Non buttiamoci giù – 4 nuove clip in italiano della commedia con Pierce Brosnan e Aaron Paul
Non buttiamoci giù: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sulla commedia di Pascal Chaumeil nei cinema italiani dal 20 marzo 2014.
Non buttiamoci giù: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sulla commedia di Pascal Chaumeil nei cinema italiani dal 20 marzo 2014.
Esce oggi nei cinema italiani Non buttiamoci giù, un film diretto dal regista de Il truffacuori, che tra dramma e commedia affronta una tematica complessa come quella della depressione e del suicidio con una venatura ironica tipica delle opere dello scrittore inglese Nick Hornby, suo il romanzo su cui è basata la sceneggiatura, dai suoi libri sono stati tratti anche i film Febbre a 90°, About a Boy – Un ragazzo, Alta Fedeltà e la commedia italiana È nata una star?.
In cima ad un grattacielo s’incrociano i destini di quattro aspiranti suicidi (Pierce Brosnan, Toni Collette, Aaron Paul e Imogen Poots), un incontro sorprendente che li spingerà ad un patto: nessuno si suiciderà prima del loro prossimo incontro su quello stesso grattacielo a San Valentino…
A seguire trovate info sulla realizzazione del film e a seguire le nuove clip in italiano, mentre se volete approfondire ulteriormente vi segnaliamo una recensione in anteprima del film.
NOTE DI PRODUZIONE – IL REGISTA PASCAL CHAUMEIL SALE A BORDO
Quando Il truffacuori – l’osannata commedia romantica (2010) interpretata da Vanessa Paradis e Romain Duris – ha portato Pascal Chaumeil a trovarsi un agente britannico, la prima missione del regista francese fu quella di informarlo che uno dei suoi scrittori britannici preferiti era Nick Hornby e che dirigere un adattamento tratto da uno dei libri dell’autore sarebbe stato un sogno che si realizzava. E cosi accadde; Dwyer e Posey avevano già iniziato la ricerca di un regista per portare Non buttiamoci giù sul grande schermo, e dopo essersi incontrate con Chaumeil, si resero conto che lui era la perfetta combinazione di passione e talento.
“Si potrebbe dire che Pascal è una scelta inusuale”, dice Dwyer. “Ma Lone Scherfig lo è stato a sua volta per An Education. Penso sia un bene fare scelte coraggiose con i registi perché è così che si ottengono risultati interessanti”.
“Pascal è un vero e proprio anglofilo: ama gli scrittori inglesi e la musica britannica”, aggiunge Posey. “Non il cibo britannico, però”, cinguetta Dwyer. “No, non il cibo inglese o il vino! Non ancora, in ogni caso”. La sua partner è d’accordo. “Ma ha un puro senso dell’umorismo inglese e questo è spesso uno dei più grandi ostacoli da un punto di vista culturale”.
“Ho amato i libri di Nick, uno davvero importante nella mia vita è stato Alta Fedeltà, sia perché è un libro molto godibile e inoltre perché l’ho letto in un momento della mia vita in cui stavo vivendo una brutta storia d’amore”, dice Chaumeil. “Ero disperato e, in quel momento, è stato un libro che mi ha davvero dato speranza”. Chaumeil aveva divorato Non buttiamoci giù ma, mentre lo ammirava per i suoi forti sentimenti di speranza, di amicizia e per la mancanza di sentimentalismo, lo faceva riflettere: “Questo sarebbe un libro difficile da adattare … Ma quello che mi è piaciuto è l’impostazione così forte, il modo in cui questi quattro personaggi si conoscono a vicenda.
C’è qualcosa di quasi assurdo nel fatto che quattro persone vogliano suicidarsi nella stessa notte e vadano nello stesso posto: è un’idea forte e audace. Ed è un buon inizio per una storia, così diverso da qualsiasi altra cosa che ho letto”. Una volta a bordo, Chaumeil suggerì le sue idee alla sceneggiatura di Thorne, in particolare volle che gli elementi da commedia avessero una maggiore enfasi. “Sentivo che, al fine di ottenere un coinvolgimento da parte del pubblico, il film dovesse essere davvero divertente – emotivo – ma divertente”, spiega il regista. E questa idea generale fu ampiamente concordata da tutti i partecipanti del film.
