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Noi Siamo Infinito – Recensione in anteprima

Tratto dall’omonimo celebre romanzo, arriva finalmente nelle nostre sale The Perks of Being a Wallflower, molto più di un romanzo di formazione

di simona
pubblicato 12 Febbraio 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 17:39

Ambientato fra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90 – quando non esistevano i social-network, si chiamavano gli amici sul telefono di casa, i lettori MP3 non avevano ancora soppiantato i vecchi walkman e si registravano le proprie canzoni preferite su audiocassette da ascoltare infinite volte o regalare al proprio amato – Noi Siamo Infinito piacerà agli adolescenti di oggi e piacerà, forse anche di più – complice l’effetto nostalgia – agli adolescenti di ieri, che quegli anni li han vissuti.

In arrivo nelle sale il giorno di San Valentino, la pellicola diretta e sceneggiata da Stephen Chbosky (pronunciato sha-bos-ky, già sceneggiatore della versione cinematografica di Rent) forse non diventerà “il vostro film preferito dell’anno”, come recita la frase di lancio sulla locandina, ma merita sicuramente la visione. Tratto dal romanzo d’esordio dello stesso Chbosky (edito in Italia con il titolo Noi siamo infinito: Ragazzo da parete) porta sullo schermo con delicatezza tematiche drammatiche forti e di grande attualità (bullismo, omosessualità e omofobia, droga, violenze domestiche…), stemperandole con i toni di una romantica commedia adolescenziale (che va oltre il genere coming of age e non è per nulla superficiale) sulla forza dell’amicizia.

Al centro della vicenda c’è Charlie, un ragazzo molto timido ed introverso, che osserva il mondo intorno a sé tenendosi in disparte; un’infanzia difficile ed un trauma irrisolto gli creano non pochi problemi a relazionarsi con i nuovi compagni di scuola. Due carismatici ragazzi dell’ultimo anno, la bella Sam e il suo impavido fratellastro Patrick, lo prendono sotto la loro ala protettrice accompagnandolo verso nuove amicizie, il primo amore, il primo bacio, le prime feste, le rappresentazioni del Rocky Horror Picture Show e la ricerca della colonna sonora perfetta della loro vita. Allo stesso tempo, il suo professore di inglese, il sig. Anderson lo introduce al mondo della letteratura, facendo nascere in lui il sogno di diventare scrittore. Tuttavia, nonostante la felicità raggiunta, il passato tormenta ancora Charlie. Quando i suoi amici più grandi si preparano a lasciare il liceo per il college, l’equilibrio precario del ragazzo inizia a sgretolarsi, fino a palesare una dolorosa verità.



Tutti e tre i giovani protagonisti della pellicola – Logan Lerman, Emma Watson ed Ezra Miller – incarnano perfettamente i loro rospettivi personaggi offrendo delle ottime performance. La ex-Hermione Granger stupisce per maturità, ma sono i due ragazzi a dare il meglio. Lerman – non lo avremmo creduto possibile basandoci su Percy Jackson o su I Tre Moschettieri – riesce a rendere al meglio le tante sfaccettature di Charlie senza mai strafare. La sua è una prova attoriale fatta di piccoli gesti, sorrisi accennati e sguardi fugaci. Miller è perfetto e, pensando anche alla sua performance in …E ora parliamo di Kevin, possiamo tranquillamente metterlo in cima alla lista dei giovani protagonisti da tenere d’occhio.

Un altro punto di forza della pellicola è rappresentato senz’altro da una colonna sonora che non passa per nulla inosservata. Da David Bowie agli Smiths, passando per Don’t Dream It’s Over dei Crowded Hose e per un lungo omaggio al The Rocky Horror Picture Show che tanto è piaciuto a chi scrive. Certo l’autore – che di Rocky Horror se ne intende, poichè sua sorella Stacy ha fatto parte del tour teatrale europeo dello spettacolo fra il ’96 ed il ’97 – non poteva trovare espediente migliore per insegnare a Charlie a “partecipare”.

La regia è vivida, fluida, mai banale, molto partecipe. Sicuramente il fatto che dietro la macchina da presa ci sia l’autore del libro ha aiutato a rendere la trasposizione così reale (non c’è quella patina di glamour che di solito ricopre i film ambientati alle superiori) e così ‘affettuosa’, in modo quasi tangibile, nei confronti dei protagonisti. C’è molta vita in Noi Siamo Infinito, e ciascuno riuscirà facilmente ad immedesimarsi, perchè certe situazioni le abbiamo vissute tutti, così come tutti abbiamo provato certi sentimenti.

Nei cinema da giovedì 14 ffebbraio. Qui il trailer italiano.

Voto di Simona: 7
Voto di Gabriele: 7

Voto di Federico: 7

Noi siamo Infinito (The Perks of Being a Wallflower, USA 2012, commedia drammatica) Regia di Stephen Chbosky, con Logan Lerman, Emma Watson, Ezra Miller, Mae Whitman, Kate Walsh, Dylan McDermott, Melanie Lynskey, Nina Dobrev, Johnny Simmons, Paul Rudd, Julia Garner, Tom Savini, Brian Balzerini, Tom Kruszewski.