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Stasera in tv: “Non ti pago” con Sergio Castellitto su Rai 1

Su Rai Uno un altro capitolo della “Collection De Filippo”, un ambizioso progetto di trasposizione filmica dei capolavori teatrali di Eduardo De Filippo.

2 Gennaio 2024 09:58

Non ti pago, su Rai 1 un altro capitolo della “Collection De Filippo”, un ambizioso progetto di trasposizione filmica dei capolavori teatrali di Eduardo De Filippo, grande protagonista del teatro italiano ed internazionale, che impegna la Rai nel suo ruolo centrale di Servizio Pubblico dedicato a custodire e rinnovare la memoria culturale del nostro Paese.

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Non ti pago – Cast e personaggi

Sergio Castellitto – Foto di Federico Vacca Massaro

Ferdinando Quagliuolo (Sergio Castellitto). Eccentrico inventore, padre e marito scostante, ha ereditato la gestione di un Bancolotto dopo la morte del padre. È egli stesso un accanito giocatore, alla perenne ricerca di numeri vincenti tra le stelle e le nuvole, a dispetto della sua eccezionale sfortuna. Mario Bertolini (Gianluca Di Gennaro). Impiegato al Bancolotto di Ferdinando, Mario inanella vincite su vincite suscitando la feroce invidia nel suo datore di lavoro. Come se non bastasse, è innamorato, corrisposto, di sua figlia Stella.
Concetta Quagliuolo (Maria Pia Calzone). Moglie di Ferdinando e madre di Stella, trascorre le sue giornate tentando di porre rimedio alle intemperanze del marito.
Stella Quagliuolo (Pina Turco). Figlia di Ferdinando e Concetta, è innamorata di Mario che vuole fortemente sposare, nonostante l’ostilità del padre.
Aglietello (Giovanni Ludeno). Fedele servitore di Ferdinando, complice delle sue intemperanze e compagno delle sue notturne osservazioni astrali. Invaghito, non corrisposto, della giovane Margherita.
Margherita (Angela Fontana). Cameriera di casa Quagliuolo, volitiva e ben decisa a non cedere alle avances del vecchio Aglietiello.
Don Raffaele (Maurizio Casagrande). Uomo di fede, confidente spirituale di Concetta, particolarmente amante dell’anice. Proverà, invano, a
convincere Ferdinando dell’illegittimità delle sue azioni.
Avvocato Strummillo (Giovanni Esposito). Uomo di legge coinvolto nell’azione dallo stesso Ferdinando convinto, erroneamente, che il diritto sia dalla sua parte.
Le Sorelle Frungillo (Antonella Morea e Carmen Pommella). Sorelle, zitelle, vicine di casa della famiglia Quagliuolo. Fermamente convinte, a buona ragione, del coinvolgimento di Don Ferdinando nella repentina dipartita del loro amato cane.
Erminia (Biancamaria D’Amato). Zia di Mario, preoccupata per la sua sopravvivenza e intenzionata a far quanto possibile per aiutarlo.

Non ti pago – Trama e trailer

Sergio Castellitto e Maria Pia Calzone – foto di Elio Di Pace

In “Non ti pago” Ferdinando Quagliuolo ha ereditato da suo padre Saverio un banco lotto ma sogna di sbancarlo con una vincita straordinaria. Per questo motivo passa intere nottate sui tetti, affiancato dal fido Aglietiello, cercando di svelare gli arcani che si celano nella composizione e nella combinazione fumogena delle nuvole, nella speranza di ricevere i numeri giusti da giocare.

Finalmente il giorno della vincita arriva ma a beneficiarne è Mario Bertolini, il suo giovane e già fortunatissimo impiegato, segretamente fidanzato con sua figlia Stella. A dargli i numeri vincenti è stato proprio Don Saverio che gli è comparso in sogno chiamandolo “Piccerì”.

Ferdinando è roso dall’invidia e, quando il giovane gli consegna il biglietto per fargli vedere che non sta mentendo, se ne impossessa; quel biglietto è suo di diritto: il padre, infatti, ha dato in sogno i numeri vincenti a Bertolini, è vero, ma solo perché questi abita nella vecchia casa di Quagliuolo. Il povero don Saverio, non sapendo del trasloco del figlio, era convinto di trovare nella camera da letto proprio lui, Ferdinando! Tant’è vero che lo ha chiamato: “Piccerì”.