“Eravamo consapevoli di ciò ogni giorno sul set”, dice Dwyer. “Anche gli attori, e Barney, il nostro brillante editor, ha fatto in modo da assemblare le scene proprio per mantenere quell’equilibrio voluto da Pascal. È stato un continuo lavoro di finitura sulle battute, in modo che tutto risultasse sia molto divertente che molto commovente. Una specie di sottile filo rosso che accomunava tutti i personaggi con estrema cura”.
“L’approccio generale è stato quello di essere il più naturale possibile per cercare di mantenere le cose semplici, senza strafare”, aggiunge Chaumeil. “Bisognava ottenere uno spettacolo vero lasciando che la commedia o l’emozione scaturissero dalle situazioni senza mai spingere troppo. Ho cercato di trovare una buona energia tra i diversi personaggi e siamo stati fortunati perché i nostri attori sono stati fantastici”.
Gli attori lodano Chaumeil per l’atmosfera rilassata sul set e per la possibilità concessa di provare qualsiasi cosa sentissero sui personaggi. “Ho grande rispetto e ammirazione per gli attori quando sono bravi”, dice il regista. “Ho sempre voluto la loro visione del personaggio e vedere cosa possono portare, perché penso che questo sia il modo migliore per ottenere una recitazione più naturale. Quando recitano cerco di sentire le stesse emozioni. Se sento qualcosa, allora questo va bene per lo schermo”.
Anche Posey e Dwyer lodano Chaumeil per aver affrontato la sfida nel mantenere una fluidità e dare slancio a un film sostanzialmente diviso in quattro capitoli. Nella fatidica notte in questione, l’audace quartetto di Non buttiamoci giù si salva a vicenda e tutti gli avvertirono questa potenza nel momento di girare la scena. “Non mi sono nemmeno reso conto di quanto avevamo lavorato per girare la scena”, osserva Brosnan. “È stata molto emotiva, eravamo ai Pinewood Studios circondati dai green screen, e il set era ricostruito alla perfezione. Si poteva sentire quel senso di disperazione per il mio personaggio e,
proprio mentre sta per saltare, ecco che arriva il suo angelo, Maureen”.
Chaumeil è pieno di ammirazione per la chimica che si è instaurata tra i membri del cast, tanto che molte volte, dopo il lavoro, andarono a cena assieme. “Si sono apprezzati l’un l’altro subito”, dice Chaumeil. “Si potrebbe dire che sono stati una combinazione fantastica, tanto gentili tra loro sul set. Ognuno ha una o due scene che sono davvero importanti per il loro personaggio, e si vedeva quanto si aiutassero a vicenda. Soprattutto Imogen Poots, che aveva alcune scene molto forti; si poteva percepire come gli altri fossero sempre molto protettivi verso di lei”. “Si sono rispettati”, continua, “e si sono sfidati in maniera positiva in ogni scena. Potrei dire che ognuno è rimasto impressionato dal talento dell’altro e volevano dare solo il meglio”.
Non buttiamoci giù – 2 clip in italiano della commedia basata sul libro di Nick Hornby
Il prossimo 20 maggio debutterà nei cinema italiani Non buttiamoci giù, la commedia basata sul’omonimo romanzo dello scrittore inglese Nick Hornby (Alta fedeltà, About a Boy) diretta dal francese Pascal Chaumeil (Il truffacuori) e interpretata da Pierce Brosnan, Toni Collette, Aaron Paul, Imogen Poots, Rosamund Pike e Sam Neill.
A Chameuil e allo sceneggiatore Jack Thorne l’arduo compito di equilbrare le molteplici sfumature emotive di quella che a tutti gli effetti è una commedia drammatica che tratta di un tema delicato come il suicidio e le motivazioni connesse ad un gesto così estremo.
Oggi vi proponiamo due clip in italiano tratte dal film e a seguire un’intervista ai realizzatori del film che raccontano la delicata fase dell’adattamento e riduzione del libro in una sceneggiatura, il momento più complesso e cruciale della fase di pre-produzione.
