New York 2016, chiude The Lost City of Z di James Gray
Sarà Z. La città perduta, film dall’omonimo romanzo di David Grann, a chiudere la 54esima edizione del Festival del Cinema di New York.
Protagonista Percy Harrison Fawcett, versione british di Indiana Jones: altrettanto spericolato ma baffuto e con l’elmetto. All’inizio del Novecento, questa ex spia per conto del governo di Sua Maestà si trasforma in un eccezionale esploratore e compie una serie di incredibili spedizioni nel cuore dell’Amazzonia, ossessionato dalla ricerca dei resti di una civiltà sconosciuta, per secoli identificata con il mitico El Dorado. Si imbatte in tribù armate di frecce avvelenate, combatte contro coccodrilli, giaguari, pirafia, anaconda e insetti mortali. Nel 1925, durante l’ultima missione, scompare. Letteralmente. Nessuno saprà cosa ne è stato di lui. Molte spedizioni si sono susseguite, invano, alla ricerca dei suoi resti. Nessuna però è stata raccontata come questa di David Grann, giornalista pantofolaio, che decide di partire per l’Amazzonia per ripercorrere le tracce dell’ultimo, grande, esploratore vittoriano.
Darius Khondji direttore della fotografia, per un titolo prodotto da Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Anthony Katagas e Dale Armin Johnson, con Brad Pitt e Marc Butan produttori esecutivi. Ad aprire il Festival sarà invece il documentario The 13th di Ava Duvernay
Fonte: HollywoodReporter