Nosferatu, recensione: Robert Eggers riporta il vampiro alle sue origini cinefile tra Dracula e Orlok
Tutto, ma proprio tutto quello che c’è da sapere sul Nosferatu di Robert Eggers con Nicholas Hoult, Lily-Rose Depp, Aaron Taylor-Johnson, Willem Dafoe e Bill Skarsgård nei panni del Conte Orlok.
E’ disponibile nelle sale italiane con Universal Pictures il film horror Nosferatu di Robert Eggers,. Trattasi di nuovo rifacimento, dopo quello di Werner Herzog con protagonista Klaus Kinski, del capolavoro tedesco espressionista muto del 1922 di Friedrich Wilhelm Murnau.
Come nell’originale, il Nosferatu di Robert Eggers è una racconto gotico sull’ossessione di un terrificante vampiro (Bill Skarsgard) infatuatosi di una giovane donna tormentata (Lily-Rose Depp) con cui stabilisce un potente e legame psichico . L’ossessione porterà il vampiro ad attrarre il marito della donna (Nicholas Hoult), con la scusa di un lucroso affare immobiliare, nel suo remoto castello sui monti Carpazi, solo per lasciarlo esangue e maledetto. Mentre la morte incarnata attraversa l’oceano e approda nella città dove vive la donna, portando con sé una pestilenza e provocando un indicibile orrore, uno scienziato svizzero (Willem Dafoe) ostracizzato dalla comunità scientifica per la sua ossessione per l’occulto inizia una battaglia per sconfiggere il non morto “portatore di pestilenza”.
Nosferatu – La recensione del film
Robert Eggers mette mano ad un capolavoro muto dell’espressionismo tedesco e fa risorgere per la seconda volta l’iconico Conte Orlok meglio noto come Nosferatu, in una nuova incarnazione decisamente sorprendente e inedita rispetto all’iconica maschera di Max Schreck dell’originale e alla reietta, tormentata e animalesca creatura della notte di Klaus Kinski nel remake anni ’70 di Werner Herzog. Eggers però lascia volutamente intatta la parte sessuale/sensuale del legame sovrannaturale con cui il Conte Dracula di Bram Stoker soggiogava le sue vittime, e la amplifica “sessualizzando” il nuovo Nosferatu di Bill Skarsgard. Eggers trasforma il legame tra il vampiro e la bella e tormentata Ellen Hutter di Lily-Rose Depp in una oscena e lasciva seduzione che ad un certo punto diventa reciproca, un mix di attrazione/repulsione per qualcosa di così mostruoso e altrettanto potente, come lo è il sesso nella sua forma più atavica e viscerale.
Tra omaggi all’originale e al remake di Herzog, Eggers mette la sua impronta su una figura mitica diventata ormai parte integrante dell’immaginario horror arrivando a sconfinare nei massificati territori della cultura pop. Tutto questo dopo l’avvento dei vampiri “made in Hollywood” che hanno spogliato il Nosferatu originale del suo orrore primigenio di cadavere vivente e lo hanno rivisitato con incarnazioni fascinose, eleganti, spudorate e seducenti: dall’ipnotico Bela Lugosi al fascinoso Christopher Lee, dal romantico Gary Oldman allo spietato Tom Cruise per culminare nella’edulcorata versione “romance” per adolescenti del franchise Twilight, per poi avere un ultimo dignitoso guizzo, gotico e sanguigno, con uno sguardo alle origini del mito cinematografico, del Dracula interpretato dall’attore danese Claes Bang nella miniserie tv di Netflix.
Il “Nosferatu” originale adattava con scaltrezza il Dracula di Stoker senza averne i diritti e quindi manipolando ad arte eventi e personaggi mentre il remake di Herzog riprendeva successivamente i nomi del racconto originale di Stoker, Eggers ripropone invede personaggi dell’originale, fa riemergere dall’oscurità la figura de Conte Orlok, ma nel suo creare per osmosi la sua versione punta su un mix che pesca per suggestioni anche a moderni classici come il “Dracula” di Coppola , vedi il personaggio di Willem Dafoe che ricorda da molto vicino il Van Helsing di Anthony Hopkins.
Se si potrebbe pensare al Conte Orlok di Bill Skarsgard come il cuore del film, in realtà la vera protagonista, colei che ruba la scena anche la puro male incarnato è la bella e talentuosa Ellen Hutter di Lily-Rose Depp, in una performance potente e a tratti sorprendente per intensità. Figlia d’arte, padre l’attore Johnny Depp e madre l’attrice e cantante Vanessa Paradis, Lily-Rose sembra aver assorbito e metabolizzato appieno il tormento tra l’estatico e l’attonito che il suo personaggio attraversa durante l’arco degli eventi del film. Dalle spiazzanti scene di possessione, ai repentini cambi di personalità o ancora i devastanti attacchi convulsivi, manipolati ad arte a livello visivo da Eggers, che pur assumendo una disturbante connotazione sovrannaturale non possono non rievocare per suggestioni l’inferno in terra della malattia mentale.
Il “Nosferatu” di Robert Eggers si rivela un horror di gran pregio in grado di guardare con riverenza al passato ma non dimenticando il linguaggio del presente. Eggers con questo terzo horror conferma, se ancora ce ne fosse il bisogno, come e quanto sia ben sintonizzato creativamente sull’occulto e le sue digressioni cinefile, che si tratti di stregoneria, patti faustiani, atmosfere goticheggianti od oscure rimembranze lovecraftiane.
