesce a pensare ad altro che non sia il denaro. E’ lei a trascinare la pellicola per tutti i 92 minuti di durata, tra battute spiazzanti ed uscite esilaranti, lasciando a Margherita il ruolo di isterica ‘spalla’. Un po’ quanto già avvenuto con Io e Lei ed ora nuovamente ripetuto, per due donne così gratuitamente diverse da venirsi immancabilmente incontro. Lucia è una donna particolare, che parla con gli animali e crede negli spiriti, che mangia solo cibi biologici e fa yoga, indossa camicioni larghi ed abiti realizzati con fibre naturali, ha il ‘braccino corto’ e usa l’auto elettrica, ama le musiche etniche e crede nelle battaglie per i diritti civili.

Fabiola, invece, è a capo di un’agenzia immobiliare di lusso, legge solo Vanity Fair e indossa scarpe da 400 euro, canta Madonna e vive circondata dai filippini, inventa favole della buonanotte centrate sugli attici di Roma, sogna la Bentley e ogni sera si riempie il corpo di lumache, in modo da tirare la pelle. Donne legate solo e soltanto da una cosa, ovvero quel marito appena deceduto che ha lasciato loro questo bambino che vuoi o non vuoi le obbligherà a conoscersi, e soprattutto a diventare amiche. Lentamente, entrando l’una nella vita dell’altra. Per riuscire nell’impresa Lucini srotola una trama assai scontata nella sua evoluzione, un po’ tirata per i capelli nella parte ‘giudiziaria’ e a dir poco infarcita di cliché, con tanto di sentimentale happy-end in cui l’attualità prende il sopravvento. Perché il concetto di famiglia viene fortunatamente slegato dall’aspetto puramente biologico, ampliando ciò che erroneamente viene ancora considerato ‘tradizionale’. Un ruolo assolutamente marginale viene lasciato alle figure maschili della pellicola, vedi Giampaolo Morelli e Paolo Calabresi, visibilmente irrisolti e senza spina dorsale. Uomini in balia delle donne, deboli ed insicuri. Quasi inutili, per non dire dannosi, e in questo caso specchio di un nostro tempo cinematograficamente limitato da una regia poco incisiva e da uno script che si regge solo ed esclusivamente sulle forti spalle di una sorprendente Claudia Gerini.

[rating title=”Voto di Federico” value=”5″ layout=”left”]

Nemiche per la pelle (Ita, 2016, commedia) di Luca Lucini; con Margherita Buy, Claudia Gerini, Giampaolo Morelli, Paolo Calabresi, Gigio Morra, Lucia Ragni, Andrea Bosca, Shi Yang Shi, Pia Engleberth, Federica Fracassi, Bettina Giovannini, Jasper Cabal, Stefano Santospago – uscita giovedì 14 aprile 2016.