Oggi ricorre il 120esimo anniversario della nascita di Carl Theodor Dreyer
Difficile trovare nel mondo del cinema una figura tanto rigorosa quanto Carl Theodor Dreyer. Ma i suoi modi di lavoro quasi marziali ci hanno lasciato in dono almeno 5 capolavori assoluti del secolo scorso. Sono passati ben 120 anni dalla sua nascita e ci sembra doveroso un ricordo che ne omaggi la sua grandezza.La parola
Difficile trovare nel mondo del cinema una figura tanto rigorosa quanto Carl Theodor Dreyer. Ma i suoi modi di lavoro quasi marziali ci hanno lasciato in dono almeno 5 capolavori assoluti del secolo scorso. Sono passati ben 120 anni dalla sua nascita e ci sembra doveroso un ricordo che ne omaggi la sua grandezza.
La parola di Dio, le leggi umane, le convenzioni sociali e i limiti del libero arbitrio sono le tematiche che meglio ha affrontato il più grande regista danese di tutti i tempi e sicuramente uno dei maggiori europei.
Carl Theodor Dreyer è nato a Copenaghen il 3 febbraio 1889 ed è deceduto il 20 marzo 1968. Rimasto ben presto orfano, riceve dai genitori adottivi una rigida educazione luterana. Inizia a suonare il piano, poi diviene giornalista, infine inizia a scrivere sceneggiature e sottotitoli per film muti.
Dreyer entra dunque nel mondo del cinema senza avere una vocazione particolare. I suoi primi film da regista mostrano appena il talento che mostrerà in seguito, e si dovranno aspettare gli anni 20 per percepire nei suoi film lo stile che adotterà. I suoi primi film riusciti sono Pagine dal libro di Satana (1921) excursus storico sulla lotta nella storia tra bene e male (riprende l’idea narrativa di Intolerance di Griffith, comune anche a Tre Luci-Destino di Lang) e Mikael – Desiderio nel cuore (1924), uno dei primissimi soggetti che tratta di omosessualità.
Il primo grande successo è L’angelo del focolare (1925, conosciuto anche come Il padrone di casa), commedia elegante e tagliente che tratta con ironia il tema della vita di coppia. Il successo del film, in particolare in Francia, permette a Dreyer di ottenere un prestigioso incarico dalla Société Genérale des Films: girare un film su Giovanna D’Arco.
La passione di Giovanna D’Arco (1928) è una delle pietre miliari del cinema: un capolavoro nell’uso del montaggio, dei primi piani, dei simbolismi, e delle deformazioni espressioniste, ma non è solo un grande film nell’uso della tecnica cinematografica, è anche la sublimazione del mito di Giovanna D’Arco messa a nudo nel suo rapporto tragico con la trascendenza che nel film è una presenza/assenza di grandissima pregnanza.
Il film ebbe riconoscimenti di critica notevoli, ma anche traversie con la censura. Da questo momento in poi, Dreyer avrà sempre problemi di produzione delle proprie opere, proprio nel momento in cui andava maturando un suo stile personalissimo.
Dovette aspettare difatti il 1932 per vedere realizzato il progetto successivo, Vampyr (1932), un film dalla fortissima fascinazione ambientale e ricco di invenzioni visive (per es. la magnifica ripresa in soggettiva dalla bara di un morto). Anche questo film, un horror visionario dalle notevoli qualità estetiche andrà incontro ad un insuccesso commerciale.
Dopo altri 9 anni riesce a produrre il film successivo Dies Irae (1943), film girato durante la seconda guerra mondiale e che trattava il tema della persecuzione delle streghe e dell’inquisizione (lascio a voi fare il parallelismo con l’occupazione nazista del periodo). Come in altri film precedenti (e il successivo Due esseri), l’ambientazione ha pochissimi interni e il regista dimostra una grandissima capacità di scandaglio della psicologia dei personaggi, presi entro problematiche etiche.
Nel 1954 riesce a realizzare Ordet-La parola, un capolavoro assoluto, Dreyer tratta il tema del rapporto dell’uomo con Dio con una maestria e una delicatezza commovente, anche perchè il protagonista è una sorta di folle che crede di essere Gesù Cristo e che possiede una fede tale da resuscitare i morti. Per questo film ottiene il Leone d’oro a Venezia.