Curiosità
- Gli esterni del castello di Orlok sono stati girati al castello di Hunedoara, noto anche come castello di Corvin, un castello rumeno situato in Transilvania e uno dei più grandi castelli medievali esistenti in Europa. Inoltre, è il castello in cui Vlad Dracula fu brevemente imprigionato.
- Secondo Bill Skarsgård, la sua voce era l’aspetto della parte su cui lavorava di più, trascorrendo sei settimane prima delle riprese senza fare “molto altro che registrare me stesso”. “E sul set, continuavo a fare questi esercizi. Sembra un po’ come il canto gutturale mongolo. È [folle]”.
- Bill Skarsgård si è allenato con un insegnante d’opera per abbassare la sua voce di un’ottava per rendere la voce del conte Orlok il più profonda possibile.Bill. Allo stesso modo, Gary Oldman, che ha interpretato il conte Dracula in Dracula di Bram Stoker (1992), si è allenato con un insegnante di canto per abbassare la sua voce di un’ottava.
- Le scene del castello sono state girate nel castello di Pernstejn nella Repubblica Ceca, la stessa location utilizzata per il film di Werner Herzog Nosferatu – Il principe della notte (1979).
- Per ottenere l’inquietante aspetto lunare del film per le scene notturne, la troupe ha filmato le scene durante il giorno e in post-produzione le ha passate al computer per rimuovere gli spettri di colore rosso e giallo.
- Willem Dafoe ha girato una scena con 2000 topi vivi.
- La parola Nosferatu è di origine incerta. Si ritiene che Bram Stoker l’abbia appresa per la prima volta da un articolo del 1885 di Emily Gerard sulla superstizione della Transilvania, e l’unico utilizzo precedente è da un articolo tedesco sui vampiri del 1865 di Wilhelm Schmidt. Entrambe le fonti affermano che la parola è rumena, ma il termine non ha alcun significato in tale lingua.
- Robert Eggers ha co-diretto una produzione teatrale di Nosferatu al liceo.
- Bill Skarsgård era stato originariamente scelto per il ruolo di Thomas Hutter. Tuttavia, durante la lunga pre-produzione del film, il regista Robert Eggers ha deciso di riassegnare a Skarsgård il ruolo del Conte Orlok/Nosferatu. In un’intervista con Skarsgård, Eggers ha dichiarato di aver ritenuto che il ripensamento servisse a rendere il sottotesto sessuale tra Orlok e alcune delle sue vittime ancora più convincente.
- Un montaggio esteso del film includerà riprese di Orlok intraviste nel trailer del film, ma non nella versione uscita al cinema. La scena è Orlok visto da dietro. “È una di quelle cose fastidiose per gli appassionati di cinema perché non è nel film”, ha detto il regista Robert Eggers della scena. “È una scena davvero bella, mi è piaciuta molto, ma dove era prevista, stava rovinando un po’ di tensione sapere che [Orlok] era nei paraggi”. Ha aggiunto, “Dovevamo renderlo più misterioso. Ma se vorrete acquistare il Blu-ray, sarà nella versione estesa del film”.
- Il produttore Chris Columbus ha detto che Bill Skarsgård era così terrificante in costume che non riusciva nemmeno ad avvicinarlo sul set. Questo finché Skarsgård non ha fatto ridere tutti. Poi Columbus “sapeva che Nosferatu aveva senso dell’umorismo”.
- Il film originale del 1922 è quasi andato perduto. Bram Stoker è stato il creatore e autore del romanzo “Dracula” nel 1897. La sua vedova ha intentato una causa legale contro F. W. Murnau, il regista di Nosferatu – Il vampiro (1922), a causa delle somiglianze con Dracula. Il giudice ordinò la distruzione di tutte le copie del film del 1922, ma fortunatamente alcune sopravvissero, altrimenti questo remake non sarebbe mai stato realizzato.
- Il regista Robert Eggers attribuisce alla serie tv di SpongeBob il merito di aver introdotto il personaggio di Nosferatu alle generazioni più giovani. Nella seconda stagione, episodio 16, Il turno del terrore/Il granchio innamorato, SpongeBob e Squiddi Teantacolo vengono lasciati al comando durante la notte al Krusty Krab. Squiddi Tentacolo racconta a SpongeBob la storia del “Trituratore di carne solitario” che per un attimo ha spaventato SpongeBob. A metà dell’episodio, le luci iniziano a tremolare periodicamente e SpongeBob e Squiddi Tentacolo si spaventano. Alla fine dell’episodio, qualcuno che tiene in mano la sua spatola si presenta al Krusty Krab, che SpongeBob e Squiddi Tentacolo scambiano per il “Trituratore di carne solitario” chiedendo un posto di lavoro. I tre scoprono poi che le luci che tremolano continuamente sono dovute a Nosferatu (che è l’inquadratura della famosa scena della porta in Nosferatu – Il vampiro (1922) fatta eccezione per un interruttore della luce sul muro e il personaggio che lo preme) che gioca con l’interruttore della luce. Lo ammoniscono leggermente indicandolo e sorridendo. Nosferatu poi sorride timidamente mentre l’episodio finisce. Dopo la messa in onda dell’episodio, la popolarità e il rinnovato interesse per Nosferatu sono fioriti.