Note di produzione – Dal libro al film
Dopo il Sundance Film Festival del 2009, dove An Education ottenne consensi, lanciando la carriera di Carey Mulligan e iniziando ad essere un serio contendente all’Oscar®, Hornby chiese alla coppia se avesse in mente uno scrittore per l’adattamento del film. Loro suggerirono Jack Thorne, che fu subito reclutato. Dopo aver letto la sceneggiatura di Thorne, tratta dal suo libro The Scouting book for Boys, Dwyer lesse anche gli altri lavori del giovane scrittore britannico e si convinse che fosse un talento con cui poter lavorare. Hornby, che preferì farsi da parte e lasciare che altri scrittori adattassero i suoi lavori per il grande schermo, approvò la scelta.
Considerando che Non buttiamoci giù è scritto in forma di diario, con ogni personaggio che narra la propria esperienza in prima persona andando avanti e indietro in tutto il romanzo, Posey e Dwyer si resero conto che questo approccio non avrebbe mai funzionato al cinema. Allo stesso modo, considerando solo uno dei quattro personaggi principali come voce narrante, questo avrebbe sbilanciato la storia, quindi la strategia di Thorne nell’adattamento fu la seguente: la separazione dei vari personaggi di Hornby, inserendoli in quattro capitoli separati con i nomi dei personaggi. “L’idea di Jack per sbloccare la sceneggiatura era che lui avrebbe mantenuto tutte e quattro le voci, ma le avrebbe adoperate come in una sorta di staffetta, dove ognuno eredita la storia dall’altro”, spiega Posey. Una soluzione che Hornby stesso descrive come “geniale”. “In realtà è molto discreta quando si guarda il film”, dice. “Alcune persone hanno sottolineato il fatto che c’è questa specie di voce fuori campo che non sempre si nota all’interno del film”.
Mentre Tessa Ross della Film4 raccoglieva i fondi per il progetto, Thorne lavorava a tutto spiano sul dividere la narrazione di Non buttiamoci giù in quattro capitoli, che iniziavano con Martin e finivano con Maureen, mentre Jess e JJ erano nel mezzo. “È stato un ottimo modo per dare una struttura alla storia”, dice Pascal Chaumeil,arruolato come regista di Non buttiamoci giù. “È abbastanza raro trovare un film in cui si conoscono i personaggi attraverso tutta la storia. In molte pellicole si sa tutto su ogni personaggio e poi racconti la storia. Ma in Non buttiamoci giù c’è un mistero per ognuno di loro. Per esempio, solo alla fine sappiamo davvero della vita di Maureen o delproblema di JJ. Questo è un approccio interessante”.
Thorne, il cui curriculum include anche Skins e This Is England ’86, ’88 e ’90, così come il libro Scouting book for Boys, aveva amato il libro di Hornby come una cronaca insolita e compulsiva con personaggi fortemente definiti e fu felicissimo quando Dwyer e Posey lo contattarono. “Il modo in cui Nick ha scritto la prima scena sul tetto è così tremendamente brillante, tutto quello che dovevo fare era copiarlo ed è esattamente quello che ho fatto”, dice Thorne che, come per la maggior parte degli adattamenti, scrisse diverse stesure della sceneggiatura, riadattandole alle idee di Chaumeil, quando il regista francese venne scelto. “Ha indicato alcune idee brillanti su come raccontare la storia, e spostato alcune scene chiave”, dice lo scrittore. Sempre con l’intenzione di onorare il materiale originale di Hornby, Thorne si rese conto di aver bisogno di apportare modifiche e porre la propria impronta, sui personaggi più giovani in particolar modo. “JJ è cambiato un bel po’ rispetto al libro”, dice lo scrittore. “Mi è sempre piaciuta l’idea che lui non sapesse fino in fondo perché fosse lì su quel tetto. Più leggo articoli sul suicidio più mi rendo conto che alcune persone hanno ragioni molto chiare sul perché vogliono morire e altre assolutamente no. Ho pensato a quanto bella e tragica fosse l’idea di inserire JJ in questo contesto”.
