Non odiare su Sky Cinema due e Now dal 20 maggio
Alessandro Gassmann, Sara Serraiocco e Luka Zunic protagonisti di Non odiare, opera prima di Mauro Mancini su Sky Cinema due e Now dal 20 maggio.
Non Odiare, su Sky Cinema due e Now disponibile dal 20 maggio il dramma diretto dall’esordiente Mauro Mancini e con protagonisti Alessandro Gassmann (Mio fratello rincorre i dinosauri), Sara Serraiocco (Non è un paese per giovani) e Luka Zunic (Bene ma non benissimo).
A Trieste, nel cuore della città, vive Simone Segre (Gassmann), un affermato chirurgo di origine ebraica: ha una vita tranquilla, apparentemente risolta. I duri contrasti con il padre, un reduce dei campi di concentramento morto da poco, lo hanno portato, da anni, ad allontanarsi da lui. Tornando dall’allenamento settimanale di canottaggio, Simone si trova a soccorrere un uomo vittima di un incidente stradale: ma quando scoprirà sul petto di questo un tatuaggio nazista, lo abbandonerà al suo destino e nel momento in cui arrivano i soccorsi è ormai troppo tardi. I giorni seguenti, però, saranno sotto il segno del senso di colpa per la morte dell’uomo: situazione che lo spingerà a rintracciare la famiglia del neonazista. E verrà la notte in cui un parente busserà alla porta di Simone, presentandogli inconsapevolmente il conto da pagare…
Il cast è completato da Lorenzo Buonora, Lorenzo Acquaviva, Gabriele Sangrigoli, Paolo Giovannucci, Cosimo Fusco, Maurizio Zacchigna, Lucka Pockaj, Luca Dimulescu, Andrea Dodero, Alexander Faganel, Damjan Gasperini e Mateusz Górski.Górski.
Mauro Mancini descrive i personaggi del suo film: Né buoni né cattivi, ma semplicemente esseri umani: così immagino i personaggi, personaggi ordinari in situazioni straordinarie. Non odiare racconta quello che siamo sotto la pelle.La pelle bianca, ‘ariana’, che vorrebbero avere Marcello e i suoi amici neonazi e quella bianca, ‘non ariana’, di Simone. La pelle tatuata del padre di Marcello e quella marchiata del padre di Simone. La pelle ‘scura’ dei migranti pestati a sangue nei bangla-tour e quella diafana, limpida di Marica. E’ la pelle ‘sporca’ dei “rom” ai semafori. Non odiare è la pelle delle nostre città. E’ il pretesto per riconoscere l’altro come diverso. Pretesto per odiare l’altro come diverso. Non odiare è la nostra pelle.
“Non odiare” è un film dei nostri tempi, di una generazione bloccata a causa di una politica che gioca in squadre e utilizza la storia e la sofferenza per buttare sale su cicatrici aperte, creando da entrambi le parti la sensazione di non voler abbandonare un passato imbevuto di ideologia che avvelena il pozzo a cui si disseta una nuova generazione orfana di ideali. Così al mostro nazista non vengono tagliate le radici che continuano a proliferare grazie a questa violenta contrapposizione che genera odio e conflitto, e invece di guardare alla storia con l’obiettività che sarebbe il dovere di chi fa politica, ci si morde a vicenda in un continuo andirivieni di spauracchi e minacce creando un cortocircuito che il film di Mauro Mancini esplora con schietta onestà, con quello sguardo che è quello della vita reale, mostrando come certamente l’odio genera odio ma non per forza di cose, dove purtroppo non si può scegliere di chi essere figlio, ma si può scegliere che tipo di padre si può essere. Il conflitto che “Non odiare” ci mostra sullo schermo è in toto colpa della politica intera che è la prima a scatenare odio e contrapposizione da qualunque pulpito essa si esprima. Come nel film di Mancino, nella vita reale non ci sono vincitori o vinti, buoni o cattivi, ma solo esseri umani alle prese con una società liquida e fallace e cattivi maestri troppo spesso inconsapevoli di esserlo.
A seguire trovate alcune curiosità su film, cast e regista.
- Sulla genesi del soggetto e della sceneggiatura, che ha scritto con Davide Lisino, il regista afferma: Abbiamo preso spunto da un fatto di cronaca avvenuto a Paderborn, in Germania. Un medico ebreo si rifiutò di operare un paziente a causa del vistoso tatuaggio nazista che aveva sulla spalla. Il medico, dopo essersi fatto sostituire da un collega, ha dichiarato: ‘non posso conciliare l’intervento chirurgico con la mia coscienza’. La stessa coscienza che abbiamo immaginato impedisca al nostro protagonista di soccorrere lo sconosciuto dell’incidente.
- Il film ha ricevuto tre riconoscimenti alla Mostra internazionale d’arte cinematografica: Premio Pasinetti per la miglior interpretazione maschile ad Alessandro Gassmann, Premio Nuovo Imaie Talent Award per il miglior attore esordiente a Luka Zunic, Premio di critica sociale “Sorriso diverso Venezia 2020” per il miglior film italiano (ex aequo con Notturno).
- Il produttore Mario Mazzarotto, che ha fortemente voluto questo film, aggiunge: “C’è stata una gestazione produttiva lunga e complessa, durata 5 anni. In anni in cui l’Italia e l’Europa sono attraversate da pericolosi e inquietanti venti nazionalisti, di fronte alle difficoltà ho perseverato. Il film, senza voler dare risposte, ci aiuta a interrogarci sulle origini dell’odio razziale e le sue conseguenze. Ed anche sulle contraddizioni dell’animo umano e la dilagante xenofobia”.
- “Non odiare” – le cui riprese sono state effettuate a Trieste – è una coproduzione tra Italia e Polonia: Movimento film e Agresywna banda, con Rai Cinema, in associazione con Notorious Pictures. Il film è realizzato con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema, Polish Film Institute e in collaborazione con Friuli Venezia Giulia Film Commission.
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