- Bill Skarsgård nel ruolo del Conte Orlok/Nosferatu è stato volutamente tenuto nascosto nei trailer e nei materiali promozionali (ad esempio, un set di sei poster cinematografici individuali dei personaggi principali mostra solo il professor Albin Eberhart Von Franz, Ellen Hutter, Thomas Hutter, Anna Harding e Friedrich Harding, mentre la metà superiore dei loro volti è coperta dall’ombra mentre i loro occhi brillano, mentre il Conte Orlok è nascosto in un’ombra quasi nera). Solo poche settimane prima dell’uscita del film, quando Skarsgård è stato svelato truccato come il Conte in alcuni articoli sul film, la maggior parte delle persone ha finalmente visto come appariva l’attore nei panni del personaggio.
- Per quanto riguarda alcune delle sequenze fisicamente impegnative in cui il suo personaggio, Ellen Hutter, viene tormentato psicologicamente da Orlok, Lily-Rose Depp, Depp nota, “Per quanto riguarda la parte fisica, Rob mi ha fatto conoscere il butoh giapponese, che è una forma di danza artistica performativa giapponese, che al centro c’è questa idea di lasciare che la tua coscienza e te stesso fluttuino via dal tuo corpo fisico. Diventi un contenitore vuoto in cui qualcos’altro può prendere il sopravvento”.
- Il gatto di Ellen, che dice “non ha padrone né padrona”, si chiama Greta, come l’attrice originale di Ellen Hutter, Greta Schröder. Inoltre, Ellen possedeva un gatto in Nosferatu – Il vampiro (1922).
- Questo è il secondo film su Nosferatu in cui recita Willem Dafoe, che interpreta il professor Albin Eberhart Von Franz in questo film. Il primo film è stato L’ombra del vampiro (2000) in cui Dafoe interpreta un vampiresco e romanzato Max Schreck. L’ombra del vampiro è un quasi-remake, un semi-biopic e uno sguardo dietro le quinte romanzato all’originale Nosferatu – Il vampiro (1922).
- L’ingresso di Orlok nella casa degli Hutter, con la sua ombra che attraversa le pareti, rispecchia l’iconica inquadratura di Nosferatu – Il vampiro (1922) di Orlok che sale le scale.
- Come accaduto sul set di It (2017) e It – Capitolo due (2019), nonostante abbia interpretato un personaggio malvagio in questo film, Bill Skarsgård si è assicurato di non spaventare intenzionalmente i suoi colleghi co-protagonisti e membri della troupe, così mentre non stava girando chiacchierava e scherzava con loro.
- Harry Styles e Anya Taylor-Joy erano stati originariamente scelti per i ruoli principali. Styles si è ritirato a causa di “conflitti di programmazione” quando il progetto è stato rinviato, il che ha portato anche Taylor-Joy ad abbandonare in seguito, poiché in quel momento stava girando Furiosa: A Mad Max Saga. Lily-Rose Depp ha poi assunto il ruolo di Taylor-Joy.
- I fiori hanno spesso un significato simbolico. I lillà viola vengono maneggiati e menzionati durante il film in momenti significativi: le varianti specifiche con una tonalità di viola più chiara sono tradizionalmente associate al primo amore o alla prima volta che si prova amore per qualcuno, un tema importante nel film.
- Le riprese sono iniziate a Praga, nella Repubblica Ceca, a marzo 2023, presso lo storico monumento noto come “Invalidovna”. Le riprese si sono concluse il 29 maggio 2023.
- Il nome “Orlok” deriva probabilmente dalla parola olandese “oorlog” (a sua volta pronunciata remotamente come “orlok”) che significa “guerra”.
- Mentre gli stupendi baffi e il mantello foderato di pelliccia del conte Orlok del 2024 sono unici, la sua silhouette e la sua ombra sono identiche a quelle del film originale di Murnau.
- Il film è stato girato in parte al castello di Rozmitál, situato a Rozmitál pod Tremsínem, Praga, Repubblica Ceca.
- Willem Dafoe interpreta il professor Von Franz, un accademico svizzero scomunicato per aver studiato l’occulto e l’alchimia. C.G. Jung lasciò il suo incarico all’Università di Zurigo nel 1913 in parte a causa dei suoi studi di occultismo e alchimia. Una delle sue studentesse più importanti, Marie-Louise von Franz, una psicologa svizzera, è nota per i suoi studi sulle fiabe e l’alchimia. Dafoe e von Franz condividono anche un taglio di capelli simile nel film.
- Willem Dafoe interpreta il professor Von Franz, un accademico svizzero scomunicato per aver studiato l’occulto e l’alchimia. C.G. Jung lasciò il suo incarico all’Università di Zurigo nel 1913 in parte a causa dei suoi studi di occultismo e alchimia. Una delle sue studentesse più importanti, Marie-Louise von Franz, una psicologa svizzera, è nota per i suoi studi sulle fiabe e l’alchimia. Dafoe e von Franz condividono anche un taglio di capelli simile nel film.
- Questa è la terza collaborazione tra il regista Robert Eggers e Ralph Ineson. Le prime due sono The Witch (2015) e The Northman (2022).
- In Nosferatu – Il vampiro (1922), Max Schreck, che ha interpretato il conte Orlok, sbatte le palpebre solo una volta nell’intera rappresentazione. Sebbene non sia elencato come omaggio a quel film, nella scena notturna in cui Lily-Rose Depp, che interpreta Ellen Hutter, cammina verso la finestra, non sbatte le palpebre una volta durante la lunga e singola inquadratura senza tagli.
- Il film è uscito 102 anni dopo il film originale del 1922 Nosferatu – Il vampiro (1922).
- Nicholas Hoult ha recitato anche in un altro libero adattamento di Dracula, la commedia-horror Renfield (2023).