Ottenere il giusto finale fu un’altra sfida. Thorne utilizzò tutta la sua abilità narrativa per arginare il problema; ad esempio quando il figlio di Maureen si ammala e tutti arrivano in ospedale nelle ultime fasi, e riunendo i quattro personaggi in cima a Topper Tower dopo che uno di loro decide, per la seconda volta, di farla finita. Il compito più arduo affrontato da Thorne fu quello di trovare il giusto equilibrio dei toni, un fattore cruciale in qualsiasi adattamento di successo. “È una commedia drammatica sul suicidio”, spiega Thorne. “Non vuoi sembrare pedante sulla questione e allo stesso tempo devi fare un film che le persone considerino godibile. Quello che mi era piaciuto del libro è che si districava brillantemente tra dramma e commedia. Il mio compito era quello di fare lo stesso”.
Thorne ottenne informazioni preziose da Hornby stesso, che offrì generosamente i suoi suggerimenti allo scrittore più giovane. Gli altri consigli di Posey e Dwyer si rivelarono una risorsa preziosa. “La cosa geniale su Finola e Amanda è che lottano per la storia”, dice Thorne. “Le loro note – parecchie a dire il vero – sono sempre leali ed estremamente ben articolate. È bello ciò che fanno e dicono: questa è la nostra storia e anche la tua. Questa è una qualità rara e meravigliosa nei produttori”.
In un primo momento non scrisse pensando a particolari attori, ma quando Toni Collette si mostrò interessata al progetto, Thorne ammette che inizialmente si sentì intimidito nello scrivere Maureen per l’attrice australiana, tanto brava e versatile. “All’inizio pensavo ‘Come faccio a scrivere per Toni?’, ricorda. “Ma poi ho capito: posso scrivere tutto per Toni perché lei sa fare tutto”.
Quando Brosnan successivamente aderì al progetto, Thorne e Dwyer volarono a Parigi per incontrarsi con lui e lo sceneggiatore aggiunse alcune riflessioni dell’attore per il ruolo di Martin. “Sono stati capaci di entrare sotto la pelle dei personaggi e, quindi, non ho dovuto forgiare la scrittura sulle loro personalità. Sono tutti attori brillanti e questo ha reso il mio lavoro più facile”. “È importante ricordare quanto umorismo c’è nella storia”, dice Brosnan. “E si avviluppa e si trasforma in direzioni inaspettate”.
Non buttiamoci giù – trailer italiano, locandina e foto della commedia basata sul libro di Nick Hornby
Non buttiamoci giù: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sulla commedia che uscirà in Italia il 20 marzo 2014.
Il prossimo 20 marzo grazie a Notorious Pictures arriva nei cinema italiani Non buttiamoci giù (A Long Way Down), commedia diretta dal regista Pascal Chaumeil (Il truffacuori) tratta dall’omonimo romanzo dello scrittore inglese Nick Hornby (Alta fedeltà, About a Boy).
Il cast del film include Pierce Brosnan, Toni Collette, Aaron Paul, Imogen Poots, Rosamund Pike, Sam Neill e Tuppence Middleton.
La trama ufficiale del film:
Erano pronti a fare un salto di qualità…
Dal Best Seller di Nick Hornby (“About a Boy”, “Alta Fedeltà”), la storia di quattro sconosciuti che, durante la notte di Capodanno, si incontrano in cima al grattacielo più alto di Londra con lo stesso intento, ovvero quello di saltare giù. Questa coincidenza è talmente grottesca da farli desistere temporaneamente e stringere un patto: nessuno dei quattro si suiciderà per almeno 6 settimane, ma la notte di San Valentino si ritroveranno sullo stesso grattacielo per fare il punto della situazione sulle loro vite. Una commedia sull’amore, sull’amicizia e sull’importanza di avere qualcuno con cui condividere qualsiasi cosa, anche il tetto di un grattacielo…
Note di produzione – Dal libro al film
Un racconto comico che affronta i temi tabù del suicidio e della depressione? Può sembrare un terreno rischioso anche per un autore di best-seller come Nick Hornby, che però li ha affrontati con sensibilità e successo nel suo geniale e straordinariamente umano romanzo del 2005, Non buttiamoci giù. L’audace storia di Hornby va a minare i cuori e la psiche di quattro anime perse che si incontrano sulla cima di un palazzo di Londra nella notte di Capodanno con l’intenzione di suicidarsi, ma il loro piano per una morte solitaria è rovinato dalla comparsa reciproca. Muovendosi tra ognuna delle quattro voci, Hornby racconta le disavventure del quartetto, quando decidono di sospendere il loro piano temporaneamente, creando un nucleo familiare disfunzionale e scegliendo di darsi un’altra possibilità.
