Nymphomaniac di Lars Von Trier senza distributore in Italia – possibile?
Nei cinema danesi uscirà il giorno di Natale, mentre in Italia potremmo non vederlo. Allarme Nymphomaniac di Lars Von Trier
E’ il vero film ‘scandalo’ di questo 2013. Da quando il suo ‘creatore’ annunciò il solo titolo, in rete è successo di tutto. Perché Lars Von Trier è fatto così. Provocatore nato, che si ama o si odia, senza troppe vie di mezzo. Nymphomaniac, film che uscirà diviso in due parti, prima immaginato al Festival di Cannes, poi a Venezia ed invece in uscita senza traino festivaliero, sbarcherà nei cinema danesi il giorno di Natale.
Un’altra, l’ennesima mossa di puro marketing del suo regista, pronto a sconvolgere le sale di casa proprio il 25 dicembre. Trainato da un cast stellare, composto da Stellan Skarsgård, Willem Dafoe, Uma Thurman, Charlotte Gainsbourg, Udo Kier, Shia LaBeouf, Christian Slater, Saskia Reeves, Michael Pas, Jean-Marc Barr, Kate Ashfield, Caroline Goodall, Sophie Kennedy Clark, Omar Shargawi, Jamie Bell e Jesper Christensen, il film sarà esplicitamente ‘spinto’. Porno, molto probabilmente, con diverse scene di sesso girate due volte, con controfigure e attori ‘reali’ pronti a diventare un’unica figura grazie ad un sapiente lavoro di CG. I primi ripresi mentre ‘fingevano’ di fare sesso, con gli altri realmente avvinghiati l’uni agli altri.
Al centro della trama la vita erotica e la scoperta dei desideri sessuali di una donna, dalla nascita fino al compimento dei cinquant’anni. Un’opera che fino a pochi mesi fa, dopo un primo montaggio, superava le sei ore di durate. Von Trier ha ovviamente sforbiciato, ma non troppo, tanto da partorire la curiosa decisione di sbarcare in sala con due parti. Come Kill Bill, Harry Potter e Breaking Dawn. Due titoli che in Italia, ad oggi, non vedremo mai.
Nymphomaniac di Lars Von Trier non ha infatti un distributore per il nostro Paese. Almeno non ufficialmente, non a listino. Né la Bim, che ha distribuito Melancholia, né la Lucky Red, che ha distribuito i precedenti film del regista, lo hanno ‘orgogliosamente’ annunciato, così come nessun altro distributore. La mannaia censorea sarà ovviamente scontata, con un divieto quasi sicuramente ampliato ai minori di 18 anni, ma certo è che non acquistare un titolo tanto atteso, chiacchierato e sicuramente portatore sano di infinite polemiche, lascia interdetti.
Uscito nel 2011, Melancholia incassò nei nostri cinema poco più di 500.000 euro, così come Antichrist, visto nel 2009. Lars Von Trier non è mai stato sinonimo di grandi incassi, almeno non in Italia, con Dogville, uscito nel 2004, quasi miracoloso dinanzi ai suoi 2.626.000 euro. Un ritorno con ‘divieto’ sarebbe quindi ancor più restrittivo, ma non a tal punto da giustificare un disinteresse totale nei confronti di Nymphomaniac, annunciato film scandalo del 2013. Nella speranza che qualcuno intervenga, prima di rendere ufficiale quella che a prima vista sembrerebbe un’autentica barzelletta d’agosto.