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Non sparate sul regista: intervista a Simone Cerri

I luoghi comuni degli action americani non sono mai stati così divertenti!

di carla
pubblicato 22 Aprile 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 12:21

Ho letto in questi giorni Non sparate sul regista: Bestiario del cinema americano di Simone Cerri, uscito il 4 aprile per Las Vegas edizioni. Il libro analizza in modo davvero molto divertente i luoghi comuni del genere action dei film americani dividendoli per Personaggi, Luoghi e Situazioni, luoghi comuni che abbiamo sempre visto nelle pellicole (e magari non ce ne siamo neanche resi conto). Dalla Donna Incinta (“Il soggetto in questione, al cinema ha una sinistra capacità: quella di trovarsi sempre in mezzo ai coglioni”) a Il locale dove si combatte (“Pare che in America in un locale notturno su quattro l’attrazione sia quella di violenti pestaggi tra pregiudicati, mentre gli avventori se ne stanno ben al sicuro dietro una bella rete”) a L’omicidio mediante animale velenoso. Dopo essermi divertita ho contattato Simone che ha gentilmente risposto ad alcune mie domande.

1. Cominciamo dall’inizio. Chi è Simone Cerri?
Sono nato a Milano e sono entrato negli anta da qualche anno. Nella vita sono un legale; restando in ambito cinematografico potrei dire che la vita mi ha relegato ad uno di quei ruoli che viene generalmente interpretato da attori minori, grassocci, con occhi bovini, oppure con troppa brillantina nei capelli. Allora per ripicca mi diletto a scrivere.

2. Il titolo chi l’ha scelto?
Con l’editore non si riusciva a trovare qualcosa di sintetico. Restava il secondo titolo, ma mancava il primo. Poi un mattino, è arrivato, una vera e propria folgorazione sulla Milano-Como. Miracoli delle colazioni da autogrill (e poi dicono che le droghe non aiutano). Il riferimento, ovviamente, è “Non sparate sul pianista” con Charles Aznavour.

3. Come è nata l’idea del libro?
L’idea nasce dal mio grande amore per il cinema, e quando dico cinema così intendo tutto il cinema da quello di serie A, passando per le vampire lesbiche ai disaster movie, ai classici in bianco e nero e così via. Siccome il vero amante deve essere un po’ critico, e come scrittore sono principalmente un’umorista ho unito tutto ciò…

4. Hai raccolto i vari punti del libro guardando i film, sei andato a memoria o hai usato un altro metodo?
Sono andato a memoria. Certe situazioni mi frullavano per la testa da tempo, specie quelle che hanno un riscontro immediato (e stonato) rispetto alla vita reale. Penso soprattutto ai processi dei film e a quelli che si svolgono nei tribunali tutti i giorni, oppure ai bonifici di trilioni di dollari fatti in un secondo con solo un telefono scarico. Poi sono andato a memoria, anche se qualche film mi ha rinfrescato la memoria.

5. Dei “Personaggi” mi sono divertita moltissimo con “I poliziotti della disciplinare”. Tu di quale personaggio ti sei divertito di più a scrivere
Posso dire che quelli che mi sono venuti più facile da scrivere, e mi hanno divertito di più nell’immediato sono stati “L’elicotterista” e il “Cavo elettrico impazzito”. In effetti i poliziotti della disciplinare mi sono molto cari, e questo sin da prima che ne scrivessi. Forse perché non sono un poliziotto.

6. Nella seconda parte abbiamo I Luoghi. Perché non mi viene in mente nessun film con il Camion-Bisca? Aiutami tu.
Il camion bisca non ha trovato una sua consacrazione al cinema ma nei telefilm. Starsky e Hutch, A-team, Kojak… ogni telefilm americano anni 70-80 ha inserito una puntata con questo oggetto mitologico, tranne forse “La famiglia Bradford” e i “Robinson” (perché erano troppi). Mi dicono anche Texas Walker Ranger, però non ho il coraggio di controllare.

7. Nelle “Situazioni” continuavo ad annuire sorridendo con “Il rapimento a gettoni”. Hai capito, alla fine, quanto è esteso un isolato?
No, purtroppo no. Sono sicuro che se qualcuno mi utilizzasse in una situazione del genere l’ostaggio morirebbe dopo pochi secondi. Primo; non conosco i punti cardinali della città. Secondo: l’isolato rimane per me un mistero dal punto di vista dimensionale. Tre; mi viene il fiatone facilmente.

8. Progetti futuri? Magari scrivere altri libri così su altri generi cinematografici?
In effetti ho dovuto limitare la mia analisi al cinema d’azione americano perché sennò veniva fuori un mattone, ma ci sono tanti generi che meriterebbero un’approfondimento e la richiesta sta emergendo. Oltre a questo possibile “compendio” in cantiere ci sono varie cose, lasciate tutte rigorosamente a metà. Diciamo che in stato di avanzata composizione c’è la trilogia in chiave ironica del “Signore degli Anelli” e un manuale di sopravvivenza per maschi eterosessuali (siamo in minoranza, ci si aiuta come può).

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Non sparate sul regista (Bestiario del cinema americano)
Autore: Simone Cerri
Collana: i jolly
Pagine: 200
Formato: 12 x 17
Uscita: aprile 2016
Isbn: 978-88-95744-35-3
Per comprarlo: Prezzo: € 10 cartaceo – 3,99 digitale