“L’ispirazione per Non buttiamoci giù mi è venuta sentendo che alcune notti dell’anno sono le più gettonate, per così dire, per i suicidi”, dice Hornby. “E poi, ripetutamente, passando sul ponte Archway, vicino casa mia nel nord di Londra, che è un luogo prediletto per i suicidi, ho pensato: questo significa che in quelle notti si può incontrare qualcuno che pensa la stessa cosa?”
Nel concepire e scrivere i quattro personaggi principali del romanzo, Hornby ha cercato di esplorare diversi temi. Con Martin c’è il problema del successo travolgente e del vivere con la vergogna per le beghe legali e la perdita di popolarità, come sottolinea l’autore, un’idea che gli è balenata a causa dei titoli salaci dopo la pubblicazione del suo libro. “Martin non è un pedofilo, però”, osserva Hornby, “È andato a letto con una ragazza di 16 anni che ne dimostra molti di più, ma chiaramente è qualcosa che non avrebbe dovuto fare, dal momento che è sposato e con figli”.
Come Maureen, Hornby ha un figlio disabile, anche se il suo personaggio non deriva direttamente dalle proprie esperienze, ma dalla vita di altre persone che ha incontrato in circostanze analoghe, la cui esistenza era diventata molto isolata e difficile. “Quando ho avuto mio figlio sono entrato in un mondo diverso che non credevo nemmeno esistesse”.
Nel caso di Jess, Hornby si è ispirato alla sua esperienza di insegnante con i giovani londinesi “Pieni di energia, incanalata nella direzione sbagliata. Jess è stata un personaggio fantastico da scrivere perché non obbedisce alle convenzioni sociali. Sarebbe capace persino di iniziare una guerra in una stanza vuota”.
Con JJ, Hornby ha voluto ritrarre un artista che lotta, un giovane uomo i cui sogni di successo nel mondo musicale non sono andati nella maniera sperata: “Chiunque lavori in un settore artistico passerà un bel po’ di notti in bianco in cui penserà: provo imbarazzo per me stesso? Dove diavolo sto andando?”.
Sebbene il tema fosse abbastanza pesante, Hornby ha adottato un approccio comico ed ironico per Non buttiamoci giù, in modo da generare una forte empatia con i suoi lettori. Come sottolinea lo stesso scrittore, il conforto della storia deriva dal fatto che i personaggi all’inizio sono nel loro punto più basso e tutto ciò che viene dopo è una progressiva risalita verso la rinascita. “Questo libro è molto amato, come la maggior parte dei libri di Nick”, dice Pierce Brosnan, che interpreta Martin nella versione cinematografica.
“Penso che lo sia proprio perché guarda alla tristezza della vita, alle disgrazie della nostra esistenza come esseri umani, ma con una grande quantità di umorismo. Nick scrive con grande alacrità, regalando ritmo e sfumature ad ogni personaggio”. Il passaggio dal libro al grande schermo è stato probabilmente più contorto della prosa di Hornby. Tutto è iniziato quando lo scrittore e la produttrice Amanda Posey (sua moglie) hanno dato alla loro partner di produzione Finola Dwyer una copia di Non buttiamoci giù in fase di bozza, poco dopo la morte per suicidio di un collaboratore di quest’ultima.
“È stata la mia prima e, toccando ferro, spero unica esperienza in cui qualcuno che conoscevo personalmente si è suicidato”, dice Dwyer. “Questa esperienza è stata piuttosto devastante e mi ha toccato molto. Piangevo continuamente fino a quando non ho iniziato a leggere il libro di Nick. L’ho trovato estremamente brillante, dal momento che è una storia di affermazione della vita. Essendo stata coinvolta personalmente, ho pensato che sarebbe stata una storia perfetta da portare sullo schermo, soprattutto nella maniera in cui tratta gli argomenti tabù che la gente evita: depressione e suicidio.”