- Bill Skarsgård, che ha interpretato il conte Orlok in questo film, è l’attore più giovane ad aver interpretato il nobile vampiro, all’età di 32 anni al momento delle riprese. Gary Oldman, che ha interpretato il Conte Dracula in Dracula di Bram Stoker (1992), è il secondo attore più giovane ad aver interpretato il Conte, all’età di 33 anni. Sia Oldman che Skårsgard avevano 34 anni quando i rispettivi film sono stati ufficialmente rilasciati. Questo lo rende anche l’attore più giovane ad aver interpretato il personaggio da Max Schreck, che aveva 43 anni quando uscì Nosferatu – Il vampiro (1922). Klaus Kinski è stato il più anziano ad aver interpretato Orlok a 53 anni in Nosferatu – Il principe della notte (1979)
- Nello stesso modo in cui il desiderio di Willem Dafoe di lavorare con il regista Robert Eggers dopo aver visto The Witch (2015) ha portato alla loro prima collaborazione con The Lighthouse (2019), anche Bill Skarsgård ha voluto lavorare con Eggers dopo aver visto e apprezzato The Witch. Qualche tempo dopo che questo film ha iniziato il suo sviluppo iniziale e dopo l’uscita di The Witch, Skarsgård alla fine ha incontrato Eggers, sono andati molto d’accordo e il regista lo ha scelto per il film.
- Bill Skarsgård non è estraneo al sopportare ore sulla sedia del trucco per incarnare creature terrificanti e ultraterrene. La trasformazione di Skårsgard in Pennywise in It (2017) ha richiesto dalle due alle cinque ore di applicazione protesica e nel sequel, It – Capitolo due (2019), l’applicazione protesica era stata fortunamente ridotta a due ore e mezza. Per questo film, il processo è stato ancora più impegnativo, variando tra le quattro e le sei ore a seconda dell’entità dell’aspetto richiesto sul set.
- Questa è la seconda volta che Bill Skarsgård interpreta un vampiro. La prima volta è sttao nella serie tv horror Hemlock Grove (2015) di Netflix.
- Questa è la terza collaborazione tra il regista Robert Eggers e Willem Dafoe. Le prime due sono rispettivamente The Lighthouse (2019) e The Northman (2022).
- Uno dei due remake di Nosferatu – Il vampiro (1922) usciti nel 2024, insieme a Nosferatu: A Symphony of Horror (2023). Questo altro film con Doug Jones nei panni di Orlok è stato finanziato su Kickstarter nel 2014 e ci sono voluti dieci anni per vederlo distribuito.
- Il regista Robert Eggers ha immaginato un conte Orlok dall’aria aristocratica. Come ha spiegato il designer degli effetti del trucco David White, “Orlok era di nobile statura, [quindi] Robert voleva davvero che avesse baffi e ciuffo”, un netto distacco dalla versione originale, che era quasi glabra, fatta eccezione per alcune folte ed espressive sopracciglia.
- Il designer del trucco speciale David White ha spiegato il meticoloso processo di progettazione delle protesi di Bill Skarsgård per incarnare l’eterno ma decaduto conte Orlok. White si è ispirato al ritratto del vampiro di Max Schreck in Nosferatu – Il vampiro (1922) mentre elaborava una visione del tutto originale per il remake del regista Robert Eggers. Il designer ha rivelato la parte più impegnativa del design. “Direi che la parte più impegnativa da sviluppare è stata il fatto che il suo trucco prostetico doveva funzionare su così tanti livelli e con un solo aspetto scultoreo. Ho dovuto trovare modi interessanti per soddisfare tutti i criteri. Ero ansioso di mantenere la sua età ambigua [e] senza età, per così dire. L’ho fatto essendo molto attento alla quantità di rughe e linee di carattere evidenti, mantenendo l’aspetto più scarno senza cappucci sulle palpebre e senza borse sotto gli occhi”, afferma White.
- In questo film, il marito di Ellen Hutter si chiama Thomas Hutter. In Nosferatu – Il vampiro (1922), lui è semplicemente chiamato Hutter, e lei è chiamata Ellen. Per diverse versioni inglesi del film, i personaggi avevano nomi diversi. In alcune versioni, lui è chiamato “Thomas”, e in altre versioni, viene appellato com “Jonathan”. Allo stesso modo, in alcune versioni, sua moglie è chiamata “Ellen”, e in altre versioni, è chiamata “Mina”. I nomi Jonathan e Mina sono riferimenti ai personaggi principali del romanzo di Bram Stoker, lo stesso romanzo che ha ispirato Nosferatu – Il vampiro (1922).
- Tutti i denti del conte Orlok sono affilati, con gli incisivi centrali e laterali superiori più lunghi.
- Secondo il truccatore David White, Bill Skarsgård, nel ruolo del conte Orlok, indossava nove protesi solo per la testa e il viso. Queste includono il collo, la parte posteriore della testa, il mento, le guance, il labbro inferiore e superiore, le orecchie, il naso, la fronte e il ponte nasale. Sono stati aggiunti anche peli sul viso come baffi e parrucche. Skårsgard è stato anche dotato di protesi superiori e inferiori della mano con otto estensioni delle dita che incorporano unghie e due pollici, ciascuna delle quali è stata applicata con una protesi mixer per mascherare i bordi.
- Il professor Albin Eberhart Von Franz condivide il suo primo nome con Albin Grau, il produttore, scenografo e occultista che ha lavorato con Murnau in Nosferatu – Il vampiro (1922).