L’ultimo film che riesce a finanziare è Gertrud, la storia di una donna che vive una vita senza mai riuscire ad esaudire i propri desideri, ma che in fondo riesce a convivere con tale sua situazione. Considerato una sorta di testamento di Dreyer, il film è caratterizzato da lunghissime inquadrature, una finezza psicologica senza pari ed un’eleganza molto rigorosa nella messinscena. Il vero rammarico di Dreyer sarà quello di non aver potuto mai realizzare il film Jesus sulla vita di Gesù Cristo. Morì nel 1968: il suo rammarico per non aver mai potuto portare a termine quel progetto da allora è anche nostro!
Curiosità: Era alto 170 cm. Per Ordet vince il Leone d’oro, per Gertrud il premio Fipresci a Venezia. Da una sua sceneggiatura Lars von Trier ha tratto il film Medea.
Filmografia da regista:
-Præsidenten (1919)
-La vedova del pastore (Prästänkan) (1920)
-Pagine dal libro di Satana (Blade af Satans bog) (1921)
-Gli shdwlnlszati (Die Gezeichneten) (1921)
-C’era una volta (Der Var Engang) (1922)
-Desiderio del cuore (Mikaël) (1924)
-Il padrone di casa (Du skal ære din hustru) (1925) – anche noto come L’angelo del focolare
-La fidanzata di Glomdal (Glomdalsbruden) (1925)
-La passione di Giovanna d’Arco (La Passion de Jeanne d’Arc) (1928)
-Vampyr – Il vampiro (Vampyr – Der Traum des Allan Grey) (1932)
-Jungla Nera (L’esclave blanc) (1936) – non accreditato
-Mødrehjælpen (1942)
-Dies Irae (Vredens Dag) (1943)
-Due esseri (Två människor) (1945)
-L’acqua nella campagna (Vandet på landet) (1946)
-Kampen mod kræften (1947)
-Landsbykirken (1947)
– De nåede færgen (1948)
-Thorvaldsen (1949)
-Il ponte di Storstrom (Storstrømsbroen) (1950)
-Un castello in un castello (Et Slot i et Slot) (1954)
-Ordet (1955)
-Gertrud (1964)
Filmografia da sceneggiatore:
– Bryggerens datter (1912)
-Hans og Grethe (1913)
-Balloneksplosionen (1913)
-Krigskorrespondenter (1913)
-Chatollets hemmelighed (1913)
-Ned Med Vaabnene (1914)
-Juvelerernes skraek (1915)
-Penge (1915)
-Den hvide djævel (1916)
-Den skønne Evelyn (1916)
-Rovedderkoppen (1916)
-En forbryders liv og levned (1916)
-Guldets gift (1916)
-Pavilionens hemmelighed (1916)
-Den Mystiske selskabsdame (1917)
-Hans rigtige kone (1917)
-Fange no. 113 (1917)
-Hotel Paradis (1917)
-Lydia (1918)
-Glaedens dag (1918)
-Præsidenten (1919)
-Gillekop (1919)
-Grevindens ære (1919)
-La vedova del pastore (Prästänkan) (1920)
-Pagine dal libro di Satana (Blade af Satans bog) (1921)
-Gli stigmatizzati (Die Gezeichneten) (1921)
-C’era una volta (Der Var Engang) (1922)
-Desiderio del cuore (Mikaël) (1924)
-Il padrone di casa (Du skal ære din hustru) (1925) – anche noto come L’angelo del focolare
-La fidanzata di Glomdal (Glomdalsbruden) (1925)
-La passione di Giovanna d’Arco (La Passion de Jeanne d’Arc) (1928)
-Vampyr – Il vampiro (Vampyr – Der Traum des Allan Grey) (1932)
-Mødrehjælpen (1942)
-Dies Irae (Vredens Dag) (1943)
-Due esseri (Två människor) (1945)
-L’acqua nella campagna (Vandet på landet) (1946)
-Kampen mod kræften (1947)
-De gamle (1947)
-Landsbykirken (1947)
-De nåede færgen (1948)
-Thorvaldsen (1949)
-Il ponte di Storstrom (Storstrømsbroen) (1950)
-Shakespeare og Kronborg (1950)
-Rønnes og Nexøs genopbygning (1954)
-Un castello in un castello (Et Slot i et Slot) (1954)
-Ordet (1955)
-Noget om Norden (1956)
-Gertrud (1964)