“Come scrittore Nick è incredibilmente veritiero, ecco perché le persone lo riconoscono immediatamente e si immedesimano nei suoi personaggi”, dice Posey. “È in grado di raccontare le storie con ironia e profondità, entrambe queste cose sono essenziali nel cinema”.
Quando arrivò il momento di rinnovare l’opzione, Hornby cedette i diritti a Posey e Dwyer, incoraggiato dalla passione della coppia e anche dal buon esito di An Education, per il quale lui stesso aveva scritto l’adattamento dalle memorie di Lynn Barber. An Education era la prima produzione della Posey assieme alla Dwyer, anche se le due si conoscevano da molto tempo, quando Finola stava lavorando sul Backbeat (1994), la storia dei Beatles, e sono rimaste amiche e colleghe di lavoro da allora. Anche se An Education non è stato un acclamato successo commerciale, questo duo formidabile agli antipodi (Posey è inglese e sposata con Hornby, mentre Dwyer è nata e cresciuta in Nuova Zelanda) ha voluto mantenere questa partnership, producendo ancora. Dopo aver prodotto Quartet di Dustin Hoffman, si sono riuniti per Non buttiamoci giù, il quarto dei sette romanzi pubblicati da Hornby e adattato per il grande schermo.
“Nick ha avuto la possibilità di veder sviluppati in America alcuni dei suoi libri con buoni risultati”, dice Posey. “Aveva visto che An Education era andato bene e sentiva che il progetto poteva funzionare anche in Inghilterra.”
“Mi sono reso conto che volessero fare sul serio”, dice Hornby. “Sono stato fortunato ad aver avuto buone esperienze con gli adattamenti dei miei libri. Sono romanzi di personaggi e situazioni e devono essere gestititi da persone che li considerano per quello che sono.”
A Long Way Down – trailer e poster della commedia con Pierce Brosnan e Aaron Paul
A Long Way Down: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sulla commedia che uscirà in Inghilterra il 21 marzo 2014.
Disponibile un primo trailer e un poster per A Long Way Down, adattamento del regista Pascal Chaumeil (Il truffacuori) del romanzo “Non buttiamoci giù” dello scrittore inglese Nick Hornby.
La trama ruota attorno ad un gruppo di estranei che casualmente si incontrano sulla cima di un grattacielo di Londra la notte di Capodanno, luogo dove ognuno di loro si è recato per suicidarsi. I quattro fanno un patto per rimanere in vita fino a San Valentino e il film segue questo gruppo di amici problematici mentre cercano di non sprofondare nel baratro che li ha condotti in cima a quel grattacielo.
Il film fruisce di un cast notevole che vede Pierce Brosnan, Toni Collette, Aaron Paul e Imogen Poots nei panni dei quattro estranei che fanno squadra contro il male di vivere.
I romanzi di Hornby hanno già fruito di altri adattamenti: Febbre a 90° con Colin Firth, Alta Fedeltà con John Cusack. About a Boy – Un ragazzo con Hugh Grant e l’adattamentto italiano del racconto E’ nata una star? con Sergio Castellitto e Luciana Littizzetto.
Nel film recitano anche Rosamund Pike, Sam Neill e Tuppence Middleton.
La sinossi ufficiale:
Capodanno sulla cima di un grattacielo di Londra . MARTIN (Brosnan) è letteralmente sul bordo. Un personaggio televisivo un tempo molto amato è ormai tanto disperato da voler saltare. Ma non è il solo. La madre single Maureen (Collette), l’impertinente adolescente JESS (Poots) e il musicista fallito finito a consegnare pizze JJ ( Paul), sono tutti saliti sullo stesso tetto con lo stesso piano.
Invece di saltare, questi quattro estranei fanno un patto per rimanere vivi e stare insieme almeno fino a San Valentino. Sia divertente che commovente, “A Long Way Down” segue questo gruppo di improbabili amici mentre cercano di tirarsi fuori dal baratro.
Fonte | Digital Spy