- Nicholas Hoult è stato quasi attaccato dai lupi durante le riprese del film. “Corro sul posto per prepararmi prima della ripresa”, ha detto Hoult. “E loro vengono tenuti lontani da me al guinzaglio, abbaiano come se avessero la morte negli occhi. Volevano mangiare”.
- La città tedesca immaginaria in cui vivono gli Hutter si chiama Wisborg. Questo è probabilmente un cenno alle location originali delle riprese di Nosferatu – Il vampiro (1922), Wismar e Lubecca.
- Bill Skarsgård, che interpreta il conte Orlok in questo film, è alto 1 metro e 93 centimentri. Max Schreck, che ha interpretato il personaggio in Nosferatu – Il vampiro (1922), era alto 1 metro e 90 centimentri, tre centimenti più basso di Skarsgård.
- Il film è il terzo remake di Nosferatu – Il vampiro (1922). I primi due remake sono rispettivamente Nosferatu – Il principe della notte (1979) e Nosferatu: A Symphony of Horror (2023).
- Bill Skarsgård, che interpreta il conte Orlok in questo film, è svedese. Il film originale, Nosferatu – Il vampiro (1922), è stato vietato in Svezia dal 1922 al 1972 a causa delle scene horror troppo intense.
- Ad eccezione di The Lighthouse, Ralph Ineson è apparso in tutti i lungometraggi di Robert Eggers. Ad eccezione di The VVitch, anche Willem Dafoe è apparso in tutti i film di Eggers.
- Le scene con incendi in interni hanno quasi sempre una sfumatura arancione-oro, molto simile a quella di The Northman (2022) di Robert Eggers. Allo stesso modo, molte scene notturne sono tinte di blu scuro, riecheggiando la sfumatura utilizzata in Nosferatu – Il vampiro (1922).
- Il film è tra i finalisti del 2024 per un posto nella cinquina per il miglior trucco e acconciatura agli Oscar 2025. Gli altri finalisti includono The Apprentice – Alle origini di Trump, Beetlejuice Beetlejuice, A Different Man, Dune – Parte due, Maria, Emilia Pérez, The Substance, Waltzing with Brando e Wicked.
- Il film è tra i finalisti selezionati del 2024 per l’Oscar per la migliore musica (colonna sonora originale). Gli altri finalisti includono Alien: Romulus, Babygirl, Beetlejuice Beetlejuice, Blink Twice, Blitz, The Brutalist, Challengers, Conclave, Emilia Pérez, The Fire Inside, Il gladiatore II, Horizon: An American Saga – Capitolo 1, Inside Out 2, La stanza accanto, Sing Sing, The Six Triple Eight, Wicked, Il robot selvaggio, e La ragazza del mare.
- Questo è il quarto film horror di Bill Skarsgård. I primi tre film che seguono sono rispettivamente It (2017), It – Capitolo due (2019) e Barbarian (2022).
- Il film è uscito negli Stati Uniti, in Canada, in Francia e in Spagna a Natale 2024. Il produttore Chris Columbus ha diretto i classici natalizi Mamma, ho perso l’aereo (1990) e Mamma, ho riperso l’aereo: Mi sono smarrito a New York (1992).
- Il film è uscito lo stesso anno in cui è uscito un altro film sui vampiri, Salem’s Lot, terzo adattamento cinematografico del racconto di Stephen King dopo la miniserie Le notti di Salem (1979) e la miniserie Salem’s Lot (2004). Il primo film è uscito su Max. Come per questo film, Nosferatu – Il vampiro (1922), Nosferatu – Il principe della notte (1979) e Nosferatu: A Symphony of Horror (2023), il primo film e le due miniserie precedenti erano in parte basati sul romanzo Dracula di Bram Stoker. Inoltre, il personaggio malvagio e vampiro di Kurt Barlow ha una sorprendente somiglianza fisica con il conte Orlok/Nosferatu di Nosferatu – Il vampiro (1922).
- Tre società di effetti visivi hanno lavorato al film: BlueBolt, TPO VFX e Atomic Arts.
- Il budget del film era di circa 50 milioni di dollari con un incasso di circa 40,8 milioni di dollari (con previsioni di 25 milioni) registrato alla sua uscita natalizia r durante il primo weekend di 5 giorni.
Curiosità e dichiarazioni con “SPOILER” sul finale del film
- Dopo la fine delle riprese, il regista Robert Eggers ha inviato il pene protesico di Bill Skarsgård a Nicholas Hoult come regalo. In un’intervista con Elle, Hoult ha dichiarato: “Ho il pene protesico del conte Orlok incorniciato a casa. C’è una scena in cui Bill Skarsgård mi succhia il sangue e Robert Eggers mi ha chiesto dopo: ‘Com’è stato per te?’ E io ho detto: ‘Ho sentito il suo pene protesico sulla mia gamba’. E poi, come regalo di avvolgimento, Rob l’ha fatto incorniciare e me l’ha spedito a casa”.
- Come le precedenti incarnazioni, il conte Orlok è associato ai topi. All’estremo opposto, i suoi avversari, Ellen Hutter e il professor Albin Eberhart Von Franz sono associati ai gatti, cacciatori di topi.
- Le riprese e le tecniche di montaggio utilizzate per ritrarre il modo in cui Orlok comunica con Ellen sono direttamente ispirate a Svengali (1931). Più in generale, i tentativi di Orlok di dominare mentalmente Ellen sono fortemente ispirati a quel film. Svengali diretto Archie Mayo e candidati a 2 Oscar (miglior fotografia e miglior scenografia) segue un pianista malvagio che riesce a sedurre con l’ipnosi una giovane modella rubandola al suo innamorato Bilee, un pittore. Sotto l’influsso del malevolo Svengali la ragazza diventerà una cantante famosa.
