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Oscar 2013: la shortlist dei 15 documentari in corsa

L’Academy ha reso nota la selezione di 15 documentari ammessi alla corsa agli Oscar 2013: leggi tutti i titoli su Cineblog.

pubblicato 3 Dicembre 2012 aggiornato 31 Luglio 2020 19:38

La categoria dei documentari degli Oscar 2013 ha già fatto molto discutere: da quest’anno, infatti, per essere eletti i film devono avere una recensione sul New York Times o sul Los Angeles Times. Una riforma che ha fatto discutere. Questa shortlist non mancherà di alzare ulteriori polemiche per le mancanze. L’Academy ha reso noti i 15 titoli ufficialmente ammessi alla corsa alla statuetta per il miglior documentario dell’anno. Queste sono le pellicole:

    Ai Weiwei: Never Sorry – Alison Klayman
    Bully – Lee Hirsch
    Chasing Ice – Jeff Orlowski
    Detropia – Loki Films
    Ethel – Rory Kennedy
    5 Broken Cameras – Emad Burnat e Guy Davidi
    The Gatekeepers – Dror Moreh
    The House I Live In – Eugene Jarecki
    How to Survive a Plague – David France
    The Imposter – Bart Layton
    The Invisible War – Kirby Dick
    Mea Maxima Culpa: Silence in the House of God – Alex Gibney
    Searching for Sugar Man – Malik Bendjelloul
    This Is Not a Film – Mojtaba Mirtahmasb e Jafar Panahi
    The Waiting Room – Peter Nicks

Tra questi titoli, la maggior parte è stata battezzata al Sundance Film Festival 2012. Ci sono ovviamente tutti i vincitori: il miglior documentario americano (il potentissimo The House I Live In); il miglior doc internazionale e premio del pubblico (Searching for Sugar Man); il premio del pubblico per il doc americano (The Invisible War); il vincitore della miglior regia (5 Broken Cameras); quello per la fotografia (Chasing Ice); quello per il montaggio (Detropia); e il vincitore di un premio speciale (Ai Weiwei: Never Sorry).

Ci sono poi altri tre titoli che hanno avuto la loro prima mondiale al Sundance: Ethel, The Imposter e How to Survive a Plague (recentemente vincitore come miglior documentario ai Gotham Awards e come opera prima ai New York Critics Awards). Due titoli a cui però bisogna stare molto attenti sono Bully, che grazie al suo distributore Harvey Weinstein ha sollevato un polverone contro la MPAA per il rating di NC-17, e This Is Not a Film, il resoconto degli arresti domiciliari dell’autore iraniano Jafar Panahi.

Non mancheranno però, come dicevamo, le polemiche sugli esclusi. Mancano all’appello infatti diversi titoli osannati dalla critica e premiati nel circuito dei festival. Pensiamo solo a The Central Park Five e Marina Abramović: The Artist is Present (entrambi nominati agli Indipendent Spirit Awards), o anche a Samsara, “sequel” ideale di Baraka, e The Queen of Versailles.

Il 10 gennaio 2013 sapremo chi ce l’avrà fatta e sarà nominato agli Oscar.

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