Curiosità sul film

Maria Pia Calzone & Sergio Castellitto – Foto di Federico Vacca Massaro

  • “Non ti pago” è diretto da Edoardo De Angelis (Comandante, Perez) e scritto da Massimo Gaudioso con Edoardo De Angelis, da un soggetto di Eduardo De Filippo.
  • “Non ti pago” è una commedia in tre atti scritta da Eduardo De Filippo nel 1940. Contenuta fino al 1971 nella raccolta intitolata Cantata dei giorni dispari, in seguito venne inclusa nella Cantata dei giorni pari.
  • La commedia viene messa in scena per la prima volta dalla compagnia “Teatro Umoristico I De Filippo”, l’8 dicembre 1940 al Teatro Quirino di Roma con Eduardo nella parte di Ferdinando Quagliuolo e il fratello Peppino che impersona l’antagonista Mario Bertolini (che nelle prime versioni si chiamava Procopio).
  • “Non ti pago” fu registrata per la televisione il 13 gennaio 1956 in diretta dal Teatro Odeon di Milano con interpreti, tra gli altri, Dolores Palumbo, Isa Danieli, Ugo D’Alessio, Luisa Conte e Rino Gioielli accanto allo stesso Eduardo. Successivamente, il 7 aprile 1964 andò in onda su Rai 2 lo spettacolo allestito in studio per la regia di Eduardo e, tra le più recenti riproposte va menzionata quella di Luca De Filippo del novembre 1989 al Salone Pier Lombardo di Milano.
  • La commedia è stata allestita anche all’estero (Parigi e Buenos Aires). L’opera teatrale ha fruito anche di un adattamento cinematografico (Non ti pago!) del 1942, con la regia di Carlo Ludovico Bragaglia. Tra gli interpreti, oltre lo stesso Eduardo, che interpretava sempre Ferdinando, anche Peppino De Filippo nel ruolo di Bertolini, in questa versione Procopio, Titina De Filippo nel ruolo di Concetta e Giorgio De Rege nel ruolo di Aglietiello.
  • Il cast tecnico: Fotografia di Agostino Vertucci / Scenografia di Carmine Guarino / Costumi di Massimo Cantini Perrini / Montaggio Lorenzo Peluso / Trucco Sonia Maione / Acconciature Daniele Perosillo / Musica Paolo Vivaldi / Casting Costanza Boccardi / Aiuto regia Giuseppe Eusepi / Suono in presa diretta di Fabio Felici / Organizzatore generale Linda Vianello
  • Il team di produzione: Produttrice esecutiva Chiara Grassi / Produttore creativo Francesco Pinto / Produttrice RAI Marta Aceto / Prodotto da Roberto Sessa / Una produzione Picomedia in collaborazione con RAI Fiction.

Edoardo De Angelis – Note biografiche

  • Regista e sceneggiatore che il maestro serbo Emir Kusturica ha definito “un talento visionario”, De Angelis trascorre l’infanzia in un comune ai piedi del Vesuvio, all’epoca il più sovrappopolato del mondo dopo Hong Kong: Portici. Coinvolto, suo malgrado, nel fusso migratorio di fine anni Ottanta, si trasferisce in una città dell’entroterra situata 25 chilometri a nord di Napoli: Caserta. È diplomato in regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografa di Roma.
  • Nel 2011 esordisce nel lungometraggio, “Mozzarella Stories” che Paul Bompard de L’Internazionale ha descritto come “un dramma surreale e grottesco ma anche eroico e nobile”. Nel 2014 fonda la O’Groove con la quale realizza la sua opera seconda Perez con Luca Zingaretti e Simona Tabasco presentata in selezione ufficiale fuori Concorso al Festival del Cinema di Venezia. Il suo terzo film, “Indivisbili” presentato alla 72° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia vince il prestigioso Premio Passinetti. “Indivisibili” è candidato con 17 nomination ai David di Donatello 2017.
  • Nel 2018 De Angelis dirige “Il vizio della speranza” che vince un David di Donatello alla Migliore attrice non protagonista (Marina Confalone), 3 Nastri d’argento (Migliore attrice non protagonista a Marina Confalone, Miglior scenografia a Carmine Guarino e Miglior canzone originale (‘A speranza) a Enzo Avitabile), 2 Ciak d’oro (Migliore attrice non protagonista a Marina Confalone e Migliore colonna sonora a Enzo Avitabile) e Premio del pubblico BNL alla Festa del Cinema di Roma.