- In un’intervista del 2024 con Vanity Fair, Robert Eggers ha parlato dettagliatamente della sequenza del mausoleo: “Ho un bel video sul mio telefono degli attori che provano questa scena in tuta e Willem Dafoe che urla in continuazione: ‘Ca**o!'” perché le fiamme si stanno avvicinando troppo a lui. Dice “ca**o” 300 volte in 25 secondi. Quindi ha avuto davvero le sue sfide. [Ride] C’è un piccolo miglioramento della fiamma, ma è una delle cose che fa impazzire Jarin Blaschke e me nei film: quando gli effetti visivi esagerano con la fiamma. Si vede che non reagisce a nulla ed è solo una fiamma CG. Abbiamo fatto un paio di cose solo per dare un po’ più di dimensionalità alla fiamma in certe aree. Direi meno del 25%, ma massimo il 25%. Questa sequenza presenta migliaia di topi vivi, ma usiamo i nostri veri topi in primo piano. Sono contenuti da barriere di plexiglass per tenerli al sicuro e per tenere traccia di tutti i nostri veri topi. Poi, mentre la ripresa si estende sullo sfondo, possiamo usare i topi CG, che sono scansioni 3D di quelli veri che avevamo. Quindi corrispondono tutti. L’animazione è molto buona. …quando stavamo guardando passaggi e passaggi e passaggi dei topi CG, la cosa più importante è stata abbinare lo sfarfallio della fiamma e come avrebbe interagito con ogni topo. Quella è stata in realtà la creazione dei topi dall’aspetto realistico, perché le scansioni erano facili. La loro interazione con il pavimento e i loro movimenti erano facili, ma illuminarli in modo convincente è stata la sfida più grande. Ora una piccola cosa super nerd: ho diretto Nosferatu come un’opera teatrale quando avevo 17 anni, e mia moglie, nella scena della cripta, ha interpretato la statua di un angelo. Se guardi in alto in uno di quegli archi incassati, c’è una statua di un angelo lassù che è un piccolo easter egg per mia moglie.”
- I topi sono stati nominati in gruppi di dieci in latino, per tenere traccia della loro posizione durante le riprese.
- Il conte Orlok inspira solo per parlare.
- In un’intervista, Bill Skarsgård ha rivelato che per la sua scena di nudo in cui Thomas affronta Orlok nel sarcofago di quest’ultimo, la maggior parte del suo corpo era ricoperta da pesanti protesi, fatta eccezione per le piante dei piedi e i palmi delle mani.
- Il conte Orlok assomiglia molto alla descrizione di Bram Stoker del conte Dracula nel romanzo originale. Come descritto: “Il suo viso era forte, molto forte, aquilino, con un alto ponte del naso sottile e narici stranamente arcuate, con un’alta fronte a cupola e capelli che crescevano scarsamente intorno alle tempie ma profusamente altrove. Le sopracciglia erano molto massicce, quasi unite sopra il naso, e con capelli folti che sembravano arricciarsi nella loro stessa abbondanza. La bocca, per quanto potessi vederla sotto il pesante baffo, era fissa e piuttosto crudele, con denti bianchi stranamente affilati. Questi sporgevano sopra le labbra, la cui notevole rossore mostrava una sorprendente vitalità in un uomo della sua età”. Questo è molto più vicino, in effetti, della maggior parte delle rappresentazioni cinematografiche del Conte, inclusi i Dracula di Bela Lugosi e Christopher Lee. Il Dracula di Gary Oldman aveva dei baffi sottili nella sua veste più giovane, ma non nella sua vera forma.
- Il regista Robert Eggers ha incoraggiato Lily-Rose Depp a leggere “Péhor” dell’autore francese Remy de Gourmont per aiutarla a prepararsi al ruolo di Ellen Hutter e alla relazione gradualmente forte ed erotica del personaggio con il conte Orlok. “Rob è incredibilmente ben documentato, notoriamente, e quindi mi ha inviato un sacco di riferimenti, un sacco di film che lo avevano ispirato per il ruolo. Mi ha anche dato questo testo da leggere, che si chiama ‘Péhor’, ed è un po’ come una storia su una giovane ragazza religiosa che ha una storia d’amore di risveglio sessuale con un demone”, ha dichiarato Depp in un’intervista con IndieWire. Continua dicendo: “Quindi, ovviamente, era abbastanza pertinente per me. Ho usato quella specie di Bibbia e mi sono ritrovata a leggerla più e più volte mentre giravamo”. “Péhor” fa parte di una raccolta di racconti che ruotano attorno a Douceline e alle sue scappatelle sessuali chiamata “Histoires magiques”.
- Nel romanzo “Dracula”, il Conte titolare ha un piccolo esercito di quelli che il romanzo chiama “zingari” e “Szgany” come suoi fedeli scagnozzi nella sua terra natale, che combattono gli eroi nel climax del romanzo nel tentativo di impedir loro di uccidere Dracula. Qui, i Rom non sono i servi di Orlok, ma i suoi nemici, impegnati nella caccia ai vampiri minori e nel tentativo di mettere in guardia Thomas dall’andare al Castello di Orlok. Anche il loro unico atto esplicitamente illecito (rubare il cavallo di Thomas) può essere interpretato come il tentativo di impedirgli di cadere nelle grinfie di Orlok.
