Onward, la recensione: la magia della fratellanza e dei sentimenti nel nuovo film Pixar
Il regista di Monsters University qui al suo 2° lungometraggio animato, ‘ispirato’ da fatti strettamente personali.
Protagonista Ian, timido e goffo adolescente che il giorno del proprio 16esimo compleanno sogna ardentemente di poter conoscere suo padre, deceduto ancor prima della sua nascita. L’impossibile diventa fattibile quando sua madre consegna a lui e a suo fratello un regalo che il papà aveva lasciato loro per il suddetto compleanno. Ian e Barley, suo fratello maggiore nerd ossessionato dai giochi di ruolo e da quella magia che tutti parrebbero aver dimenticato, partono così all’avventura.
Posticipato al 16 aprile causa Coronavirus, il nuovo film Pixar guarda più alla Disney e alla ‘concorrente’ Dreamworks, nel raccontare una storia di fratellanza caratterizzata dai forti sentimenti familiari. Dan Scanlon, anche co-sceneggiatore, tiene stranamente a freno la fantasia nel pennellare questo mondo fantastico, in cui gli Unicorni vagano nella sporcizia come gatti randagi e le fate si sono dimenticate di saper volare, tanto da andare in giro a bordo di rombanti motociclette.
Chicche di scrittura, innegabili, ma stranamente limitate, trattenute, perché Onward è prima di tutto una storia di amore fraterno, di elaborazione del lutto. Perché c’è un genitore mancante, purtroppo deceduto, come in tanti altri classici animati Disney, da dover ‘sostituire’. A differenza di Zootropolis, dove Byron Howard e Rich Moore avevano seminato ambienti e personaggi a pioggia, Scanlon prende presto la strada dell’emotività, grazie ad un percorso di crescita dei due protagonisti che con il terzo atto, il migliore di tutti, sorprende, fuggendo dall’ovvio e ribaltando il tavolo di quanto visto fino a quel momento, con il tempo che inesorabilmente passa e il sogno di riabbracciare il proprio papà che rischia di sgretolarsi. Impossibile non commuoversi nei minuti finali di Onward, al termine di un percorso catartico profondamente toccante nel plasmare questo strambo rapporto tra fratelli, chiamati a correre a perdifiato prima che tramonti il sole tra citazioni e parodie di Dungeons & Dragons e Indiana Jones.
Voci italiane della pellicola Sabrina Ferilli, nei panni della coraggiosa mamma Laurel Lightfoot, Fabio Volo in quelli del padre Wilden Lightfoot (si contano una decina di battute, su musicassetta registrata), Favij, Raul Cremona e David Parenzo, che rispettivamente interpretano uno spiritello, un apprendista stregone e un cameriere. Onward è un Christopher Vogler ironico, avventuroso, divertente, emotivamente parlando impattante e molto maschile, come se alla Disney servisse una risposta Pixar alle sorelle principesse di Frozen. Un film animato che dice poco di realmente nuovo, nel suo soggetto di partenza, ma che nello sviluppare l’abusato topoi del decesso di un padre e/o di una madre finisce inaspettatamente per osare, scivolando nel personale, nel vissuto dei suoi protagonisti adolescenti, indissolubilmente legati anche se da troppo tempo incapaci di rendersene conto.
Un titolo Pixar minore, si potrebbe forzatamente definire, meno eclatante ed esplosivo rispetto ad acclamati film passati, eppure impeccabilmente centrato rispetto alle ambizioni iniziali del suo regista e co-sceneggiatore, rimasto orfano a 3 anni e da sempre desideroso, se solo esistesse la magia, di poter riabbracciare il papà. Anche solo per poche ore. Un irrealizzabile desiderio che ha dato vita ad Onward, film apparentemente canonico, esaltato da un finale emotivamente travolgente.
[rating title=”Voto di Federico” value=”7″ layout=”left”]
Onward – Oltre la magia (Usa, animazione, 2020) di Dan Scanlon; con Sabrina Ferilli, Fabio Volo, Raul Cremona, David Parenzo, Chris Pratt, Tom Holland, Julia Louis-Dreyfus, Octavia Spencer – uscita 16 aprile 2020.