Eduardo De Filippo – Note biografiche

Sergio Castellitto – Foto di Elio Di Pace

  • Eduardo De Filippo nasce il 24 maggio del 1900, figlio naturale dell’attore Eduardo Scarpetta e di Luisa De Filippo. Nel 1904 debutta come giapponesino ne “La geisha”, firmata da suo padre. Nel 1909 i tre fratelli De Filippo: Titina, Eduardo e Peppino, si ritrovano insieme sul palcoscenico del Valle di Roma per una recita di “Nu ministro mmiez ‘e guaie” del padre Eduardo Scarpetta.
  • Nel 1911 va in collegio, ma nel periodo estivo continua a recitare, provando anche nel cinema , ma l’esperienza è durissima e termina presto. Nel 1912 recita nella rivista “Babilonia” di Rambaldo (Rocco Galdieri), indossando la divisa del “guardio”, mentre Titina fa la figurazione della roulette. Nel 1913 recita con Enrico Altieri, considerato il maggior attore drammatico e popolare napoletano dopo il successo ottenuto con “Assunta Spina” di Salvatore Di Giacomo.La compagnia dà drammi nella tradizione popolare, opere del Teatro D’Arte e, ogni venerdì, una farsa. Mentre nei drammi a Eduardo vengono affidate piccole parti, nelle farse interpreta ruoli più importanti. Il lavoro è durissimo: si prova alle dieci del mattino, fino alle dodici, poi si mangia e all’una iniziano le recite, tre spettacoli completi al giorno.
  • Sul palcoscenico dell’Orfeo, Eduardo scopre anche il mondo del teatro di varietà e delle macchiette, e fa amicizia, in un camerino di “quello sporco locale” che a lui “pare bello e sontuoso”, con Totò. Anche in questo periodo Eduardo adolescente apprende l’artigianato della scena: passa dalla compagnia d’arte varia di Peppino Villani nella compagnia Urcioli-De Crescenzo, quindi in quella di Aldo Bruno, e ancora nella Compagnia Italiana di Luigi Cancrini, recitando nei teatri napoletani più popolari: il San Ferdinando e il Trianon oltre all’OrfeoNel 1914, entra in pianta stabile nella compagnia del fratellastro Vincenzo.
  • Nel 1917 i tre De Filippo si riuniscono per la prima volta nella compagnia per recitare al Mercadante al Trianon e al Fiorentini, la loro convivenza artistica dura pochissimi mesi, in giro per l’Italia centro-meridionale. Nel 1920 viene richiamato alle armi e presta servizio nella caserma del II° Bersaglieri di Roma dove viene subito incaricato di organizzare recite con i soldati (Titina gli dava una mano per i ruoli femminili); e scrive atti unici per i bersaglieri-attori, mentre la sera può lasciare la caserma per recitare al Valle. In questo periodo incomincia ad abbinare al ruolo di attore quello di autore: scrive l’atto unico “Farmacia di turno” che la compagnia di Vincenzo mette in scena nel 1921.
  • Nel 1922, terminato il servizio militare, riprende a calcare con regolarità i palcoscenici sempre nella compagnia di Scarpetta. Scrive “Ho fatto il guaio? Riparerò!”, commedia in tre atti che andrà in scena quattro anni dopo al Fiorentini di Napoli con il nuovo titolo “Uomo e galantuomo”. Nel 1924 si associa alla compagnia di riviste di Peppino Villani.Nel 1926, insieme al fratello Peppino, firma il contratto come attore brillante nella compagnia di Luigi Carini con altri attori di nome come Camillo Pilotto e Arturo Falconi.
  • Nel 1927 preferisce tornare nella compagnia di Vincenzo che gli mette in scena “Ditegli sempre di si” commedia in due atti. Nello stesso anno, finita la stagione teatrale, l’amicizia con Michele Galdieri si concretizza nello spettacolo dal titolo provocatorio o scaramantico “La rivista… che non piacerà!” in scena il 27 luglio al Fiorentini di Napoli. Nel 1929, al Fiorentini, Eduardo e Peppino hanno successo con lo spettacolo “Prova generale”, tre modi di far ridere (la risata semplice; la risata maliziosa; la risata grottesca).

Non ti pago – Foto e poster

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