- Herr Knock, il datore di lavoro di Thomas Hutter, si rivela presto essere schiavo del Conte, rendendo il personaggio un analogo di Renfield nel romanzo originale. Questo cambiamento è stato utilizzato per la prima volta in Nosferatu – Il vampiro (1922). L’adattamento di Dracula di Tod Browning, Dracula (1931), ha reso Renfield il giovane avvocato inviato in Transilvania per incontrare il Conte. In quel film, John Harker, il cui nome è basato su Jonathan Harker (uno dei personaggi principali del romanzo di Bram Stoker del 1897), ha un ruolo molto più piccolo e non si reca mai in Transilvania.
- Per la protesi completa del corpo del Conte Orlok, ci sono un totale di 62 pezzi protesici. Ci sono volute tra le quattro e le sei ore a un team di sei persone per applicare le protesi a Bill Skarsgård.
- Come nel primo film di Robert Eggers, The Witch (2015), il climax consiste nella protagonista femminile che cede la sua vita a un’entità demoniaca lussuriosa. Solo che questa volta, è generalmente la sua rovina invece della sua vittoria.
- Secondo il designer degli effetti del trucco David White, la coppia di stati fisici distintivi del conte Orlok dipendono dalla situazione in cui si trova, e il personaggio userebbe quelle situazioni a suo vantaggio. White afferma: “Deve anche essere attraente e carismatico per Ellen e in grado di mascherare la sua sporca putrefazione e decadenza tenendosi nell’ombra come copertura. Anche la sua colorazione è stata impegnativa. Ho ideato due look molto diversi: uno quando è nel suo sarcofago quando la sua colorazione in “stato di trance” è color pulce con macchie rosse ammaccate e toni scuri, e l’altro è il suo “look diurno”, che era cereo e giallastro”.
- Mentre è in Transilvania, Thomas vede una banda di Rom usare una giovane donna per condurli ritualmente alla tomba di un vampiro. Ciò prefigura che Orlok verrà distrutto allo stesso modo da una giovane donna dal cuore puro.
- Nicholas Hoult ha parlato di un momento “davvero duro” durante le riprese con Lily-Rose Depp. Durante l’apparizione al Capital Evening Show con Jimmy Hill, l’attore ha rivelato quanto hanno faticato sul set perché stavano girando con più di cinquemila topi veri. “Sono veri”, ha rivelato. “Penso che in certe scene, quando ce ne sono davvero tanti, alcuni sullo sfondo siano come topi scansionati in digitale per fare ciò, ma la maggior parte delle volte sono tutti topi veri, sì”. Comprensibilmente scioccata, Hill ha poi chiesto se gli attori “si sono trovati bene con i topi?” “Voglio dire, a essere onesti, non sono i miei preferiti, ma li amo da lontano”, ha detto Depp. “Il mio personaggio non ha dovuto fare i conti con nessun topo, Bill ed Emma hanno dovuto avere a che fare con più topi più o meno vicini al corpo”, ha aggiunto. “Sì, li avevano dappertutto e roba del genere”, ha detto Hoult. “Ero in quella scena con Emma dove avevano tutti quei topi che sai che gli strisciavano addosso e mi sono ricordato di aver pensato che non ti invidio più”, ha detto prima di aggiungere che il loro odore era “piuttosto forte” perché non erano stati addestrati a fare i bisogni in casa. Hoult ha poi condiviso il suo momento da “diva” dal set in cui ha detto alla troupe “Non funzionerà per me”. “Questo non è correlato, ma l’unica volta che sono stato una diva sul set è stata quando c’era una scena, dovevo mangiare il gelato e ovviamente non vedevo l’ora e sono arrivato e ho dato un morso al gelato, ed era strutto mescolato con colorante alimentare e zucchero”. Hoult ha inoltre spiegato: “Era un gelato finto, era assolutamente disgustoso, e il mio personaggio avrebbe dovuto mangiarne molto durante il giorno”. “E io ho pensato ‘Ma cos’è questa roba?’ e loro mi speigano: ‘Oh è strutto, pensavamo che il gelato si sarebbe sciolto a causa del set e del caldo e tutto il resto’ e io ho pensato, ‘E’ assolutamente disgustoso, non posso mangiarlo! No, non funzionerà per me.'” “Così, sono andati ad un supermarcato dietro l’angolo e hanno preso un carico di vero gelato per me così potevo mangiarne a sazietà.”
- La scena in cui il conte Orlok affronta direttamente Ellen con il suo ultimatum, “Stai con me, o tuo marito soffrirà”, è probabilmente un omaggio a quando il conte Dracula fa lo stesso con Lucy Harker in Dracula (1979).
Dichiarazioni & Interviste
- In un’intervista con Variety, il regista Robert Eggers ha spiegato che il design di Orlok si è volutamente ispirato al folklore e alla cultura della regione natale di Orlok. “Quindi, per cercare di creare un vampiro più spaventoso di quelli che abbiamo avuto da un po’ di tempo, sono tornato al folklore. È qualcosa che mi piace comunque, ma il primo vampiro popolare è stato scritto da persone che credevano che i vampiri esistessero. Ci sarebbe stato del buon materiale a disposizione, e il vampiro del folklore è un cadavere putrido e ambulante. E così, la domanda è diventata: “Che aspetto ha un nobile morto della Transilvania?” Ciò significa questo complesso costume ungherese con maniche molto lunghe, strane scarpe con i tacchi alti e un cappello di pelliccia. Significa anche i baffi. Non importa cosa, non c’è modo che questo tizio non possa avere i baffi. Cerca di trovare una persona della Transilvania che sia maggiorenne e che possa farsi crescere dei baffi e che non hanno baffi. Fa parte della cultura. Se non vuoi disturbarti a cercare su Google, pensa a Vlad l’Impalatore. Anche Bram Stoker ha avuto il buonsenso di dare i baffi a Dracula nel libro.”
- La preparazione per il suo ruolo del Conte Orlok è stata così intensa che Bill Skarsgård ha dichiarato che è l’unico ruolo in cui si è veramente terrorizzato. In un’intervista con il regista Robert Eggers, Skarsgård ha detto: “Non sono mai stato così terrorizzato da un ruolo e probabilmente non lo sarò mai più. L’intero viaggio è stato così intenso. Una volta che inizi a canalizzare qualcosa che non sei tu, ti senti come un contenitore”. Dopo le riprese, ha dichiarato che “non avrebbe mai più interpretato un ruolo così malvagio quanto questo”.
- Il regista Robert Eggers ha rivelato che Lily-Rose Depp lo ha fatto piangere durante la sua audizione. Eggers ha spiegato: “Ho incontrato Lily e mi ha fatto una grande impressione. Ha capito così bene la sceneggiatura, aveva visto tutti i principali adattamenti di Dracula e molti altri meno noti, ha subito menzionato il nostro amico regista polacco Andrzej Zulawski e ho capito che eravamo sulla stessa lunghezza d’onda. Ma poi abbiamo fatto un provino, uno screen test, ed è stato tanto crudo e potente quanto quello che sta facendo sullo schermo. Non sto esagerando; ero in lacrime perché il suo provino è stato così folle. Ed è un’attrice così disciplinata, coraggiosa e così grintosa. È incredibile”.
- Bill Skarsgård era preoccupato per l’aspetto del suo personaggio, il Conte Orlok, mentre si sottoponeva a ore di trucco e applicazione di protesi. Skarsgård era anche preoccupato di non essere in grado di esibirsi correttamente indossando strati di trucco e protesi. In un’intervista con Entertainment Weekly, afferma: “Ero preoccupato di non riuscire a esibirmi, che mi avrebbero fatto sentire come un mucchio di protesi ambulante e che non sarei riuscito ad esprimermi attraverso tutto quel trucco”. Skarsgård continua dicendo: “C’è stata sicuramente una fase in cui non avevano ancora messo tutto, in cui ero tipo, ‘Sembro il fottuto Grinch o un fottuto goblin’. Non mi piaceva per niente come si stava traducendo”. Tuttavia, il processo di trucco si era dimostrato efficace e l’attore era riuscito a immergersi nel ruolo.
- Per quanto riguarda alcune delle sequenze fisicamente più impegnative in cui il suo personaggio, Ellen Hutter, viene tormentato psicologicamente da Orlok, Lily-Rose Depp ha spiegato: “Per quanto riguarda la parte fisica, Rob mi ha fatto conoscere il butoh giapponese, che è una forma di danza artistica performativa giapponese, che al centro c’è questa idea di lasciare che la tua coscienza e te stesso fluttuino via dal tuo corpo fisico. Diventi un contenitore vuoto in cui qualcos’altro può prendere il sopravvento”.
- Lily-Rose Depp ha lavorato con un coach di movimento per il lato fisico e feroce di Ellen Hutter. Depp afferma: “Ho anche lavorato [con] un coach di movimento che è stato incredibilmente utile, e abbiamo in un certo senso mappato tutti quei movimenti e poi abbiamo cercato di infondere loro un’emozione che sembrasse vera. Erano più che semplici movimenti fisici, ma erano anche infusi di un vero dolore e di una vera e propria intuizione sul tipo di battaglia interiore che stava attraversando”.
Nosferatu – La colonna sonora del film
- Le musiche originali del film sono del compositore irlandese Robin Carolan alla sua prima colonna sonora cienematografica in solitaria, nonché seconda collaborazione con il regista Robert Eggers dopo aver musicato, con Sebastian Gainsborough aka Vessel, il dramma epico “The Northman”.
- Carolan per 10 anni è stato responsabile dell’acclamata etichetta discografica elettronica “Tri Angle” e in questa veste ha collaborato con Björk, il citato Vessel, Lyra Pramuk e serpentwithfeet.
SIDE A
1. Once Upon a Time
2. Come to Me
3. Premonition
4. Herr Knock
5. Ellen’s Dream
6. Incantation
7. Goodbye
8. The Inn / Moroi
9. Shrine
10. A Carriage Awaits
11. Come by the Fire
12. Destiny
13.The Castle
SIDE B
1. Covenant
2. The Crypt
3. Lost
4. Hysterical Spell
5. Devourance
6. The Monastery
7. Solomonar
8. Increase thy Thunders
9. The Professor
10. Dreams Grow Darker
SIDE C
1. Possession
2. An Arrival
3. A Return
4. Grünewald
5. Despair in my Coming
6. A Curious Mark
7. Orlok’s Shadow
8. The Vampyr
9. The First Night
10. Death, All Around Us
11. I Know Him
SIDE D
1. The Second Night
2. These Nightmares Exist
3. A Priestess of Isis
4. Last Goodbye
5. Never Sleep Again
6. The Third Night
7. The Prince of Rats
8. Daybreak
9. Liliacs
La colonna sonora di “Nosferatu” è disponibiel su Amazon.